Autunno nel Delta del Danubio
Radio Romania Internazionale vi invita ad un viaggio autunnale nel paradiso naturale del Delta del Danubio, unico nel Paese e in Europa.
Daniel Onea, 30.09.2020, 12:31
Radio Romania Internazionale vi invita ad un viaggio autunnale nel paradiso naturale del Delta del Danubio, unico nel Paese e in Europa. Inserito nel patrimonio dell’UNESCO nel 1991, il Delta è stato dichiarato riserva della biosfera. In questo meraviglioso angolo collocato nel sud-est della Romania, scoprirete centinaia di specie di uccelli, pesci di acqua dolce e abitazioni lacustri. La nostra guida è Teodor Frolu, vicepresidente dell’Associazione Ivan Patzaichin – Miglio 23 (Mila 23).
Il Delta del Danubio si stende su oltre 550.000 ettari, quindi il doppio rispetto ad un Paese dell’UE come il Lussemburgo, ad esempio. Vi darei alcuni consigli essenziali. In primo luogo, il turista deve concedersi parecchio tempo per visitare la riserva del Delta del Danubio. Non è una destinazione da coprire in un paio di giorni. Il Delta conta 7-8 aree distinte come offerta culturale, ma soprattutto come biodiversità e paesaggio. Quindi, i visitatori dovranno soffermarsi al minimo per quattro giorni per godersi almeno 3-4 di queste aree. Ad esempio, c’è una notevole differenza tra l’area centrale del Delta – Miglio 23 Crișan, rispetto alla zona della Foresta Letea, della città di Sulina, collocata in riva al mare, ben diversa dal villaggio Sfântu Gheorghe. Ricchissima anche la gastronomia locale, che offre piatti tradizionali dei russi di antico rito bizantino oppure quelli della comunità greca di Sulina. Anche a Sfântu Gheorghe vive una comunità di russi di antico rito bizantino, che vanno a pescare dal mare, quindi quella zona vanta una vera tradizione dello sturione in cucina, spiega il nostro ospite, consigliando essenzialmente le visite a passo di pagaia.
E’ vero che le barche a motore ci portano velocemente da un posto all’altro, però la natura si scopre soltanto spostandoci in kayak o canoa, aggiunge Teodor Frolu. PescaTurism, l’organizzazione locale dei pescatori di Mila 23, offre giri speciali, in cui i turisti potranno passare almeno metà giornata accanto al pescatore. Imparerete le specie ittiche e sempre insieme al pescatore vi fermerete in un rifugio, ereditato dai suoi genitori, a preparare la celebre bouillabaisse. Inoltre, ci sono parecchi monumenti interessanti da visitare. Ad esempio, la Chiesa di Chilia, ritenuta una sorta di replica della chiesa delle sorgenti del Danubio. Al momento, sono in corso i lavori di restauro. Chilia è un posto diverso dagli altri, grazie alle distese di campi agricoli. Ci sono parecchi ovili, cosicchè i turisti si convinceranno da soli che il formaggio di Chilia rappresenta un obiettivo in sè e che visitare un ovile è un’esperienza interessante. Il Delta del Danubio ci offre tante cose da vedere, ma anche le sue vicinanze sono allettanti. A 40 km nord si trova il Parco Nazionale Măcin. E’ particolarmente interessante la prossimità tra le più vecchie montagna dell’Europa – i Monti Măcin e il più nuovo territorio del continente, che è il Delta del Danubio, aggiunge Teodor Frolu, vicepresidente dell’Associazione Ivan Patzaichin – Miglio 23 (Mila 23).
Oltre alle visite in barca a motore o a remi, ci sono anche alcuni itinerari da percorrere in bici, spiega ancora il nostro ospite. Una variante scelta ultimamente da numerosi turisti è il giro da Tulcea a Chilia. Si fa il trasferimento a Periprava, dopo di che si arriva a Sulina e da lì a Sfântu Gheorghe in bici, per proseguire il percorso verso Murighiol.