Deva
Menzionata per la prima volta nei documenti nellanno 1269, la città di Deva è sita sulla riva sinistra del Mureş
Ana-Maria Cononovici, 31.05.2017, 15:15
Vi invitiamo nel sud-ovest della Romania, a Deva, capoluogo della provincia di Hunedoara. Menzionata per la prima volta nei documenti nell’anno 1269, la città di Deva è sita sulla riva sinistra del Mureş, all’altezza di 187 m, ai piè dei Monti Apuseni e Poiana Ruscă. La piccola città offre diverse attrattive ai turisti che possono ammirare le bellezze naturali della zona e scoprire alcune leggende storiche.
Mircea Mitrofan, travel blogger, ha visitato la città e ci ha detto perché vale la pena di fare un salto a Deva: “Ne sono rimasto impressionato. È una città tranquilla, pulita, con edifici antichi, belli e le strade piene di turisti. Ho visto molti monumenti: le statue di Decebalo e di Traiano, un vialetto dedicato alle campionesse della ginnastica romena. L’offerta turistica di Deva è ricca. Ci si può passeggiare per la città, ma Deva può essere anche punto di partenza per altri obiettivi come Sarmizegetusa Regia, Ulpia Traiana Sarmizegetusa oppure il Parco dendrologico di Simeria, che è unico nel nostro Paese e vanta oltre 200 specie di piante esotiche rare, di varie zone del mondo.”
Il simbolo della città è, pero, la fortezza di Deva. Eretta nel XIII secolo, la fortezza ha subito varie modifiche nel tempo. Oggi, ci si arriva a piedi, sull’antica via lastricata oppure sui sentieri usati dagli abitanti della zona, ma anche con una specie di funivia, infatti un ascensore, unico in questa zona dell’Europa.
Mircea Mitrofan ci ha raccontato la sua esperienza nella Fortezza di Deva: “La Fortezza è il gioiello di questa città. Dal centro vecchio, si nota quanto sia monumentale e spettacolare. Sono salito con la funivia, un biglietto per adulti costa 10 lei (circa 2 euro). Sono arrivato su in pochi minuti e poi abbiamo fatto la visita guidata della fortezza, che è molto bella e bene allestita. È anche un’occasione per ammirare il panorama della città di Deva, i paesaggi montani e le colline.” (tr. G.P.)