Le giornate del cinema romeno al TIFF
9 lungometraggi e 16 cortometraggi saranno in gara alla competizione Le Giornate del Cinema Romeno al Festival Internazionale del Cinema Transilvania TIFF.22 (9-18 giugno).
Corina Sabău, 15.06.2023, 21:59
9 lungometraggi e 16 cortometraggi saranno in gara alla competizione Le Giornate del Cinema Romeno al Festival Internazionale del Cinema Transilvania TIFF.22 (9-18 giugno). La selezione comprende alcuni dei migliori film romeni dellanno scorso, ma anche produzioni che avranno la loro prima mondiale durante il festival, a Cluj-Napoca. Tra i lungometraggi selezionati cè la commedia nera “Oameni de treabă” / “Men of Deeds” (con la regia di Paul Negoescu), grande vincitore del Gala dei Premi Gopo di questanno, ma anche il thriller “Spre nord” / “Verso nord”, il film di esordio nella finzione di Mihai Mincan, presentato in anteprima mondiale a Venezia. Considerato un thriller psicologico, “Verso Nord” rappresenta una delle produzioni più ambiziose del cinema romeno degli ultimi anni. Il progetto è una coproduzione di cinque Paesi: Romania (deFilm), Francia (Remora Film), Grecia (Studio Bauhaus), Bulgaria (Screening Emotions) e Repubblica Ceca (Background Films).
Lazione del film è ambientata nellanno 1996 e si svolge su un cargo che attraversa lOceano Atlantico, per arrivare in America. Su quella nave, Joel, un marinaio filippino scopre un passeggero romeno che si è imbarcato clandestinamente. Sapendo che il giovane rischia di essere gettato in mare se scoperto dal capitano o dagli ufficiali, Joel cerca di salvarlo. “Una rappresentazione audace e risoluta delle situazioni che possono verificarsi nelle acque internazionali. Una storia di scelte morali, gentilezza e compromesso, coraggio e paura. Una storia che spinge alla meditazione anche alla fine, quando scorrono i titoli di coda”, ha scritto la pubblicazione Intoscreens a proposito del film “Verso Nord”. Mihai Mincan: “Quest’atto di bilanciamento morale che pratichiamo in relazione ai nostri coetanei è comunque difficile, e le differenze culturali dei personaggi del film lo rendono ancora più difficile. Queste differenze tra i personaggi, il loro background sociale e culturale così diverso mi hanno interessato molto nel momento in cui ho iniziato a scrivere la sceneggiatura. Ognuno di noi entra in relazione con qualcosa di diverso, di personale, ma allo stesso tempo cè, in qualche modo, la possibilità che queste differenze si incontrino a metà strada, in concetti come la povertà, per esempio. Per i personaggi del film, la povertà era un concetto comune, ma era anche percepita, compresa in modo diverso, a seconda della cultura di ognuno. Mi hanno attirato molto anche queste differenze di linguaggio, a causa delle quali le persone non possono comunicare in un momento in cui la comunicazione era essenziale. Penso che se i personaggi avessero potuto davvero parlarsi tra di loro, riuscendo a comunicare con soggetto e predicato, a parlare più chiaramente dei loro bisogni, forse la situazione sarebbe stata diversa. Non sono un grande relativista morale, ma daltra parte non sono nemmeno daccordo con lidea che il Bene e il Male siano molto vaghi, che differiscano molto da persona a persona, da una nazione all’altra. Tuttavia, in “Verso Nord” la situazione rende tutto molto complicato, la posta in gioco di ogni personaggio è estremamente forte”.
La lista delle produzioni in concorso alle Giornate del Cinema Romeno al TIFF continua con “Boss”, un film noir firmato da Bogdan Mirică, il regista che ha vinto il trofeo Transilvania al TIFF.15 (per il film “Câini” / “Dogs”), e con lanteprima nazionale del film “Tigru” / “Day of the Tiger”, il film di esordio di Andrei Tănase, selezionato questanno a Rotterdam. Al confine tra documentario e finzione cè il nuovo film di Vlad Petri, “Între revoluții” / “Between Revolutions”, insignito del premio FIPRESCI nella sezione Focus di Berlino. Realizzato in seguito a ricerche negli archivi, il film rispecchia la vita e il destino di due donne, Maria e Zahra, una romena, laltra iraniana, amiche e colleghe allUniversità di Medicina di Bucarest negli anni 70. “Per me è un film su un passato recente, che risuona fortemente con la realtà immediata. È un film che presenta una storia soggettiva e femminile di due Paesi e società situati a migliaia di chilometri di distanza che hanno sperimentato nuovi sistemi politici, in cui le persone sono state progressivamente schiacciate da apparati politici repressivi. È un film attuale, che entra in dialogo con le proteste degli ultimi mesi in Iran, dove le donne stanno lottando per i loro diritti e vogliono una società giusta, proprio come volevano anche nel 1979”, afferma il regista Vlad Petri: “È vero, sono appassionato di Europa dellEst e Medio Oriente, ho viaggiato anche in Iran e in altri Paesi della regione, e il film è stato costruito così, da più direzioni. Anche le discussioni che ho avuto con mia madre hanno svolto un ruolo importante. Mia madre ha studiato medicina e mi ha raccontato di studenti provenienti dallOriente che venivano a studiare in Romania. Sono nato nel 1979, lanno della rivoluzione islamica. In qualche modo, questa storia è stata costruita su più livelli e io ho trovato connessioni, somiglianze, ma anche differenze tra la Rivoluzione islamica e la Rivoluzione anticomunista, avvenuta in Romania nel 1989. E ho pensato che fosse in qualche modo interessante sondare questo terreno e discutere di speranze, ottimismo, del desiderio di un radicale cambiamento. Perché entrambe le rivoluzioni hanno portato a cambiamenti radicali e io continuo a pensare che siano, forse, le più importanti rivoluzioni del secolo scorso.”
La montatrice Dana Bunescu torna alla regia insieme allantropologa Cătălina Tesar, rivelando le tradizioni matrimoniali delle comunità di cortorari in “Pocalul. Despre fii și fiice” / “Tha Chalice / Of Sons and Daughters”, mentre i giornalisti Adina Popescu e Iulian Ghervase firmano il loro terzo documentario, “Vulturii din Țaga” / “Eagles from Țaga”, la storia dellallenatore di una squadra di calcio perennemente perdente. Entrambi i film sono stati premiati allAstra Film Festival nel 2022. Alcuni dei film più attesi dellanno saranno presentati in anteprima mondiale durante le Giornate del Cinema Romeno al TIFF.22, fuori concorso. “Nasty”, con la regia di Tudor Giurgiu, un documentario sulla vita del tennista Ilie Năstase, sarà proiettato a Piața Unirii, alla presenza del protagonista. Alexandru Solomon torna al TIFF con “Arsenie. Viața de apoi” / “Arsenie. An Amazing Afterlife”, lanteprima del tanto atteso film sul monaco Arsenie Boca e la sua enorme popolarità.