Nomination ai Premi UNITER per il regista Mihnea Chelaru
Il Teatro Radiofonico Nazionale - Radio Romania ha ricevuto tre nomination ai Premi UNITER alla categoria “Il migliore spettacolo di teatro radiofonico
Corina Sabău, 13.04.2022, 16:05
Il Teatro Radiofonico Nazionale – Radio Romania ha ricevuto tre nomination ai Premi UNITER (i Premi dellUnione Teatrale di Romania) alla categoria “Il migliore spettacolo di teatro radiofonico. Si tratta degli spettacoli Un secolo di teatro romeno a Chişinău – La rivincita della memoria proibita, con una sceneggiatura di Mariana Onceanu, Radio Noir. Racconti polizieschi (Prima stagione), una drammatizzazione radiofonica di Mihnea Chelaru, e Il caso Tudor Vladimirescu, una sceneggiatura radiofonica firmata da Gavriil Pinte. Invitato ai microfoni di Radio Romania Internazionale, il regista Mihnea Chelaru è riconosciuto come un innovatore nellarte del suono e le sue creazioni sono state insignite di numerosi premi a importanti festival internazionali dedicati al teatro radiofonico, come New York Festivals Worlds Best Radio Programs / I Festival dei Migliori Programmi Radiofonici del Mondo e il Concorso Internazionale di Creazioni Radiofoniche di un minuto di Montreal.
Abbiamo parlato con Mihnea Chelaru della sua passione per il radio dramma, della recente nomination ai Premi UNITER, e di come è arrivato a realizzare un adattamento radiofonico di cinque racconti dellantologia Noir di Bucarest, pubblicata dalla Casa Editrice Tritonic. I cinque episodi hanno avuto la prima nel 2021 e sono stati lanciati nello stesso giorno a Radio Romania Attualità e sulla piattaforma eteatru.ro, nella sezione podcast. Mihnea Chelaru firma la drammatizzazione radiofonica, ma anche la regia artistica e il sound design delle rispettive produzioni ispirate ai racconti degli scrittori Bogdan Hrib, Tony Mott, Dan Radoiu, Daniel Timariu, Ștefan Decebal Guță.
“In primo luogo, io sono un appassionato di questo genere, di letteratura noir, e nel momento in cui ho scoperto letteratura noir romena di ottima qualità, ho voluto tanto realizzare questa serie radiofonica. Allora ho avuto un colloquio con Attila Vizauer, il caporedattore della sezione Teatro Radiofonico Nazionale, e con lo scrittore editor Bogdan Hrib e ho presentato la mia idea che sembrava alquanto folle, però loro lhanno apprezzata ed ecco che ne è venuta fuori questa serie radiofonica che vorrei continuare. Ho scelto il titolo “Racconti polizieschi. Prima stagione pensando che avrei continuato il progetto, spero di continuare con la seconda e la terza stagione. Posso dire che ha avuto successo, perché nel momento in cui la serie è stata lanciata online, il numero di accessi è raddoppiato sulla pagina eteatru.ro, quindi posso dire che la gente apprezza i racconti polizieschi. Anzi, abbiamo conquistato anche un pubblico nuovo e abbiamo notato che, durante la pandemia, molte persone hanno riscoperto il teatro radiofonico, ha dichiarato Mihnea Chelaru.
Mihnea Chelaru è colui che ha introdotto le registrazioni “on location nel teatro radiofonico romeno. Era nel 2008, quando venne registrato lo spettacolo Il Barbiere di Siviglia, con la regia di Toma Enache. Sono seguiti altri spettacoli (Argentina, con la regia di Ilinca Stihi, Metamorfosi, con la regia di Ion Andrei Puican, Over the Rainbow, di Mihnea Chelaru e Ion Andrei Puican, Il mio povero papà, di Attila Vizauer) che hanno beneficiato della stessa tecnica di registrazione e si sono aggiudicati diversi premi a festival internazionali di teatro.
“La giovane generazione è abituata a ricevere presto informazioni e lo sviluppo dei media ha contribuito a questa realtà. Ho notato anche ai festival internazionali cui ho partecipato: le pièce che non superavano 40 minuti erano le più apprezzate. Se superano i 40 minuti, ho notato che persino gli esperti di radio fanno fatica a concentrarsi se si tratta di una produzione del genere, a prescindere dalla qualità della sua realizzazione. Io, che ho studiato anche regia di film, ho cercato di far avvicinare il suono del teatro radiofonico a quello del film, però mantenendo gli elementi che aiutano il teatro radiofonico. Dato che anche mio padre ha lavorato a Radio Romania, è stato regista musicale sempre alla sezione di Teatro Radiofonico Nazionale, ho ascoltato sin da piccolo teatro radiofonico. E non mi piaceva sentire una voce che sembrava registrata in una stanza e invece, sullo sfondo, uccelli. Non riuscivo a fare il legame tra quegli elementi. Perciò, ho cercato di portare lattore nel quadro originale, di modo che tutto sia armonioso, che sembri registrato nello stesso luogo, ha dichiarato Mihnea Chelaru.
Pare che durante la pandemia il pubblico abbia riscoperto il teatro radiofonico. Cè un interesse sempre maggiore per questo genere, afferma Mihnea Chelaru: “E una cosa che ho notato in molti Paesi e mi limiterei a fare gli esempi della Russia, della Norvegia e del Canada: le sezioni di radio dramma delle emittenti radio pubbliche di questi Paesi sono state sciolte. Però, da qualche anno, si è notato un trend ascendente di questo genere, il pubblico è di nuovo interessato al teatro radiofonico e cominciano a essere riaperte alcune delle redazioni che erano chiuse, adesso producono di nuovo spettacoli. Anche in America il teatro radiofonico era scomparso, 10 anni fa non se ne faceva più, ma ecco che di recente sono apparsi molti produttori privati che fanno teatro radiofonico, presso le emittenti pubbliche. Quindi è un genere che sembra riprendersi. Questanno avrà luogo il Festival Internazionale di Teatro Radiofonico Grand Prix Nova, che noi, Radio Romania, organizziamo da quasi dieci anni. Chi viene al festival, vedrà un gruppo di persone appassionate, che amano il teatro radiofonico.
Cosmin Şofron, Daniela Ioniţă Marcu, Nicoleta Lefter, Ion Arcudeanu, Marius Călugăriţa, Cristi Dionise, Bogdan Isopescu, Sabina Lepădătescu e Alin Potop sono alcuni degli attori che fanno parte del cast dello spettacolo di teatro radiofonico Radio Noir. Racconti polizieschi (Prima stagione).