Il teatro romeno e le sfide della pandemia
Profondamente colpito dalle restrizioni imposte nel contesto dellemergenza coronavirus, il teatro romeno ha dovuto trovare altre modalità per raggiungere gli spettatori.
Carmen Săndulescu, 29.01.2021, 19:08
Profondamente colpito dalle restrizioni imposte nel contesto dellemergenza coronavirus, il teatro romeno ha dovuto trovare altre modalità per raggiungere gli spettatori. Poiché gli spettacoli non si sono potuti più svolgere allaperto, lambiente online è stato lunico dove gli appassionati di teatro hanno potuto vedere gli attori. Il 21 settembre 2020, alle ore 22.30, si è svolto un altro evento importante per la vita teatrale romena. Si tratta della 28esima edizione del Galà Uniter, rinviata già dalla primavera. Levento si è svolto a Craiova, in occasione del 170esimo anniversario della fondazione del Teatro Marin Sorescu, e si è svolto allaperto, al Teatro Estivo del Parco Nicolae Romanescu. Radio Romania Culturale ha trasmesso il Galà in diretta, contemporaneamente alle trasmissioni dal vivo sui siti della televisione pubblica romena e dellUniter, www.tvr.ro e www.uniter.ro.
LUNITER – il principale organizzatore e promotore del Galà – è unorganizzazione professionale, apolitica, non governativa e senza scopo di lucro, creata tramite la libera associazione dei creatori nel campo della drammaturgia romena. E stata fondata a febbraio 1990 e nel 2020 ha compiuto 30 anni di attività. Dal 10 settembre, lUNITER ha lanciato la campagna di promozione video degli artisti nominalizzati ai premi. Ovviamente, ci sono state più nomination (per realizzazioni nellanno precedente, secondo il regolamento) e, dal 14 settembre – tutte le persone interessate hanno potuto sostenere i propri favoriti, votando su www.uniter.ro.
Forse il posto, o forse lanno scorso con tutte le sue restrizioni, o in altre parole il trionfo della creatività sulla paura, hanno offerto al Galà del 2020 una forza speciale. Oana Cristea Grigorescu, critico di teatro e membro dellUNITER, ricorda: I Galà Uniter sono riusciti a cambiare qualcosa, a dislocare un certo tipo di conservatorismo nellorganizzazione degli ultimi 20 anni. Tutti hanno notato in primo luogo la forma rinfrescata del format, che non è stata dovuta solo allorganizzazione dellevento allaperto, a Craiova. Credo sia stata data soprattutto dalla fiducia degli organizzatori nei due realizzatori del Galà, il regista Bobi Pricop e la scenografa Irina Moscu. Hanno avuto alle spalle unintera equipe e allevento tutti hanno sentito una boccata di aria fresca… E ci siamo nutriti di una dose di ottimismo dovuto al modo semplice e chiaro in cui si è svolto il Galà. Cè anche un altro aspetto, forse il più importante. Alcuni discorsi delle persone premiate hanno puntato su una questione importante. Nella cultura romena esiste – almeno dal punto di vista formale, ma soprattutto organizzativo – uno scisma tra gli artisti indipendenti e quelli delle istituzioni sovvenzionate. E una falsa frattura e i discorsi al Galà UNITER si sono concentrati proprio su questo: sullidea che è giunto il momento per cercare soluzioni amministrative per il sostegno degli artisti indipendenti che ottengono buoni risultati; in modo da riconoscere il loro contributo alla diversità del mondo teatrale. Il fatto che, alla fine del Galà, Ion Caramitru – presidente dellUNITER e manager del Teatro Nazionale di Bucarest – si sia assunto limpegno a cercare soluzioni per sostenere il teatro indipendente è una questione di importanza strategica; un tipo di politica culturale che lUNITER si assume dora in poi.
Una prima è stata anche la 30esima edizione del Festival Nazionale del Teatro di Bucarest che si è svolta dal 22 al 29 novembre 2020. Labbiamo seguita online sul sito fnt.ro. Lintento delle tre personalità che hanno firmato la regia artistica e la selezione del programma è stato ben chiaro: realizzare un dialogo tra le estetiche dei creatori del passato e le ricerche artistiche attuali. Radio Romania si annovera tra i tradizionali partner dellevento che ha una sezione speciale intitolata FNT ON AIR. Maria Zărnescu, docente universitario presso lUniversità di Arte Teatrale e Cinematografica di Bucarest è stata una delle organizzatrici. Parlando del sito fnt.ro, lei precisava a Radio Romania Internazionale, il 23 novembre 2020: Ciascuna trasmissione sarà disponibile sul sito per 48 ore, chi desidera potrà tornare su alcune di esse. Cè un po di, chiamiamolo affollamento, perché abbiamo voluto rivisitare anche il passato del festival, cioè i 30 anni passati. E abbiamo scoperto, a volte, recite straordinarie di alcuni attori. In stretto legame con la triade attore – regista – drammaturgo. Abbiamo messo insieme queste scoperte brevi in una sezione speciale intitolata Larte del grande attore, che punta su attori molto conosciuti al pubblico romeno. Però tutti i creatori impegnati nellatto artistico sono altrettanto importanti.
Ovviamente, ci sono stati anche spettacoli internazionali importanti invitati al festival del Teatro di Bucarest. E anche le produzioni realizzate durante la pandemia, come ZOOM BIRTHDAY PARTY, tratta da un testo di Saviana Stănescu, con la regia di Beth Milles (SUA) oppure POOL (NO WATER) di Mark Ravenhill, un progetto di Radu Nica, Andu Dumitrescu e Vlaicu Golcea. Per concludere, ci sono soluzioni tramite cui gli artisti del teatro romeno cercano di analizzare il presente e la loro situazione, in una forma che li mantenga connessi alla società e ai suoi problemi. E cercano di proporre soluzioni più semplici o più complesse. Alcune dimostrano già la loro fattibilità e forse resteranno nuovi punti di riferimento per le arti dello spettacolo del nostro Paese.