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Il museo dei giocattoli

Il Museo Nazionale di Storia della Romania (MNIR), in partenariato con lAssociazione Il Museo dei Giocattoli, ha preparato per il periodo delle feste invernali e per linizio del 2021 una mostra di giochi, oggetti, fotografie dellinfanzia di una volta

Il museo dei giocattoli
Il museo dei giocattoli

, 26.12.2020, 07:00

Il Museo Nazionale di Storia della Romania (MNIR), in partenariato con l’Associazione Il Museo dei Giocattoli, ha preparato per il periodo delle feste invernali e per l’inizio del 2021 una mostra temporanea speciale — giochi, oggetti, fotografie dell’infanzia di una volta, cose che portavano allegria e sorrisi nella vita e nell’anima di ciascun bambino. Intorno agli anni 1960, in Romania c’erano otto fabbriche che producevano oggetti in legno o lamiera, libri per bambini e giocattoli — sono famose la Cooperativa Tecno-Metallica di Bucarest, la Fabbrica di Materie Plastiche di Oradea oppure la Fabbrica Arădeanca di Arad — e nella mostra organizzata al Museo di Storia i visitatori possono viaggiare nel tempo e vedere migliaia di oggetti provenienti da queste fabbriche e non solo. Abbiamo parlato di questa mostra con l’ingegner Cristian Dumitru, presidente dell’Associazione il Museo dei Giocattoli:



“E’ in pieno svolgimento al Museo Nazionale di Storia, quindi è aperta al pubblico secondo l’orario di apertura del museo almeno fino alla fine dell’anno. La mostra ha alla base la mia collezione iniziata negli anni 80. Ricordo che allora tutti i ragazzi che conoscevo collezionavano qualcosa — da francobolli a piccole macchine, trenini e aerei. Io e i miei fratelli, un po’ di tutto. Perciò abbiamo avuto sempre a casa un gran numero di giocattoli, soprattutto da ragazzini, collezione che negli anni 80 abbiamo deciso non solo di tenere, anche se eravamo ormai adolescenti, ma addirittura di arricchirla di altri giocattoli regalati dai nostri amici, comprati nelle librerie. A poco a poco, alla fine degli anni 80 avevamo già una collezione abbastanza ricca per quell’epoca, dopo di che, abbiamo potuto comprare ancora più giocattoli, poiché il mercato è diventato più libero. Abbiamo cercato di raccogliere giocattoli dalla Romania, che hanno portato gioia a molte generazioni di bambini. Adesso è molto semplice prendere un giocattolo vecchio con tutte le facilità esistenti – internet, acquisti online, ma tutti i giocattoli di questa mostra sono stati presi nelle fiere da persone che hanno rinunciato a tenerli, ma anche giocattoli guasti buttati via, di cui abbiamo preso le ruote, quindi questa mostra è uno specchio al 100% dell’infanzia romena degli ultimi cent’anni. Ho organizzato le prime mostre 12 anni fa e sono rimasto un po’ deluso della reazione dei bambini, perché non si ritrovavano in questi giocattoli. Invece siamo stati molto contenti di vedere le reazioni dei genitori, degli adulti o dei nonni che hanno rivisto i giocattoli della loro infanzia. La cosa più interessante da seguire in una mostra è l’interazione bambino-nonno, bambino-genitore. Il genitore o il nonno gli descrive o gli mostra i giocattoli della sua infanzia e il bambino capisce che i giocattoli non sono apparsi 10 anni fa e che forse una bambola è stata prodotta quasi con lo stesso aspetto anche 100-150 anni fa. Oppure una rana saltellante, prodotta forse più di 100 anni fa.”



Abbiamo continuato a chiacchierare della ricca collezione del Museo dei Giocattoli e di come è stata realizzata lungo gli anni. Cristian Dumitru ci ha dichiarato: “Come già detto, la mostra include giocattoli fabbricati in Romania o che si vendevano nei negozi romeni negli ultimi 100 anni. Forse i più vecchi giocattoli risalgono agli anni 1880-1890, quelli che siamo riusciti a trovare sui siti delle fabbriche e si tratta di giocattoli meccanici oppure addirittura di un piccolo motore a vapori che veniva inserito come parte di altri giocattoli negli anni 1880, quando è stato fabbricato. Sono, forse, i primi giocattoli elettrici realizzati negli anni 1910-1920 o forse le prime macchine telecomandate prodotte negli anni 60-70. Quindi si tratta di epoche diverse. I giocattoli si sono sviluppati negli ultimi cent’anni da un semplice cavallino riempito di paglia che non faceva nulla, 100 anni fa, e il bambino si doveva inventare una storia e giocarci, fino ai giocattoli di oggi che includono molti pezzi elettronici e sembra che il rapporto si sia invertito, che sia il giocattolo a giocare col bambino poiché ha più opzioni rispetto alla sua immaginazione. Forse è una cosa positiva, forse no, vedremo che giocattoli avranno le generazioni future e ci renderemo conto dell’evoluzione. Circa 13 anni fa, assieme ad alcuni amici, ho gettato le basi di un’associazione che aveva come principale scopo la fondazione di un museo dei giocattoli e abbiamo cominciato a organizzare diverse attività nel Paese. Abbiamo allestito più di 100 mostre negli ultimi 12 anni, in collaborazione con i grandi musei del Paese e abbiamo studiato la reazione del pubblico in questi anni — sia quella dei bambini che quella degli adulti è ottima. Abbiamo arricchito le collezioni di giocattoli raccolti dappertutto nel Paese e il progetto è in continuo svolgimento. Abbiamo cominciato anche a realizzare un catalogo dei giocattoli romeni in base alle collezioni proprie. Purtroppo, siamo un po’ in ritardo a causa della pandemia. L’anno scorso abbiamo allestito più di 20 mostre, invece quest’anno forse solo la metà. Siamo in cerca di una sede propria per questa meravigliosa collezione. Qui sono esposti circa 3000 giocattoli e oggetti legati all’infanzia romena, ma la collezione contiene molti di più che teniamo in scatole, imballati, oppure che fanno parte delle 6-7 mostre che circolavano nel Paese in tempi migliori. Abbiamo una mostra dedicata alla scuola di altri tempi, che contiene migliaia di oggetti, addirittura banchi e tute. Un’altra dedicata alle scatole e ai dolci, alle scatole di cioccolatini romeni, con oltre 500 oggetti, scatole di cioccolatini fabbricate in Romania nel periodo 1900-1980. Un’altra collezione di libri illustrati e fumetti per bambini. Quella di giocattoli è stata arricchita anno dopo anno anche con una collezione di immagini dell’infanzia romena. Sono immagini rappresentative dell’infanzia romena del 1900, 1920, fino agli anni 80. Si tratta, come dicevo, di bambini in diverse situazioni: di solito in abiti d’epoca, avendo accanto un giocattolo. Abbiamo raccolto centinaia di foto che, di solito, accompagnano le nostre mostre di giocattoli come materiale illustrativo e solo con uno sguardo ci possiamo rendere conto degli abiti usati all’epoca, del giocattolo, dello studio del fotografo e di come veniva realizzata una foto 100 anni fa — perché a differenza di oggi, 100 anni fa una foto era oggetto di lusso — non veniva scattata ogni giorno una foto, costava moltissimo, soprattutto se fatta in uno studio fotografico, e non tutti i bambini avevano foto all’epoca.”

Foto: fb.com / Vanner Collective
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