Radu Jude, tre nomination alla Berlinale 2020
Lattuale edizione del Festival del Film di Berlino offre al pubblico appassionato di film tre produzioni firmate dal regista romeno Radu Jude.
Monica Chiorpec, 01.02.2020, 07:00
L’attuale edizione del Festival del Film di Berlino offre al pubblico appassionato di cinema tre produzioni firmate dal regista romeno Radu Jude. Le pellicole Tipografic Majuscul / Uppercase Print” e Ieşirea trenurilor din gară / L’uscita dei treni dalla stazione” avranno la prima internazionale alla sezione Forum del Festival, mentre il terzo progetto cinematografico, il lungometraggio Somnambulii / I Nottambuli”, sarà presentato sul mercato della Berlinale.
Ci sono tre titoli, ma uno è ancora in via di preparazione, è ancora in fase di progetto, perché andrà su un mercato molto importante per i progetti cinematografici, la Berlinale Market. Gli altri due sono selezionati nella sezione Forum. Uno è diretto interamente da me, Tipografic Majuscul / Uppercase Print”, un adattamento libero ispirato a una pièce di Geanina Cărbunariu, basata sul fascicolo redatto dalla Securitate, la polizia politica del regime comunista, sull’adolescente Mugur Călinescu. L’altro film, Ieşirea trenurilor din gară / L’uscita dei treni dalla stazione”, è diretto da me assieme allo storico Adrian Cioflâncă. Infatti, l’idea gli è appartenuta, visto che da dieci anni raccoglie materiali d’archivio sul Pogrom di Iaşi, del 1941. Mi ha proposto di fare questo film e ho accettato”, ha affermato il regista Radu Jude.
Le nuove forma di espressione cinematografica sono inserite nella sezione Forum della Berlinale. Entrambi i titoli di Radu Jude toccano argomenti delicati della storia della Romania Moderna, presentati in un’ottica inedita: Non solo è un festival molto importante, ma questa sezione Forum ha selezionato, lungo gli anni, film radicali, atipici. Entrambi i film sono abbastanza diversi dal modello narrativo convenzionale di cinema. Sono, più o meno, dei tentativi di costruire cinematograficamente o di esplorare la realtà con l’aiuto del cinema, in una forma alquanto diversa”, ha aggiunto Radu Jude
Sebbene non le ritenga essenziali, Radu Jude ammette l’importanza delle nomination e dei premi assegnati a importanti festival europei di cinema. È contento di partecipare alla Berlinale quest’anno: Un cinema sano vuol dire molte cose, tra cui anche questo. Certo, a volte c’è chi mi chiede perché vengono prodotti film del genere se non hanno un pubblico abbastanza numeroso. Non so rispondere con precisione, ma so che, ad un certo momento, il direttore del Festival di New York, che era anche docente presso una facoltà di cinema negli USA, qualche anno fa aveva fatto vedere ai suoi studenti film di Abbas Kiarostami, il grande regista iraniano. Ad un certo momento, visto che allora si parlava di una possibile guerra contro l’Iran, uno degli studenti ha chiesto se le persone dei film di Kiarostami sarebbero state bombardate. Il cinema vuol dire anche questo, offrire un certo modo e un certo linguaggio di una società, di una civiltà. Da questo punto di vista, sì, è importante. Ma è ancora più importante se i film riescono a cogliere e a trasmettere qualcosa di profondo legato alla società. I premi e le nomination sono importanti, però, anche se hanno un ruolo che non voglio negare, non mi sembrano essenziali.”
Secondo la piattaforma web Cineuropa, a livello europeo più di 18 mila pellicole sono state prodotte, negli stati membri dell’UE, nel periodo 2007-2017. Il cinema romeno si ritrova in questa classifica, però Radu Jude attira l’attenzione sui problemi che ci tengono ancora lontani dai top europei, nonostante la sua partecipazione al Festival del Film di Berlino: Il cinema romeno è un cinema piccolo, se pensiamo al numero di pellicole prodotte ogni anno e facciamo un paragone con Paesi come la Francia, la Polonia oppure la Rep. Ceca. È un cinema in cui c’è sempre meno posto. Mi riferisco alle proiezioni che avvengono soprattutto nei mall. La cosa positiva è che in queste sale multiplex ci sono condizioni decenti per il pubblico. Solo che, trattandosi di luoghi in cui l’interesse commerciale è al primo posto e forse è anche normale che sia così, certe forme di espressione non arrivano più al pubblico. Un altro problema è legato all’educazione. Mi riferisco all’istruzione in generale, che continua ad essere colpita, poco finanziata, ma anche ad un’educazione specifica, cinematografica, che non esiste, come in altri Paesi, a scuola o nei licei romeni. Per tutte queste ragioni, ovviamente, ci piazziamo in coda alla classifica.”
Tipografic Majuscul / Uppercase Print”, un adattamento dell’omonimo spettacolo documentario firmato da Gianina Cărbunariu, avrà la prima in Romania il 21 febbraio 2020. Fanno parte del cast del settimo lungometraggio firmato da Radu Jude gli attori Şerban Lazarovici, Bogdan Zamfir, Ioana Iacob, Şerban Pavlu, Robert Arsenie, Bogdan Romedea, Alexandru Bîscoveanu e Alexandru Potocean. Ieşirea trenurilor din gară / L’uscita dei treni dalla stazione” avrà la prima nei cinema nell’autunno di quest’anno. La pellicola è prodotta da Ada Solomon, Carla Fotea e Radu Jude, in collaborazione con lo storico Adrian Cioflâncă. Mentre Somnambulii / I Nottambuli”, il più recente film di finzione la cui sceneggiatura appartiene a Radu Jude ed è prodotto da Ada Solomon, sarà girato l’estate di quest’anno. La 70/ma edizione della Berlinale avrà luogo dal 20 febbraio al 1° marzo.