Eventi cinematografici nel 2019
Il 2019 è stato un ottimo anno per il cinema romeno.
Corina Sabău, 04.01.2020, 07:00
Il 2019 è stato un ottimo anno per il cinema romeno. La pellicola di Corneliu Porumboiu La Gomera” è stata designata la proposta della Romania per una nomination alla categoria Il miglior lungometraggio internazionale” dei premi Oscar 2020. La Gomera, il quinto lungometraggio del regista Corneliu Porumboiu, di cui egli afferma che sia una continuazione naturale delle sue preoccupazioni di cineasta, ha avuto la prima mondiale al Festival di Cannes di quest’anno e la prima nord-americana alla sezione Masters” del Toronto International Film Festival 2019. Il film, i cui ruoli protagonisti sono interpretati da Vlad Ivanov, Catrinel Marlon e Rodica Lazăr, racconta la storia di un poliziotto romeno corrotto. Coinvolto in un affare di 30 milioni di euro con la mafia, il poliziotto arriva nell’isola spagnola La Gomera, per imparare El Silbo”, un linguaggio fischiato utilizzato dagli abitanti. Il linguaggio codificato lo aiuterà a liberare Zsolt, un trafficante incarcerato a Bucarest, e l’unico della banda che sa dove sono nascosti i soldi.
Il cortometraggio Il Regalo di Natale”, del regista Bogdan Mureșanu, è stato selezionato nella lista breve delle nomination agli Oscar 2020. Attualmente sono rimasti in lizza 10 sui 191 corti iscritti nella competizione. Il 13 gennaio 2020 sarà resa pubblica la lista finale delle 5 nomination, risultate in seguito ai voti espressi dai membri della Academy of Motion Picture Arts and Sciences specializzati in cortometraggi. Lo stesso film è stato insignito, a inizio dicembre, del premio della European Film Academy (EFA). Da quando ha cominciato ad essere presentato ai festival, il film di Bogdan Mureşanu è stato insignito di numerosi premi internazionali, tra cui il Gran premio al Festival Internazionale di Cortometraggi di Clermont-Ferrand, il premio delle Giornate del Film Romeno al Transilvania International Film Festival (TIFF), il Gran premio della competizione di cortometraggi del Festival del Cinema di Cottbus e una menzione speciale al Festival di Montpellier. La trama del film si svolge la sera del 20 dicembre 1989 e tutto comincia con la lettera di un ragazzino a Moș Gerilă (così era chiamato Babbo Natale ai tempi del comunismo) in cui il bambino svela ciò che i suoi genitori vorrebbero ricevere come regalo di Natale. Il padre viene a sapere terrorizzato che, nella lettera inviata per posta, il piccolo aveva svelato il suo desiderio di veder morto Ceauşescu.
L’unico film romeno selezionato quest’anno al Festival del Cinema di Berlino è stato Monsters”, la pellicola di debutto del regista Marius Olteanu. Il film ha come attori protagonisti Judith State e Cristian Popa, è prodotto da Parada Film e Wearebasca e presenta probabilmente l’ultimo giorno della vita di una coppia. Presentato per la prima volta alla sezione Forum della Berlinale, Monsters” ha ottenuto il premio del pubblico da parte della pubblicazione Tagesspiegel. E’ stato insignito del Gran Premio al Festival del Cinema di Sofia, proiettato nell’ambito della competizione del Tel Aviv LGBT Film Festival e presentato in anteprima in Romania al TIFF, dove ha ottenuto il Premio delle Giornate del Film Romeno per il Debutto. Il film parla di una storia di compromessi e decisioni finali nella vita di una coppia ed è stato insignito del Trofeo Golden Mimosa per la migliore sceneggiatura alla 33ma edizione del Filmski Festival Herceg Novi.
E concludiamo la nostra retrospettiva cinematografica con due documentari che vi raccomandiamo calorosamente. Dopo la prima internazionale al Festival del Cinema di Trieste, “The distance between me and me / La distanza tra me e me”, un documentario sulla poetessa Nina Cassian, con la regia di Mona Nicoară e Dana Bunescu, è arrivato anche nelle sale cinematografiche romene. “Con una fama di donna fatale, consumatrice di alcol e tabacco, la poetessa d’avanguardia, compositrice e grafico Nina Cassian (1924 — 2014) è stata simultaneamente complice e problematica per il regime stalinista, dopo di che è entrata in conflitto diretto con il regime Ceauşescu e si è spenta durante un esilio non desiderato a New York, nel 1985, in seguito all’uccisione del dissidente Gheorghe Ursu”, affermano le realizzatrici della pellicola. Prodotto da Hi Film Productions (Romania) e Sat Mic Film (USA) in coproduzione con la televisione pubblica romena, il film ha suscitato in Romania diverse reazioni dovute alla storia complicata di Nina Cassian. E’ anche il motivo per cui, spesso, il documentario e il modo in cui è stato realizzato sono stati lasciati in secondo piano. C’è chi ha rimproverato alle due registe di aver trasformato una scrittrice proletkultista in una icon. Ciò, nonostante il fatto che, oltre a qualche volume degli anni 50 in cui esprimeva le sue opinioni politiche, Nina Cassian abbia pubblicato altri 20 volumi di poesia e altrettanti libri per bambini.
Il premio al Miglior film della Competizione Romania” tra le pellicole presentate all’Astra Film Festival è stato assegnato al documentario Teach” di Alex Brendea. La motivazione della giuria: per il desiderio di svelare la personalità di una persona in tutta la sua complessità e per la decisione del regista di lasciare allo spettatore la libertà di giudicare da solo”. Con la pellicola Teach”, Alex Brendea, che vanta una ricca esperienza come direttore della fotografia, ha debuttato come regista di documentari.