Da Radio Romania 90 a RadiRo 2018, i vincitori del concorso
Dal 1 ottobre al 30 novembre, Radio Romania Internazionale vi ha lanciato l'invito a partecipare al concorso di cultura generale Da Radio Romania 90 a RadiRo 2018.
Eugen Cojocariu, 22.12.2018, 09:00
Dal 1 ottobre al 30 novembre, Radio Romania Internazionale vi ha lanciato l’invito a partecipare al concorso di cultura generale Da Radio Romania 90 a RadiRo 2018. Un concorso dedicato al 90/o anniversario di radiofonia romena, ma anche alla quarta edizione del Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche – RadiRo, organizzato a novembre dall’emittente pubblica del nostro Paese. Abbiamo ricevuto 285 risposte corrette e complete, per cui vi ringraziamo e vi invitiamo a partecipare alle ulteriori simili iniziative promosse da Radio Romania Internazionale. I premi e le menzioni consistono in oggetti che promuovono la cultura romena e la musica colta, ma anche la radio pubblica. Il concorso è stato organizzato insieme all’Editrice Casa Radio e al Comune di Bucarest.
Prima di presentare i vincitori, ricordiamo le domande, accompagnate dalle risposte esatte.
Quanti anni fa veniva mandato in onda il primo programma radiofonico in Romania? Risposta corretta: 90 anni fa.
Nominate tre reti della Società Romena di Radiodiffusiune. Come risposta, si poteva indicare qualsiasi delle reti nazionali, internazionali, regionali, locali oppure online di Radio Romania.
A quale edizione è giunto il Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche? Risposta corretta: alla quarta
Chi organizza il Festival RadiRo? Risposta corretta: Radio Romania
Riportiamo l’elenco dei vincitori:
30 menzioni vanno ai seguenti ascoltatori o utenti Internet: Khalil Abdel-Kader (Algeria), Ivan Lebedev, Nikolai Popov e Nikolai Loghinov, tutti e tre dalla Russia, Xue Fei e Liu Fajian, entrambi della Cina, Daniel Kaehler, Christian Laubach e Norbert Richter, tutti e tre dalla Germania, Paolo Gugliotta e Raffaele Ponticelli, entrambi dall’Italia, Adrian Micallef di Malta, che ha inviato le risposte alla Sezione Italiana, Emmanuel Nicodeme, Gaetan Teyssonneau e Bernard Busseret, tutti e tre dalla Francia, Iván Alejandro Istlahuaca Carlos, dal Messico, José Luis Corcuera e Tomás Méndez Losa, entrambi dalla Spagna, Julio Cesar Pereira, Claudio Gerlach e Aylton José Cordeiro Gama, tutti e tre dal Brasile, Obaid Alam (Pakistan), David Head e Philip Springer, entrambi dalla Gran Bretagna, Hans Verner Lollike (Danimarca), Naved Raiyan e Muhhamad Najimuddin, entrambi dall’India, Abdulkarim Ahmed Ali Almabrouk Alhouseini (Libia), Rowshan Ara Labone (Bangladesh) e Kristopher Aren (USA).
A 20 ascoltatori o utenti Internet andrà il terzo premio: Marina e Vitali Efimenko (Bielorussia), i quali hanno scritto alla Sezione Ucraina, Serghei Petrov e Oleg Panko, entrambi dalla Russia, Zhang Peiqiang (Cina) Alexander Pierau e Dieter Sommer, entrambi dalla Germania, Daniele Giaccari e Marco Nicolin, entrambi dall’Italia, Maguy Roy (Francia), Ceferino Campmajó (Argentina), Davi Lucas Pinto de Sousa (Brasile), Guillermo Klapka, (Venezuela), Miguel Ramón Bauset (Spagna), Masahiro Kobayashi (Giappone), Mogire Machuki (Kenya), Mahesh Jain (India), Michael Cunningham (Australia), Arne Hyldahl (Danimarca), Alan Gale (Gran Bretagna) e Jaroslav Jedrzejczak (Polonia), il quale ha inviato le risposte alla Sezione Inglese.
Mi piace ascoltare la vostra radio per conoscere meglio la cultura di un paese europeo. Anche in altre lingue. Nella mia zona si trovano tante persone che lavorano qui e provengono dalla Romania. Al Giubileo del 2000 abbiamo ospitato due ragazze che venivano da Cluj-Napoca, ci ha scritto il nostro amico italiano Marco Nicolin.
Altri 10 amici di Radio Romania Internazionale riceveranno il secondo premio: Miodrag Ristić (Serbia), Valeri Luhovski (Bielorussia), il quale ha scritto alla Sezione Ucraina, Anand Mohan (India), il quale ha inviato le risposte alla Sezione Romena, Dilmi Taher (Algeria), Iurii Gavrilov (Russia), Wei Wei, (Cina) Andreas Hanslok (Germania), Cataldo Laddomada (Italia), Colette Beaulieux (Francia) e Glauber Gleidson Peres (Brasile).
Con molto piacere partecipo al concorso RadiRo 2018. Da oltre vent’anni ascolto Radio Romania Internazionale, e prim’ancora la ascoltavo quando mio padre la ascoltava. Vi ascolto per la professionalità con cui realizzate i programmi e perché mi piace il Vostro Paese, che spero un giorno di poter visitare, e spero anche di poter venire in visita presso la Vostra redazione. Ovviamente, per la grande passione per la radio e per la stima che ho nei Vostri confronti, ho deciso di partecipare al concorso, ci ha scritto l’amico di vecchia data della Sezione Italiana, Cataldo Laddomada.
Il primo premio andrà a 10 ascoltatori o utenti Internet: Mikola Vasiliniuk (Ucraina), Simona Popa (Romania), Ouni Amor Horbit (Tunisia), Victor Varzin (Russia), Su Shuxiang (Cina), Werner Schubert (Germania), Nicolantonio Frammolini (Italia), Roger Roussel (Canada), Carlos Emilio Ruíz Llaven (Messico) e Nafisa Najim (India).
Che cosa lega l’Italia e la Romania? Ce lo ricorda il nostro ascoltatore italiano Nicolantonio Frammolini. Condividiamo entrambi una parte della nostra Storia passata, quella dell’Impero Romano; parliamo entrambi una lingua neolatina; sono sempre stato affascinato dalle vicende di Vlad Tepes e la sua lotta contro i turchi invasori; mi piace la musica romena tradizionale, il folclore, le bellezze del paesaggio, che, specie nella parte montuosa e dei villaggi assomiglia molto alla parte interna della mia Regione – l’Abruzzo. Una città della mia Regione, esattamente Sulmona in provincia de L’Aquila, è gemellata con Costanza per il poeta latino Ovidio, scrive Nicolantonio.
10 premi speciali andranno a Mouad Belgrid (Marocco), Dmitrii Balykin (Russia), Tong Xin (Cina), Hans Martin Friedrich (Svizzera), Paolo Morandotti, (Italia), Jean Michel Aubier (Francia), Omar Alfredo Ortiz (Colombia), Bill Patalon (USA), Keith Simmonds (Francia), il quale ha scritto alla Sezione Inglese, Alan Holder (Gran Bretagna).
RRI è un importante modello di comunicazione internazionale che affonda le sue radici in un’epoca apparentemente lontana, ma che risponde – ieri come oggi – al bisogno immutabile di essere informati su quello che accade nel mondo; un mondo che sembra sempre più piccolo, nel quale le distanze si accorciano e che per questo deve essere conosciuto in tutti i suoi aspetti. La radio internazionale è stata, in questo senso, una delle prime e più importanti forme di mediazione culturale della storia, ci ha scritto, dall’Italia, Paolo Morandotti, coordonatore scientifico di Italradio, il portale della radiofonia internazionale in lingua italiana.
Le menzioni e premi saranno spediti per posta nei prossimi mesi. Vi preghiamo gentilmente di confermarci di aver ricevuto il pacco e il contenuto Vi ringraziamo nuovamente aver risposto alle domande di questo concorso e concorso e vi invitiamo a partecipare alle successive simili iniziative promosse da RRI! (Alecu Marciuc, Răzvan Emilescu, Eugen Cojocariu)