Eventi all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest a settembre
Il poeta Claudio Pozzani, il Maestro Fabrizio Acquafresca, lo storico Alberto Basciano, sono solo alcuni degli invitati dell'Istituto questo mese
Gabriela Petre, 13.09.2017, 13:47
Il 13 settembre, all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest viene inaugurata la mostra “Gli amici di Christian Paraschiv in Romania”, che presenta opere realizzate nel periodo 4-14 settembre da un gruppo di artisti contemporanei famosi di Romania, Italia, Francia e Germania, durante una residenza artistica presso la Fondazione Otetelișanu. Allevento, giunto alla terza edizione e che ha lo scopo di promuovere larte contemporanea europea tramite scambi e collaborazioni tra artisti europei, lItalia è rappresentata da Claudio Parentela. La mostra resterà aperta solo fino al 15 settembre. L’artista Christian Paraschiv è nato a Bucarest nel 1953, ha studiato al liceo “Nicolae Tonitza” e all’Istituto “Nicolae Grigorescu”, dove tra i suoi professori si sono annoverati Marin Gherasim, Rodica Lazăr e Ion Sălişteanu. Nel 1982 ha vinto un importante premio internazionale e una borsa di studio in Francia, ma è partito per Parigi solo quattro anni dopo, nel 1986. Ha deciso poi di non tornare più in Romania, in segno di protesta contro il divieto di inaugurare una mostra intitolata “Femminile/Maschile”. Dall’esilio è tornato nel 2002. Ha partecipato più volte alle residenze artistiche organizzate alla Villa Otetelişanu, di Beneşti, in provincia di Vâlcea, palazzo maestoso in cui è nato e cresciuto Petrache Poenaru, inventore della penna stilografica, un’invenzione brevettata nel 1827 a Parigi e Vienna.
Sempre il 13 settembre, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ospita una conferenza lettura del poeta Claudio Pozzani, intitolata “La ricostruzione poetica dell’universo”. Durante l’incontro, Claudio Pozzani effettuerà letture di suoi testi e di alcuni autori italiani che l’hanno ispirato, tra cui Montale, Sbarbaro, Ungaretti, Pavese, Marinetti. I testi saranno legati insieme da riflessioni tratte dal suo ultimo libro “L’orlo del fastidio” (Liberodiscrivere edizioni), su come la poesia, arte e cultura in generale siano fondamentali per l’evoluzione della società contemporanea.
Nato a Genova nel 1961, Claudio Pozzani è poeta, narratore e musicista ed è apprezzato in Italia e all’estero per le sue performance poetiche che ha effettuato nei più importanti festival letterari a livello internazionale. Le sue poesie sono tradotte e pubblicate in oltre 10 lingue e sono comparse in importanti antologie e riviste di poesia internazionale contemporanea. Nel 1983 ha fondato il CVT — Circolo dei Viaggiatori nel Tempo, con cui ha organizzato manifestazioni internazionali in Italia e all’estero, in particolare Francia, Belgio, Finlandia, Giappone, Germania. Nel 1995 ha creato il Festival Internazionale di Poesia di Genova, giunto alla sua 23a edizione e di cui è tuttora direttore artistico. Nel 2001 ha creato la Stanza della Poesia sita a Palazzo Ducale a Genova, che propone 150 eventi ogni anno. A ottobre 2017 uscirà il suo libro “Una vita fuoriposto” (Passigli).
Un altro evento molto interessante ospitato questa settimana dall’IIC di Bucarest e la conferenza del Maestro Fabrizio Acquafresca. Il tema dell’incontro in programa il 14 settembre sarà: “Chasing e Repousse, dal Rinascimento alla gioielleria contemporanea”. Fabrizio Acquafresca, “Il Maestro”, come lo chiamano i suoi alunni, i collaboratori e gli altri membri della comunità artistica di Firenze, è specializzato in “Chasing” e “Repousse”, due tecniche tradizionali di lavorazione del metallo, conservate nella tradizione artistica della famiglia Acquafresca sin dal periodo del Rinascimento fiorentino e tramandate da una generazione all’altra fino ad oggi. Presente per la prima volta in Romania come professore, Fabrizio Acquafresca insegna agli alunni di Assamblage Scuola di Gioielleria Contemporanea le basi delle tecniche “Chasing” e “Repousse” in stile italiano. I risultati di questo primo workshop saranno esposti in una piccola mostra organizzata durante la conferenza, all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Dal 19 settembre al 3 ottobre, l’IIC di Bucarest, ospita la mostra “Particella di Dio” di Giko. Lartista Giacoma Venuti, in arte “Giko”, è una pittrice messinese, nota da anni in ambito nazionale e internazionale, che ultimamente si è dedicata allarte digitale. La mostra-installazione artistico multimediale “Particella di Dio” nasce dallesigenza di Giko di spiegare un senso primordiale, al di là del significato scientifico o religioso, un unicum dal quale si sprigiona la creazione che diventa forza motrice delluniverso, si espande e si ritrae in colore e dimensioni.
L’ormai tradizionale “Giornata Europea delle Lingue” si svolgerà quest’anno il 23 settembre alla Casa Filipescu-Cesianu di Bucarest. Un evento EUNIC volto a stimolare lo studio delle lingue straniere, celebrando la diversità linguistica europea. La prima edizione è stata organizzata nel 2001.
Un altro evento interessante sarà la conferenza dello storico Alberto Basciani, docente presso l’Università Roma Tre, sulla “Diplomazia culturale in Romania e la nascita dellIstituto di Cultura” in programma il 26 settembre. Sarà un’occasione per scoprire di più sulla storia dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Sorto nel 1924 come istituzione privata grazie all’impegno di alcuni importanti intellettuali italiani e romeni tra cui Nicolae Iorga, Eugen Lovinescu, Ramiro Ortiz (titolare, dal 1909, della prima cattedra di lingua e letteratura italiana in Romania), l’Istituto è diventato nell’aprile 1933 istituzione ufficiale dello Stato italiano.