Eventi culturali ad aprile
Mostra di uova dipinte della Bucovina a Nogara/ Celebrazioni per il Centenario Giorgio Bassani all'IIC di Bucarest/ Il regista romeno Cristian Mungiu presiederà Cinéfondation e la giuria per i cortometraggi alla 70esima edizione del Festival di Cannes
Gabriela Petre, 07.04.2017, 14:25
Dal 2 aprile, il prestigioso Palazzo Maggi di Nogara, in provincia di Verona ospita in una delle sale una mostra di uova dipinte provenienti dalla Bucovina, parte della collezione privata della prof.ssa Ioana Bucsai, la quale ha avuto anche l’iniziativa di questa mostra aperta al pubblico e alle scuole fino al 13 aprile. L’inaugurazione si è svolta il 2 aprile alla presenza delle autorità locali, del rappresentante del Consolato Generale di Romania a Trieste e di un pubblico numeroso formato da italiani e romeni. Il sindaco della città, Flavio Pasini ha apprezzato molto questa iniziativa culturale che è un modo per chi visita la mostra di scoprire la Romania e le sue tradizioni. Sempre in occasione di quest’evento, Violeta Popescu del Centro Culturale Italo-Romeno ha presentato il progetto Rediviva — la casa editrice fondata presso il Centro Culturale Italo Romeno, un progetto culturale romeno aperto al dialogo interculturale. Violeta Popescu ha sottolineato l’importanza di queste manifestazioni in cui la cultura romena viene integrata nello spazio pubblico italiano, come un modo diretto di conoscenza e dialogo. Per l’occasione il Centro Culturale Italo-Romeno e l’Editrice Rediviva hanno fatto una donazione di libri romeni alla Biblioteca municipale della città, in cui vive una numerosa comunità romena.
Il 5 e il 6 aprile, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bucarest hanno invitato il pubblico alle Celebrazioni in onore di Giorgio Bassani nel centenario della nascita. In programma, il 5 aprile, la proiezione del film “Il Giardino dei Finzi-Contini” di Vittorio de Sica, Oscar al migliore film straniero nel 1972 e, il 6 aprile, la conferenza di Paola Bassani, figlia dello scrittore e presidente della Fondazione Giorgio Bassani, con un intervento della prof.ssa Roxana Utale sulla fortuna di Bassani in Romania. Le celebrazioni si sono svolte presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Il regista romeno Cristian Mungiu presiederà Cinéfondation e la giuria per i cortometraggi alla 70esima edizione del Festival di Cannes, in programma nel periodo 17 – 28 maggio, dopo essere stato membro della giuria presieduta da Steven Spielberg nel 2013. Il regista, sceneggiatore e produttore romeno si affianca così ad altri nomi famosi del cinema mondiale. Rappresentante di spicco del nuovo cinema romeno, Cristian Mungiu vanta una storia di successo a Cannes. Dopo aver vinto la Palma d’Oro per la pellicola “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni” nel 2007, è stato insignito anche del premio alla sceneggiatura per il film “Oltre le colline” nel 2012, mentre il premio alla migliore attrice è stato assegnato alle due protagoniste della stessa produzione, Cosmina Stratan e Cristina Flutur. Nel 2016, Mungiu ha ricevuto il premio alla regia per la pellicola “Baccalaureato”. Sul sito del festival si precisa che la filmografia di questo regista esigente e impegnato è stata apprezzata da molte giurie perché offre una prospettiva precisa e priva di compromessi sulla società romena, però ha un messaggio universale. “Il valore e l’originalità non sono stati mai facilmente riconosciuti nel cinema. E’ ancora più difficile riconoscere il valore e l’originalità dei registi molto giovani. Però Cinéfondation è riconosciuta per essere riuscita a fare proprio questo, ha sempre offerto ai giovani registi l’aiuto e il riconoscimento di cui avevano bisogno a inizio carriera, cosicché hanno potuto esprimersi con coraggio e trovare la propria strada. Spero che continui anche in futuro ad avere lo stesso impatto. E’ un’iniziativa alla quale sono orgoglioso di partecipare”, dichiarava il regista romeno.
Il 4 e il 5 aprile, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale ha ospitato due giornate di studi in onore della scrittrice romena Marta Petreu, organizzate dal Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati e dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Orientale, con il sostegno dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Vi partecipano: Marta Petreu (Università “Babeş–Bolyai” di Cluj-Napoca), Giancarlo Baffo (Università di Siena), Camelia Sanda Dragomir (Università “Ovidius” di Costanza), Antonio Di Gennaro, Mattia Luigi Pozzi (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), Irma Carannante, Magda Arhip Amelia Natalia Bulboacă, Giovanni Rotiroti (Università degli Studi di Napoli L’Orientale). Nata nel 1955, Marta Petreu è poetessa, scrittrice, saggista, giornalista e docente di filosofia presso la Facoltà di Storia e Filosofia dell’Università “Babeş–Bolyai” di Cluj-Napoca. È anche una delle più note ambasciatrici della cultura romena in Italia grazie alle traduzioni delle sue opere, realizzate da: Giovanni Rotiroti, Roberto Merlo, Magda Arhip, Amelia Natalia Bulboacă. Ha scritto più volumi di poesie e saggi, tradotti, oltre che in italiano, in numerose altre lingue straniere. Le sue opere sono state pubblicate in prestigiose antologie in Gran Bretagna, Canada, Spagna, Francia, Serbia, USA. Marta Petreu ha fondato ed è capo-redattrice della rivista “Apostrof”, una delle più prestigiose riviste letterarie della Romania.
Un’inedita mostra è aperta al Museo Nazionale di Geologia di Bucarest, fino al 9 aprile, nell’ambito della Fiera organizzata in occasione della Domenica delle Palme. Si tratta di una varietà di collezioni di minerali, gioielli, pietre preziose e semipreziose, oppure di oggetti decorativi di vari cristalli che saranno esposti dagli oltre 30 espositori partecipanti. La principale attrattiva saranno i geodi di ametista e quarzo citrino. L’ametista, considerato dai micenei una pietra della spiritualità e della protezione, è la varietà violetta del quarzo, mentre il citrino, associato dagli egiziani al re Sole, Ra, è la varietà gialla-dorata dello stesso minerale. Geodi particolari di ametista e quarzo citrino, portati in superficie dalle miniere di varie parti del mondo, potranno essere ammirati sia nella fiera che nelle mostre permanenti del Museo. Altri campioni, di grande valore estetico e scientifico, saranno presentati al pubblico dagli esperti dell’Istituto Geologico della Romania. Il biglietto di ingresso alla fiera costa 8 lei e include anche una visita della sala più importante del Museo Nazionale di Geologia, intitolata “Il Tesoro Mineralogico della Romania”, in cui sono conservati i più spettacolari cristalli di miniera scoperti sul territorio della Romania. (tr. G.P.)