Eventi culturali a inizio primavera
Mostra L'armonia cromatica nella pittura romena contemporanea all'Istituto Romeno di Venezia/ Mostra In movimento di Cristina Lefter all'Accademia di Romania a Roma/ Recital di Alexandru Tomescu per il 20esimo anniversario di Radio Romania Musicale
Gabriela Petre, 07.03.2017, 18:42
Iniziamo la nostra carrellata tra gli eventi culturali organizzati nella prima metà del mese di marzo, con una sosta all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia che ospita, fino al 23 marzo, nella Nuova Galleria, la mostra intitolata “Larmonia cromatica nella pittura romena contemporanea”. La mostra curata da Augustin Lucici, è stata inaugurata il 2 marzo, in collaborazione con il Museo Provinciale Argeş di Piteşti, con il supporto del Consiglio Provinciale Argeş e dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest. La mostra propone uno spaccato dellarte romena contemporanea e presenta opere provenienti dalla collezione della Galleria dArte «Rudolf Schweitzer-Cumpăna» del museo di Piteşti. Sono state selezionate 27 opere di artisti del XX e XXI secolo, ritenuti dalla critica tra i più rappresentativi della pittura romena contemporanea. I quadri che spiccano per la cromatica e per la diversità dei temi e delle prospettive, si dividono in quattro categorie: composizione, natura statica, paesaggistica e ritratto. Tra gli artisti, menzioniamo Silviu Oravitzan Creţu, George Filipescu, Constantin Marinescu, Sorin Ilfoveanu, Augustin Lucici, Costache Agafiţei, Virgil Demetrescu-Duval e Florica Steriade, per fare solo qualche nome. Lo scopo della mostra è di contribuire ad una migliore conoscenza in Italia del valore estetico-culturale del patrimonio artistico romeno.
E sempre l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana, ha organizzato, il 14 marzo presso la Libreria Sansoviniana la presentazione del libro di Şerban Marin, “Il mito delle origini. La cronachistica veneziana e la mitologia politica della città lagunare nel Medio Evo”, pubblicato da Aracne Editrice. Interverranno Maurizio Messina, il direttore della Biblioteca Nazionale Marciana e Rudolf Dinu, il direttore dellIstituto Romeno di Venezia, ma anche Dorit Raines dell’Università Ca Foscari, Susy Marcon della Biblioteca Nazionale Marciana, Marino Zorzi, già direttore della Biblioteca Nazionale Marciana e l’autore. Şerban Marin è un medievista romeno, specializzato nella storia di Venezia, nella storia delle crociate e delle relazioni veneto-bizantine. Ha beneficiato tra il 1999 e il 2000 e nel 2012 di due borse di studio presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica che gli hanno permesso di effettuare ricerche sulle cronache veneziane presso la Biblioteca Marciana. Nel 2009 ha ottenuto il titolo di dottore summa cum laude in storia medievale presso lUniversità di Bucarest. Ha pubblicato oltre 50 articoli e studi in periodici scientifici prestigiosi e in volumi collettivi e ha presentato numerose ricerche incentrate sulla cronachistica veneziana a convegni e conferenze internazionali.
Il 9 marzo, l’Accademia di Romania a Roma è stata inaugurata una mostra personale di pittura di Cristina Lefter curata da Vera Agosti. La mostra resterà aperta fino al 21 marzo ed è intitolata “In movimento”. Proprio dinamiche, in divenire, appaiono le forme create dallartista, che ha vissuto lei stessa unesistenza in movimento, dalla natia Moldava alla Romania per gli studi darte, quindi in Italia per la sua carriera di pittrice. E’ una colorista appassionata: ha scoperto le caratteristiche salienti di ogni tinta, conosce come i pigmenti reagiscono tra loro e come si comportano per ottenere effetti alchemici, ora delicati, ora psichedelici. In mostra oltre 20 tele: immagini della natura, boschi, giardini, ninfee, paesaggi innevati, che ricordano lacceso cromatismo del folklore romeno. Infine, la grande installazione dipinta “Omaggio a Constantin Brâncusi”, che si ispira alla sua opera il “Tavolo del silenzio”, a cui sono idealmente invitati dalla Lefter celebri personalità romene, artisti, intellettuali, studiosi e professionisti: il medico Nicolae Paulescu, il filosofo e antropologo Mircea Eliade, il filosofo Emil Cioran, la cantante Maria Tanase, il poeta e scrittore Mihai Eminescu, il musicista, compositore e direttore dorchestra George Enescu e sul tavolo stesso lamato viso di Constantin Brâncusi. Nata il 27 aprile 1976 a Telenesti in Moldova, Cristina Lefter ha frequentato il liceo artistico Octav Bancila di Iasi e l’Accademia di Belle Arti della stessa città. Con ottimi risultati, supera la selezione e viene ammessa all’Unione degli Artisti Figurativi romeni. Nel 2002 si trasferisce in Italia esponendo in spazi pubblici le sue opere che vengono notate da galleristi appassionati e collezionisti d’arte. Nel 2015 espone al Padiglione romeno dellExpo.
Radio Romania Musicale, l’unica emittente romena dedicata alla musica classica, compie, il 24 marzo, 20 anni di esistenza. Un primo evento dedicato a questo anniversario avrà luogo il 16 marzo, al Museo Nazionale Cotroceni: il recital del violinista Alexandru Tomescu, uno dei più conosciuti e apprezzati musicisti romeni attuali. L’album “Bach to basics” di Alexandru Tomescu ha ottenuto nell’ambito di un progetto organizzato da Radio Romania Musicale, tramite voto popolare, il titolo di “Disco di musica classica del 2016”. L’album ha raccolto un numero record di 5.546 voti. La sera del 16 marzo, Alexandru Tomescu interpreterà nella Sala Cerchez del Museo Nazionale Cotroceni, opere per violino solo di Bach, il repertorio incluso anche sul “Disco di musica classica del 2016”. La registrazione del recital sarà trasmessa su Radio Romania Musicale il 25 marzo, dalle ore 10.30. Radio Romania Musicale ha cominciato a trasmettere il 24 marzo 1997, a Bucarest. Negli ultimi 20 anni, si è imposta nel paesaggio media e culturale e promuove i grandi valori della musica romena e universale. Vi si possono ascoltare ad esempio brani della creazione di George Enescu, Paul Constantinescu, Mihail Jora o incisioni realizzate da Radu Lupu, Dan Grigore, Dinu Lipatti, Ion Voicu, Sergiu Celibidache.