Itinerari culturali a Bucarest
Nellambito del progetto “Periferie centrali di Bucarest sono stati creati due itinerari culturali urbani che mirano a mettere in risalto due zone centrali di Bucarest con un valore storico, culturale e urbanistico elevato
Ana-Maria Cononovici, 09.12.2016, 13:04
Bucarest è una città sempre più conosciuta e visitata. Proprio per questo più organizzazioni hanno ideato lungo il tempo diverse azioni di scoperta della capitale romena in altri modi. Ad esempio, nell’ambito del progetto “Periferie centrali di Bucarest” sono stati creati due itinerari culturali urbani che mirano a mettere in risalto due zone centrali di Bucarest con un valore storico, culturale e urbanistico elevato, ma caratterizzate anche da grandi contrasti sociali, economici e culturali. “In giro per le periferie” e “Dal villaggio alla città” si intitolano i due itinerari che possono essere esplorati da soli, con l’aiuto dei materiali stampati che fanno da guida, o tramite le cartine Google disponibili sul sito del progetto.
Adina Dragu, la presidente dell’associazione Sinaptica, che ha avviato il progetto, ci ha detto come è nata l’idea: L’idea mi è venuta, da una parte, dall’esperienza personale e, d’altra parte, vedendo l’interesse sempre maggiore dei bucarestini e dei turisti per conoscere ed esplorare la città. La novità del progetto consiste nell’aver offerto agli interessati la possibilità di scoprire Bucarest individualmente, mettendo a loro disposizione solo alcuni strumenti utili. Abbiamo stampato mille copie di queste guide, che possono essere utilizzate gratuitamente dagli interessati, e che sono accessibili anche tramite il telefonino e l’iPad.
Adina Dragu ha descritto anche degli itinerari stessi: Abbiamo scelto due itinerati che percorrono due zone di Bucarest molto vicine al centro e che ci sono sembrate meno conosciute. “In giro per le periferie”, include la zona compresa tra il Viale Carlo I, il Viale Brătianu, Calea Călăraşilor, fino a Piazza Muncii e al Viale Iancu de Hunedoara. Ci sono molte cose da scoprire, a cominciare dalla zona stessa, in cui si è conservata un’unità stilistica ed architettonica particolare. Tale unità è data anche dall’evoluzione di questa zona tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e al fatto che si è intervenuto poco nelle ultime decine di anni.
L’altro itinerario, “Dal villaggio alla città” percorre la zona al sud e all’est della Collina della Chiesa Metropolitana, mettendo in rilievo le trasformazioni urbane e sociali dell’ultimo secolo e mezzo. Adina Dragu: Possiamo dire la stessa cosa anche dell’altra zona che ha attirato il nostro interesse: si tratta della collina della Chiesa Metropolitana e di tutta la zona circostante, da Şerban Vodă, fino al viale Mărăşeşti, passando dalla Piazza della Libertà all’entrata nel Parco Carlo I e salendo fino alla stazione di Filaret, alla Fabbrica di fiammiferi, al Palazzo e alla Fabbrica di birra Bragadiru per arrivare poi su Piazza Unirii. Sono zone in cui si è intervenuto relativamente poco e in cui ritroviamo aspetti della Bucarest di una volta. Uno spirito bucarestino caratterizzato da imprenditoria, da iniziative della piccola borghesia, della classe media, che si sente e si nota nell’aspetto di queste zone. E noi abbiamo cercato di comunicare in qualche modo queste storie, tramite i due itinerari, e di far risaltare questa parte della storia di Bucarest, che non è necessariamente quella dei grandi boiardi, ma è la storia dei piccoli mercanti, imprenditori, artigiani, della classe media e della piccola borghesia. Questo è, secondo me, l’elemento di interesse di questi itinerari.
Essendo un progetto recente, non si sa quante persone abbiano scoperto le periferie suggerite, ma un primo feedback è stata una mostra fotografica con immagini dei due itinerari che mettono in rilievo le peculiarità delle zone che gli ideatori del progetto intendono promuovere. (tr. G.P.)