Eventi culturali a inizio aprile
Mostra Artisti figurativi, membri dellAccademia Romena/ Mostra “Focus Romania: Memorie organiche a Como/ Mostra Corpo, edificio, tempo di Ştefan Râmniceanu a Venezia/ Aperitivo in musica all'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
Gabriela Petre, 08.04.2016, 18:10
Il 4 aprile è stata inaugurata nella sala “Theodor Pallady” della Biblioteca dell’Accademia Romena di Bucarest la mostra anniversaria “Artisti figurativi, membri dell’Accademia Romena”, che presenta oltre 50 opere di eccezionale valore. Fino al 21 aprile sono esposte opere dei pittori Ştefan Luchian, Theodor Pallady, Ioan Andreescu, Nicolae Grigorescu, Camil Ressu, Iosif Iser, Gheorghe Petraşcu, Lucian Grigorescu, Ştefan Popescu, Alexandru Ciucurencu, Corneliu Baba, Ion Sălişteanu, sculture di Ion Jalea, Dimitrie Paciurea, Corneliu Medrea, Ion Irimescu, Vida Gheza. Si tratta di opere che fanno parte del patrimonio dell’Accademia Romena. Tutti gli artisti presenti in mostra, tra pittori, scultori, grafici, sono stati o sono ancora membri dell’Accademia Romena. Dalla sua fondazione, nel 1866, fino ad oggi l’Accademia ha avuto 1.703 membri, personalità di spicco della cultura, dell’arte e della scienza romena o membri onorari all’estero con preccupazioni legate allo spazio romeno.
Il 7 aprile, presso la Galleria di arte contemporanea MAG di Como, sarà inaugurata la mostra “Focus Romania: Memorie organiche” di Laurian Popa e Diana Serghiuţă, curata da Salvatore Marsiglione e Irina Ungureanu. E’ la seconda mostra in Italia degli artisti romeni Laurian Popa e Diana Serghiuţă e presenta un confronto fra due percorsi artistici diversi. La pittura rappresenta il territorio di sperimentazione dei due artisti: una scacchiera astratta, con inserti figurativi e spettacolari costruzioni volumetriche dello spazio, nel caso di Laurian Popa; una successione di figure dell’inconscio, sottoposte a metamorfosi, nelle opere di Diana Serghiuţă.
Nato nel 1980 ad Arad, dove tuttora vive e lavora, Laurian Popa ha studiato pittura presso la Facoltà di Belle Arti e Design, dell’Università dell’Ovest di Timişoara. Ulteriormente si è addottorato presso la stessa università. E’ membro dell’Unione Artisti Figurativi della Romania, filiale Arad. Ha partecipato a oltre 17 mostre di gruppo in Romania (l’ultima presso il Museo di Arte Contemporanea di Bucarest nel 2015), Stati Uniti, Francia, Spagna, Ucraina e Ungheria. Tra le sue mostre personali ricordiamo quella intitolata “Spazi chiusi” organizzata presso la Galleria Machina di Rieti nel 2012.
Nata nel 1985 a Braşov, Diana Serghiuţă vive e lavora ad Arad. Ha studiato presso la Facoltà di Belle Arti e Design, dell’Università dell’Ovest di Timişoara, dove si è anche addottorata nel 2015. Ha partecipato a numerose mostre di gruppo e personali. Tra le ultime, ricordiamo la mostra intitolata “Malinconia”, ospitata al Museo d’Arte di Arad, nel 2015 e “L’inconscio in diretta”, presentata nel 2013 presso la Galleria Machina di Rieti.
La mostra a Como, che resterà aperta fino al 30 aprile, è organizzata dalla Galleria di Arte Contemporanea MAG di Como e dallo Studio Claudio Scorretti di Lugano (Svizzera), con il sostegno dell’Associazione “La Filiale di Arad dell’Unione Artisti Figurativi della Romania” e con il patrocinio dell’Associazione Archivio Luigi Russolo di Como.
L’8 aprile, presso la Nuova Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia è prevista luogo linaugurazione della mostra “Corpo, edificio, tempo” dell’artista romeno Ştefan Râmniceanu. A presentare le sue opere sarà il prof. Grigore Arbore Popescu, storico dellarte e Senior Researcher presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche/ISMAR di Venezia.
Ştefan Râmniceanu è nato in 15 agosto 1954 a Ploieşti e vive e lavora tra Parigi e Bucarest. Si è formato negli anni 80 ed è stato uno degli esponenti della generazione che ha trasformato radicalmente larte sperimentale romena. I 26 anni vissuti a Parigi, dove è stato molto apprezzato, hanno lasciato tracce nella sua creazione. Le sue opere si trovano in importanti collezioni private. Rientrato in Romania, ha avuto un grande successo con la mostra retrospettiva intitolata “Orme” inaugurata al Palazzo Brâncovenesc di Mogoşoaia.
La mostra a Venezia, che include circa 15 opere realizzate con varie tecniche, sarà accompagnata dalla proiezione del film “Muzeon: Ştefan Râmniceanu” di Laurenţiu Damian, è organizzata dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno e resterà aperta fino al 27 aprile.
Il 10 aprile, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ospita un “Aperitivo in musica con il gruppo LesMagots” offerto dal Comitato Pollicino, una delle numerose e preziose associazioni umanitarie italiane che operano in Romania. Nata nel 2002, l’Associazione Pollicino si propone di aiutare i bambini svantaggiati della città di Petrosani, città gemellata con il comune di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, regione Veneto. Nel 2008 viene inaugurata “Casa Pollicino” a Petrosani, un centro diurno che accoglie bambini e ragazzi con disabilità intellettive e fisiche, con disagi sociali, abbandoni scolastici e familiari. A questi bambini e ragazzi svantaggiati viene offerto un pasto caldo, recupero fisico e psichico, assistenza scolastica, assistenza medica e psicologica. Casa Pollicino è gestita e sostenuta direttamente dall’Italia grazie all’opera di oltre 50 volontari e, dalla sua fondazione, ha assistito più di 250 bambini e ragazzi.
La serata ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura sarà dunque una di conoscenza dell’attività di Casa Pollicino, allietata dal Gruppo musicale LesMagots, il cui repertorio è composto dai successi italiani e stranieri degli anni 30 e 40 del Novecento. Il nome del gruppo è ispirato a Les Deux Magots (“le due scimmiette”), caffè letterario parigino frequentato da molti artisti sin dalla fine dellOttocento e di moda negli anni 40 del Novecento.