Lauree Honoris Causa in Romania per Romano Prodi e Giampaolo Salvi
Il 27 aprile, il professor Romano Prodi, già presidente della Commissione Europea e primo-ministro dItalia, è stato insignito della Laurea Honoris Causa dellUniversità dellOvest di Timişoara.
Gabriela Petre, 29.04.2015, 09:45
Il 27 aprile, il professor Romano Prodi, già presidente della Commissione Europea e primo-ministro d’Italia, è stato insignito della Laurea Honoris Causa dell’Università dell’Ovest di Timişoara per il prestigio e gli importanti contributi portati non solo all’UE, ma all’intera comunità internazionale” come è stato menzionato nel discorso introduttivo della cerimonia. Prodi ha parlato nel suo intervento dei Punti forti e delle debolezze dell’Europa” sottolineando i vantaggi dell’UE, inclusi quelli del suo allargamento, ma anche le difficoltà affrontate dall’Europa per uscire dalla crisi economica. Nella Lectio Magistralis pubblicata dall’Università di Timisoara in occasione dell’evento, Romano Prodi dichiara che attualmente non esistono le condizioni politiche necessari per l’attuazione di alcune riforme e che il problema è uno politico. Romano Prodi è stato insignito del titolo di Doctor Honoris Causa dal rettore dell’Università di Timisoara, il professore Marilen Pirtea, alla presenza di dicenti universitari, autorità locali e di numerosi studenti, secondo quanto riferito dalla corrispondente di Radio Romania Actualitati, Alina Bujancă.
Un’altra cerimonia speciale si è svolta il 24 aprile nella capitale, dove l’Università di Bucarest ha conferito sempre la Laurea Honoris Causa al professor Giampaolo Salvi, un noto esperto di linguistica romanza. Svizzero di lingua italiana, il professor Giampaolo Salvi ha studiato all’Università di Padova e dal 1978 abita in Ungheria, è un membro di spicco della comunità accademica ungherese e uno dei più noti studiosi di linguistica romanza in Europa. Dal 1980 è docente e ricercatore presso l’Università Eötvös Loránd di Budapesta, dove si è addottorato in Filologia Romanza nel 2001. Studiando con il noto professore Lorenzo Renzi dell’Università di Padova, Salvi ha ereditato dal suo Maestro l’interesse per le ricerche nel campo della linguistica romanza comparata. Ha scritto, insieme a Lorenzo Renzi — la Grande Grammatica Italiana di Consultazione e il modello proposto in questa grammatica è stato applicato anche ad altre lingue romanze. Secondo lo stesso formato, sono in corso di redazione grammatiche delle lingue portoghese e francese. Il professor Giampaolo Salvi ha stretti rapporti di collaborazione con i linguisti romeni e, in particolar modo con gli studiosi di lingue romanze dell’Università di Bucarest, dove ha già pubblicato due importanti studi di linguistica romanza. Giampaolo Salvi promuove lo studio del romeno in Ungheria. L’onorificenza di cui viene insignito è un omaggio recato dall’Università di Bucarest ad una personalità scientifica e didattica notevole, che ha contribuito all’allacciamento di rapporti fruttuosi di collaborazione tra gli studiosi di lingue romanze di Romania ed Ungheria e allo sviluppo della linguistica romanza europea.
Ora andiamo all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, dove si inaugura questa settimana una mostra di pittura, scultura, grafica, design e scenografia degli studenti e laureati dellUniversità di Belle Arti di Bucarest. L’inaugurazione della mostra è accompagnata da un recital di arie di opere italiane interpretate da studenti dell’Università di Musica di Bucarest. L’evento intitolato “Finestre verso l’anima” è un omaggio all’Italia e alla sua cultura, è giunto alla seconda edizione ed è coordinato da Otilia Borcia, docente di italiano presso le due università. Si esibiranno sul palcoscenico dell’Istituto, che tra l’altro ha un’ottima collaborazione con il Conservatorio di Musica di Bucarest, studenti delle classi di Ionel Voineag e Bianca Manolean, professori che vantano una lunga carriera nella formazione dei giovani talenti. Gli studenti sono accompagnati al pianoforte dalle professoresse Andreiana Rosca-Geamana e Raluca Ouatu.
E ora passiamo al cinema. Dal 26 al 30 aprile si svolge a Bucarest la quarta edizione del Festival Internazionale Cinepolitica, dedicato ai film con tematica politica — lungo- e cortometraggi, film di finzione e documentari, riuniti sotto lo slogan “La nostra unica politica e quella del cinema”. Cinepolitica svela al pubblico, tramite l’arte cinematografica meccanismi e motivazioni politiche e presenta nella sezione Competizione una selezione di lungometraggi recenti di tutto il mondo che rispecchiano in maniera specifica l’ambiente politico e le sue implicazioni. I film sono valutati da una Giuria Internazionale che assegna i premi, tra cui anche il Trofeo Cinepolitica. I programmi speciali che non fanno parte della competizione, includono film raggruppati per tematiche, analizzano argomenti controversi, lanciano sfide e promuovono dibattiti. All’attuale edizione sono in gara film di Germania, Italia, Perù, Russia, Ucraina, Estonia, USA e Gran Bretagna. Dall’Italia è in gara la pellicola “La Trattativa” un film di Sabina Guzzanti, realizzato nel 2014, proiettato il 29 aprile al Cinema Studio di Bucarest, che ha come tema centrale la trattativa Stato-mafia, la negoziazione tra lo Stato italiano e Cosa nostra. La produzione del film è durata 4 anni e la pellicola è stat proiettata in antemprima, fuori concorso, alla 71a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2014.