L’artista Claudiu Victor Gheorghiu, in mostra in Italia
Lartista romeno Claudiu Victor Gheorghiu, che vanta numerose mostre e riconoscimenti internazionali, partecipa alla mostra collettiva internazionale “L'oroscopo dice che....
Gabriela Petre, 08.10.2014, 16:36
L’artista romeno Claudiu Victor Gheorghiu, che vanta numerose mostre e riconoscimenti internazionali, partecipa alla mostra collettiva internazionale “Loroscopo dice che…”. L’evento, ospitato dal 25 settembre dal Palazzo Ducale Caracciolo di Casamassima, in provincia di Bari, riunisce artisti d’Italia, un’artista dalla Bulgaria e Claudiu Victor Gheorghiu, che rappresenta la Romania.
“La mostra è dedicata ai vincitori di ciascuna sezione e include anche la mia prima opera senza tematica religiosa selezionata ad un concorso internazionale, “Bilancia”, tempera su cartone, 30×21 cm. Le opere sono state selezionate da una giuria di specialità e da Marisa Mola, la direttrice artistica della Galleria Vernissage di Bari. Le opere dei vincitori sono state pubblicate lo scorso marzo nel prestigioso Annuario di arte moderna e contemporanea Calenda 2014 e ora è stata organizzata questa mostra, un progetto della Galleria Vernisage di Bari, che ha come curatore la nota artista e professoressa Marisa Mola, che è anche presidente dell’Associazione Culturale “Club delle Idee” di Casamassima, sotto l’egida della quale si è svolto l’evento. Di questa prestigiosa associazione fanno parte tra l’altro anche la baronessa Elisa Silvatici e il baritono italiano di Casamassima, Pietro Barbieri. Una bellissima sorpresa è stato l’annuncio che io ricevuto pochi giorni fa’, che la mostra continuerà, il periodo di apertura essendo prorogato fino al 14 ottobre, perché ha destato grande interesse e curiosità tra il pubblico”, ha spiegato l’artista a Radio Romania Internazionale.
Claudiu Victor Gheorghiu ha un legame speciale con l’Italia, dove ha vinto nel 2006, il premio speciale della critica a Taormina, per l’icona “L’ultima cena”, mentre con “San Luca Apostolo ed Evangelista” si è aggiudicato il secondo premio Boe a Palermo e il premio speciale della critica per la capacità di valorizzare l’arte delle icone antiche. Abbiamo chiesto all’artista come è nato il suo legame con l’Italia.
“Il mio primo contatto con l’Italia, oltre al fatto che ogni artista ama questo Paese, è stato nel 1999 quando ho partecipato alla 12-esima edizione della Mostra dell’Artigianato religioso di Pompei, accanto al Maestro Vintila Mihaescu, rappresentando la Romania. E’ stato qualcosa di molto speciale. Tutte le mie presenze in Italia, a cominciare dal 1999, sono state precedute da rigorose selezioni fatte da giurie di specialità. Sono seguiti vari concorsi ai quali sono sempre arrivato nelle finali come “La Telaccia d’Oro” di Torino, nel 2001-2002, il Premio Pisa, nel 2003, culminando con i due premi vinti in Italia: a luglio 2006 — e devo menzionare che erano concorsi a tematica generale, non dedicati all’arte religiosa — quando mi è stato assegnato il premio speciale della critica per l’icona intitolata “L’ultima cena” alla Biennale di Arte Visiva di Taormina, ulteriormente esposta al Palazzo Corvaja di Taormina, e a dicembre 2006 per l’icona “San Luca Apostolo ed Evangelista” con scene della sua vita, selezionata alla seconda edizione del Premio Boe di Palermo e insignita del premio speciale della critica. Lungo gli anni ho partecipato, oltre ai concorsi e ai premi già menzionati, anche a numerose mostre di gruppo a Pisa, Torino, Firenze, soprattutto ad uno dei più importanti saloni ospitati in Italia — “Immagina” a Reggio Emilia — al quale sono stato selezionato e sono riuscito a partecipare dopo due anni ed ho avuto anche due mostre personali molto importanti, la prima a Pisa a giugno 2003, nell’ambito del Giugno Pisano, le feste della città di Pisa dedicate al santo patrono della città, San Ranieri. Questo avveniva dopo il successo di una mia mostra del 2002, quando sono state esposte per la prima volta in una forma organizzata, dunque in una galleria o museo, a Pisa, icone bizantine e neobizantine. Nel 2003 sono stato ospite d’onore al Giugno Pisano e ho rappresentato la Romania all’Artestate 2003 / Miracoli d’Arte / Città di Pisa, evento organizzato dalla Galleria La Spina e dall’Associazone Spazio d’Arte — Proposte Culturali, sotto il patrocinio del Comune di Pisa. Poi la seconda mostra personale, e ultima di quei primi 7 anni in Italia in cui sono stato presente ogni anno a varie manifestazioni, è stata quella di Viadana, in provincia di Mantova, intitolata “Icone, l’immagine sacra della contemporaneità” organizzata al Cinema Teatro Vittoria Galleria d’Arte”, ha detto l’artista.
Tra le altre mostre collettive internazionali di Claudiu Victor Gheorghiu, ricordiamo quella dedicata alla Romania, ospitata nel 2000 dalla città svizzera di Losanna, nonchè la Mostra itineraria in Giappone. Dal 2007 al 2010, ha partecipato anche a mostre in Corea del Sud, a Seul, e in Grecia, a Patrasso. Vanta, inoltre, numerose mostre personali anche nel Paese, organizzate prevalentemente dall’Unione degli Artisti di Romania. L’artista ha ricordato anche gli inizia della sua carriera.
“Sono laureato in storia antica universale e la mia desi di laurea è stata dedicata al Santo Imperatore Costantino il Grande e il cristinesimo. Ma, a formarmi sono stati artisti molto conosciuti. Ho cominciato a dipingere solo arte religiosa nel 1990, ma la prima opera che posso definire icona l’ho realizzata dopo uno studio di 4 anni, nel 1994. Mi ha incoraggiato il compianto Horia Bernea, un grande artista romeno e il direttore del Museo Nazionale del Contadino Romeno. D’altronde lo stesso Museo ha esposto per la prima volta le mie opere. Poi sono seguite le mostre al Museo Nazionale Cotroceni, al Castello Bran, al Museo Astra di Sibiu, al Museo del Villaggio di Bucarest e, dopo essere stato ammesso nell’Unione degli Artisti di Romania, anche quelle nelle Gallerie dell’Unione a Bucarest. Inoltre ho regalato molte icone a più chiese di Bucarest. Menzionerei l’icona di San Demetrio con scene della sua vita che è piacciuta moltissimo al Patriarca della Romania Teoctist, occasione in cui mi ha anche benedetto nel 2001. Oppure l’icona “La discesa dello Spirito Santo” che si trova nella Chiesa Voivodale Mavrogheni, o quella a Podanu, dove sono custodite le reliquie del Santo Apostolo Simone lo Zelota, con scene della vita dell’apostolo”, ha aggiunto il pittore.
Tra i progetti per il futuro, Claudiu Victor Gheorghiu ci ha detto che è stato invitato dall’Associazione Culturale “Club delle Idee” ad esporre le sue opere in una mostra personale a dicembre 2014 sia al Palazzo Ducale Caraccioli di Casamassima, che alla Galleria Vernissage di Bari. Inoltre, siccome è stato il primo artista romeno ad essere selezionato già dal 2005 alla Biennale di Firenze, si augura di poter partecipare almeno nel 2015. Altri progetti per il futuro: una mostra a Milano, dove è stato invitato ad esporre nella sua galleria dal critico e storico d’arte Sabrina Falzone e una partecipazione alla Koinè di Vicenza, la maggiore fiera internazionale europea di arte religiosa.