La Notte degli Istituti e altri eventi
La Notte degli Istituti Culturali/Pippo Delbono al Teatro Bulandra di Bucarest/Mutamenti nel romeno di immigrati in Italia
Gabriela Petre, 17.06.2014, 20:42
Il 20 giugno i centri culturali membri del cluster Eunic propongono al pubblico l’ottava edizione della Notte degli Istituti Culturali a Bucarest. Sarà una notte molto lunga che animerà la città e incanterà il pubblico con momenti culturali interessanti e variati. In programma film, musica, teatro, poesia, danza, workshop, concorsi, giochi, letture, corsi di lingua, esposizioni, eventi interattivi, performance, degustazioni e fiere di prodotti gastronomici e hand-made. L’Associazione Green Revolution, già partner tradizionale dell’evento, metterà a disposizione del pubblico gratuitamente 40 biciclette per agevolare lo spostamento da un istituto all’altro.
La Notte degli Istituti Culturali è un progetto del Cluster EUNIC di Bucarest (la Rete Europea degli Istituti Culturali), coordinato nel 2014 dalla Delegazione Vallonia-Bruxelles e organizzato da British Council, il Centro Ceco, il Centro Culturale Turco Yunus Emre”, la Delegazione Vallonia-Bruxelles, il Forum Culturale Austriaco, la Fondazione Culturale Greca, Goethe-Institut, l’Istituto Ungherese Balassi, l’Istituto Cervantes, l’Istituto Culturale Romeno, l’Istituto Francese, l’Istituto Italiano di Cultura e l’Istituto Polacco, assieme alla Rappresentanza della Commissione Europea in Romania e all’Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo in Romania.
All’Istituto Italiano di Cultura, la Notte degli Istituti, comincia in anticipo con la partita di calcio Italia-Costarica. Alle 19.00 gli appassionati di calcio sono attesi numerosi per guardare insieme il match su schermo gigante e tifare per la nazionale italiana. Segue dopo la ore 21, un inedito concerto di jazz nel giardino dell’Istituto con brani classici e musiche originali di Paolo Profeti ed Elena Morosanu. Si esibiranno il sassofonista italiano Paolo Profeti, la cantante Elena Morosanu e il pianista Johnny Bica. Gli appassionati di cinema sono attesi invece dalle ore 22.00 alla proiezione, sempre nel giardino dell’Istituto, della frizzante commedia “Pazze di me”, con la regia di Fausto Brizzi. La sorpresa della serata sarà la “spaghettata di mezzanotte”, una lezione di cucina per nottambuli, seguita da degustazione.
Il 21 giugno invece, il Castello Peleş ospiterà un evento eccezionale nell’ambito della quarta edizione della stagione “Il suono della musica”, organizzata da ExcesMusic e dal Museo Nazionale Peleş. Nella sala concerti del castello, il pubblico è invitato ad un viaggio musicale nella Francia del XVIIIesimo secolo, in occasione del 250esimo anniversario della morte del compositore Jean Philippe Rameau. Le protagoniste saranno il soprano Veronica Anuşca e la clavecinista Raluca Enea. Il soprano Veronica Anuşca ha studiato al Conservatorio di Bucarest con il noto professore Ionel Voineag, si è perfezionata con altri Maestri di spicco tra cui Mariana Nicolesco e Claudio Desideri ed ha vinto numerosi premi tra cui il primo premio al Concorso Internazionale di Canto “I Maestri dell’Arte Lirica” – Petre Ştefănescu-Goangă, il primo premio al Concorso Nazionale del Lied Romeno di Braşov e il gran premio al Concorso Internazionale di Interpretazione Vocale Sabin Drăgoi” di Timişoara. La clavecinista Raluca Enea si è perfezionata invece in Germania, ha tenuto recital nel Paese e all’estero, in Norvegia, Germania, Francia ed Ungheria. E’ anche direttrice artistica del Festival di Musica Antica di Bucarest.
Il 17 giugno, al Teatro Bulandra di Bucarest il noto attore e regista di fama mondiale Pippo Delbono, reduce da un grande successo al Festival Internazionale di Teatro di Sibiu con la pièce “Orchidee”, ha presentato lo spettacolo “Amore e carne”. Sono saliti sul palco Pippo Delbono e Alexander Balanescu, compositore e violinista.
Il 13 giugno, al Consolato generale della Romania a Milano, il giovane ricercatore nel settore linguistico Alexandru Cohal ha presentato il suo libro “Mutamenti nel romeno di immigrati in Italia”, pubblicato presso l’Editrice FrancoAngeli, che ha alla base la sua tesi di dottorato presso l’Università di Pavia. E’ la prima monografia sociolinguistica che studia i mutamenti subiti dalla lingua parlata dai romeni stabilitisi in Italia. A moderare l’incontro è stato il console generale George Bologan. Sono intervenuti Emanuele Banfi, docente di linguistica generale all’Università Bicocca di Milano, e presidente della Società Linguistica Italiana, Flavio Antonio Ceravolo, sociologo, docente presso l’Università di Pavia e Pietro Cingolani, antropologo e ricercatore presso FIERI (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione) di Torino.