Presenze romene a Cannes 2014
Al Festival di Cannes, il ministro della Cultura, Aurelie Filippetti, ha conferito al regista francese di origine romena Radu Mihaileanu il titolo di Ufficiale delle Arti e delle Lettere.
Corina Sabău, 22.05.2014, 13:11
Al Festival di Cannes, il ministro della Cultura, Aurelie Filippetti, ha conferito al regista francese di origine romena Radu Mihaileanu il titolo di Ufficiale delle Arti e delle Lettere. “Un artista militante nel cuore della comunità, grande difensore della diversità culturale e un modello di integrazione in stile francese”, ha dichiarato Aurelie Filippetti sul regista Radu Mihaileanu.
All’edizione 2014 del festival, alla sezione Les Séances Spéciales” partecipa anche il documentario “Caricaturistes, fantassins de la démocratie”, con la regia di Stéphanie Valloatto, il cui cosceneggiatore e produttore è Radu Mihaileanu. Il film, che presenta 12 vignettisti straordinari, comici e tragici, di tutto il mondo, parla in una maniera emozionante e senza concessioni della lotta quotidiana di questi artisti impegnati. Essi difendono, lavorando presso varie pubblicazioni, la democrazia in maniera comica, col rischio della propria vita. La loro unica arma è la matita. Sono francesi, tunisini, russi, americani, cinesi, algerini, venezolani, israeliani, palestinesi, ma anche di Burkina Faso e della Costa d’Avorio.
Negli ultimi anni, il film romeno ha registrato successi a Cannes. Nel 2012, la pellicola “Oltre le colline” di Cristian Mungiu ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, firmata sempre dal regista. Cristian Mungiu è anche il vincitore della Palma d’Oro nel 2007 per il film “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni”. Per il secondo anno di seguito, il cineasta Radu Jude partecipa a Cannes, alla sezione Quinzaine des Realisateurs”, con il cortometraggio “Passa anche attraverso la parete”, mentre Cristi Puiu si annovera tra i registi che hanno realizzato il film collettivo “I ponti di Sarajevo”. Tornando alla pellicola “Passa anche attraverso la parete”, da ricordare che la sceneggiatura è del regista Radu Jude, l’immagine di Marius Panduru, il montaggio di Catalin Cristutiu, il sound design appartiene a Dana Bunescu, la scenografia ad Adi Cristea, e i costumi a Maria Pitea. Del cast fanno parte Sofia Nicolaescu, Ion Arcudeanu, Marcel Horobet, Gabriel Spahiu e Alecu Jude.
“Siamo estremamente onorati di partecipare a questa sezione parallela, dedicata alle più nuove forme di espressione e alle produzioni molto originali. Quinzaine des Realisateurs” è la sezione da dove sono partiti moltissimi cineasti che sono poi entrati nella gara ufficiale del Festival di Cannes. E, non dimentichiamo, questa sezione è nata come una specie di protesta alla sezione ufficiale di Cannes. Passa anche attraverso la parete” è un cortometraggio completamente indipendente, prodotto da me e da Radu Jude, liberamente tratto da un racconto ci Cechov, dal titolo In magazzino”. E’ la storia di una bambina, storia che ci fa capire come è visto il mondo con gli occhi da bambino. Protagonista è Sofia Nicolaescu; credo sia un film estremamente emozionante e molto speciale. E’ girato da un unico quadro ed ha 17 minuti. Mi sembra che con questo cortometraggio possiamo parlare di un cambiamento di discorso cinematografico nel caso del regista Radu Jude”, ha spiegato la coproduttrice Ada Solomon.
Quest’anno a Cannes, il cinema romeno è rappresentato anche alla sezione noncompetitiva Short Film Corner. Tra i cortometraggi romeni si annoverano “12 minuti” di Nicolae Constantin Tănase, “La Brigata nera” di Andrei-Nicolae Teodorescu, “Il regalo” di Dumitru Grosei, “La Via del Danubio” di Sabin Dorohoi, “Dry Bones” di Luiza Parvu, “Kazimir” di Dorian Boguta, “Kowalski” di Andrei Cretulescu, “Rio 2016” di Bianca Rotaru, “Shtorzina” di Radu Mihai, “L1-L5” di Letitia Rosculet.