Notte bianca a Bucarest
La Notte degli Istituti Culturali / Street Delivery 2013
România Internațional, 15.06.2013, 18:55
Giunta alla settima edizione, la Notte degli Istituti Culturali è uno dei più importanti eventi culturali a Bucarest e in altre capitali dell’Europa. Il 14 giugno le porte dei centri e degli istituti culturali sono rimaste aperte fino a tarda ora per accogliere le migliaia di visitatori interessati alle proposte culturali dei vari Paesi europei: mostre, concerti, performance, sfilate di moda, workshop, giochi e concorsi.
All’attuale edizione NIC, l’Istituto Italiano di Cultura, ha proposto al pubblico un concerto jazz all’aperto, nel rinnovato giardino, in stile piano bar. Ana-Cristina Leonte Trio (con Ana-Cristina Leonte — voce, Albert Tajti — pianoforte e Michael Acker — contrabbasso) ha interpretato motivi conosciuti arrangiati in chiave jazz, oppure composizioni proprie. Al concerto è seguita la proiezione di una frizzante commedia, regia Massimiliano Bruno, con Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo, “Nessuno mi può giudicare”, “Nastro d’argento” per la migliore commedia. Inoltre, all’Istituto Ungherese, per celebrare la stagione culturale italo-magiara in Italia, il gruppo magiaro-italiano “Parafusions” ha tenuto un concerto di blues. A mezzanotte, nel giardino dell’Istituto Italiano di Cultura, il direttore Ezio Peraro ha presentato una lezione di cucina … a sorpresa e tutti i presenti — assai numerosi – sono stati coinvolti nella preparazione e nella degustazione di un piatto classico della gastronomia italiana, la pasta al pesto.
Facendo il giro degli altri Istituti culturali di Bucarest, abbiamo scoperto anche altre proposte interessanti. L’Istituto Culturale Romeno, ad esempio, ha iniziato il suo programma con una lezione di lingua romena per stranieri, continuando con una mostra/concorso “Racconti sulla ie”. La ie è una specie di camicia tradizionale romena, di cotone o di lino, ricamata sulle maniche e sul petto con motivi che variano da una regione all’altra. Il programma dell’Istituto Francese, invece, è stato tutto costruito attorno alla realtà digitale: dalla presentazione dei robot creati dagli studenti del Club Robotic del Politecnico di Bucarest, al lancio del portale Culturethèque — la mediateca digitale dell’Istituto Francese, oppure al video-audio live-session con Vj Minu nel cortile dell’Istituto. Il British Council, che festeggia quest’anno il suo 75-esimo anniversario in Romania, ha invitato il pubblico ad una notte bianca della letteratura, della musica e del cinema, con presentazioni di libri, un fashion show e un karaoke party.
Il Centro Ceco e la Delegazione Wallonie-Bruxelles hanno scelto di festeggiare insieme la settima notte degli istituti culturali, con video e animazione ceca e belga, birra ceca e saporiti assaggi belgi, più cabaret e tableau vivant nel cortile. Sempre insieme hanno festeggiato anche l’Istituto Ungherese e quello Polacco, con giochi, pittura sul muro, mostre, musiche e danze polacche e, alla fine, con la proiezione delle pellicole vincitrici del Festival Internazionale di cortometraggi Alter-Native di Targu-Mures.
Il Centro Culturale Turco “Yunus Emre” ha invitato il pubblico a scoprire la cultura e la gastronomia turca, proponendo un film, una lezione di lingua turca e una mostra di arte culinaria. Non in ultimo, l’Istituto Cervantes ha presentato assieme alla Rappresentanza della Commissione Europea in Romania e all’Ufficio di informazione del Parlamento Europeo la mostra “Finestre verso l’Europa” della pittrice spagnola Ima Montoya. Nella sala Auditorium dell’Istituto Cervantes si è svolto un recital di chitarra classica e flamenco, ma anche le proiezioni di vari film, documentari, corto e lungometraggi.
Organizzato dal 14 al 16 giugno dalla Fondazione Carturesti e dall’Ordine degli Architetti di Romania, a Bucarest, Timisoara e Iasi, Street Delivery è una manifestazione di urbanistica, architettura ed arte che si propone di recuperare il paesaggio urbano e restituirlo ai pedoni e della comunità. Due milioni e mezzo di auto circolano ogni giorno in una Bucarest soffocata. Cioè 16 macchine per ogni posto di parcheggio. Il sistema auto ci porta via la strada e ce la rivende al prezzo del petrolio. La strada esiste ormai solo per farci arrivare al lavoro, fare gli acquisti o raggiungere il distributore di benzina. Non c’è più posto per passeggiare, incontrare amici o giocare. Bucarest si piazza al secondo posto nel top delle capitali più inquinate, dopo Sofia, e supera tre volte il limite di inquinamento imposto dall’UE. Lo spazio verde per abitante è di 23 metri quadri, molto meno rispetto ad altre città come Vienna (120 mq) o Helsinki (100 mq).
Contrariamente alla tendenza generalizzata in Romania, Street Delivery chiude le strade per le macchine e le apre per la gente, trasformandole in spazio da passeggio per pedoni, ciclisti e cittadini che amano la loro città. “Non siamo partiti, come spesso avviene, da un ordine pubblico, ma da un’iniziativa privata. Lo scopo è stato di rimettere insieme la strada Arthur Verona, attraversando il viale Magheru e unire Gradina Icoanei al parco Cismigiu in una passeggiata di circa 12 minuti. Questa passeggiata crea un altro tipo di relazione con la città, le case e il traffico. Si scoprono opportunità e posti che uno non può neanche immaginarsi di vedere utilizzate. Esiste un beneficio economico e di confort urbano che si può sfruttare quando si accettano e si rispettano i diritti dei pedoni e dei ciclisti.” — afferma l’architetto Serban Sturdza, il presidente della Fondazione Pro Patrimonio.
Street Delivery ha rappresentato, a cominciare dal 2006, un quadro in cui la società civile, artisti, architetti, musicisti e abitanti possono offrire un’alternativa al modo in cui viene percepito il fatto di abitare una città. In più, quest’anno l’equipe organizzativa ha iscritto l’evento nella pratica di Responsabilizzazione Sociale avviata dalla Societal (una rete nazionale di ONG) e, di conseguenza, l’ottava edizione avrà il marchio di “Evento Responsabile”. Tale marchio è stato creato dalla Societal per offrire riconoscimento agli organizzatori di eventi che si propongono e riescono a riunire i criteri della responsabilità sociale e, in ugual misura, a divertire il pubblico. Il bando Street Delivery ha raccolto nel 2013 centinaia di idee di tutto il Paese sul tema “Patrimonio ed architettura di qualità”. Persone fisiche, ONG o istituzioni hanno potuto iscrivere i loro progetti di recupero dello spazio pubblico sul sito www.streetdelivery.ro a una delle sette sezioni: 1) Architettura, urbanistica, design urbano, paesaggistica; 2) Società civile, ecologia, ambiente; 3) Musica; 4) Arti visive; 5) Film; 6) Teatro, danza, performance; 7) Attività per bambini. Circa 300 progetti rivendicheranno dunque le strade a Bucarest, Timisoara e, a cominciare da quest’anno, anche a Iasi.