Progetti musicali itineranti di Radio Romania
A metà aprile, un pianoforte ha iniziato il viaggio in Romania con due concerti nei parchi Cişmigiu e Herăstrău di Bucarest, tenuti dal grande pianista Horia Mihail.
România Internațional, 20.04.2013, 16:15
A metà aprile, un pianoforte ha iniziato il viaggio in Romania con due concerti nei parchi Cişmigiu e Herăstrău di Bucarest, tenuti dal grande pianista Horia Mihail. L’acustica specifica di un chiosco da fanfara ha attirato la gente sempre più vicino, finché il pianoforte e il pianista sono stati proprio circondati da centinaia di persone che ascoltavano le sonate di Beethoven completamente assorte dalla musica, ignorando i rumori, le voci e il fruscio circostante. Alla fine del recital tutti hanno applaudito a lungo. Il pianoforte viaggiatore è già partito per la sua prossima casa, il teatro Jean Bart di Tulcea. La musicologa Oltea Şerban Pârâu, capo-redatttrice dell’emittente Radio Romania Culturale e direttrice artistica delle Orchestre e dei Cori di Radio Romania, ci ha raccontato come sono iniziati i viaggi dei pianoforti, tre anni addietro.
Il primo pianoforte messo a disposizione dalla Società Romena di Radiodiffusione è partito sulle tracce di Franz Liszt, riprendendo un’idea che ci era piaciuta moltissimo. Un secolo e mezzo fa’, Franz Liszt stesso è venuto in Romania ed ha suonato per la prima volta nel 1846 quando sull’attuale territorio della Romania non c’erano pianoforti da concerto. Ed è venuto con il proprio pianoforte. Noi abbiamo tentato di riprendere quest’idea e di riapplicarla in maniera moderna. Inoltre, in questo modo, la radio compie la sua missione pubblica anche attraverso questa componente culturale, dotando una sala da concerto, allora la Sala Traube di Mediaş, di un piano da concerto. Si trattava di una comunità in cui si tenevano ancora concerti di musica classica, che non si potevano organizzare senza un pianoforte da concerto. Dopo Mediaş è seguita, nel 2012, Sânnicolau Mare, la città in cui è nato Bella Bartok, e ora, nel 2013, la città di Tulcea, in cui esiste una vita musicale abbastanza intensa, ma non un pianoforte da concerto, per cui questo piano ha come destinazione finale, a fine aprile, il teatro Jean Bart di Tulcea dove resterà per i prossimi tre anni”, spiega Oltea Şerban Pârâu.
I pianoforti appartengono a Radio Romania, ma non potevano essere più utilizzati sul palcoscenico della sua Sala concerti, aggiunge Oltea Şerban Pârâu:
Quest’ultimo pianoforte è del 1951. Supponiamo che sia stato il primo pianoforte da concerto utilizzato sul grande palcoscenico della Sala concerti della Radio, però, dopo un certo periodo di uso professionale, è stato spostato nelle sale più piccole e poi è finito in un deposito. Per molto tempo nessuno l’ha più suonato, ma in seguito al restauro con fondi privati, ora può essere riportato alla vita”, aggiunge Oltea Şerban Pârâu.
Dopo quella del pianoforte viaggiatore, sono seguite anche altre idee nate sempre dal desiderio di creare racconti attorno ad alcuni recital di musica da camera, per attirare il pubblico nelle sale da concerto: il duello dei violini, il flauto d’oro, le tre dive, il violino di Enescu nei villaggi. Il duello dei violini è nato dall’osservazione del fatto che ci sono molti violinisti romeni che suonano violini italiani da collezione, nel Paese e all’estero, giovani musicisti di 30-40 anni che vantano bellissime carriere.
Questi violini possono arrivare ad essere ascoltati non solo dal pubblico di Bucarest, dove ci sono anche le possibilità finanziarie per invitare i violinisti. Liviu Prunaru, ad esempio, ha uno Stradivari del 1964, mentre Gabriel Croitoru suona il violino Guarneri del Gesù appartenuto a George Enescu. La radio pubblica ha fatto di tutto affinché questi violini e i violinisti che li suonano arrivassero in quanti più posti del Paese, dice Oltea Şerban Pârâu.
Il duello dei violini ha già attraversato più città del Paese durante le prime due edizioni e tornerà nel periodo dal 23 settembre al 4 ottobre 2013. Il 4 ottobre sarà a Bucarest nella formula consueta: in primo piano Liviu Prunaru, Gabriel Croitoru, con gli stessi violini, assieme al pianista Horia Mihail che li accompagna nel viaggio per le varie città della Romania”, aggiunge Oltea Şerban Pârâu.
Il flauto d’oro, lo strumento che pesa 18 chili suonato da Bogdan Ştefănescu ha attirato un pubblico più numeroso di quanto si aspettassero gli organizzatori.
Ci sono state due tournée nel 2012, in primavera e in autunno. E’ stata una sorpresa perché non ci aspettavamo che avesse un così ampio successo di pubblico. E siamo arrivati alla terza edizione che si svolgerà tra maggio e giugno 2013”, dice ancora la nostra ospite.
La tournée il violino di George Enescu nei villaggi sarà ripresa anche quest’anno da Gabriel Croitoru e Horia Mihail.
I due hanno avuto il coraggio di andare nelle comunità rurali del Paese, a riscoprire le case della cultura in cui non succedeva altro che qualche discoteca o festa di matrimonio. Si tratta tuttavia di sale da spettacolo, più piccole e o più grandi, ristrutturate con più o meno gusto. E la tournée avviata nel 2012 ha avuto un successo incredibile ed un impatto inaspettato nelle piccole comunità rurali che hanno accolto i musicisti”, spiega ancora Oltea Şerban Pârâu.
Queste tournée riescono veramente a riempire le sale in tutto il Paese. Oltea Şerban Pârâu dice che è molto semplice portare la gente a uno spettacolo di musica classica.
L’idea è di non mettere al centro te stesso, ma di far vedere che desideri comunicare un messaggio al pubblico, e allora il pubblico non ti considera più qualcosa di intoccabile posto su un piedestallo, ma si avvicina, viene in numero sempre più grande e torna sempre con più piacere. Il messaggio è che la musica classica non è così difficile da capire come si pensa, può piacere a chiunque, a prescindere dall’educazione o dall’esperienza. L’importante è trovare quel codice di trasmissione di modo che la gente non si spaventi della musica classica. E’ essenziale avere il coraggio di tentare e se ciò che viene fuori assomiglia a ciò che ti sei immaginato, allora vuol dire che sicuramente andrai avanti”, conclude la musicologa Oltea Şerban Pârâu, capo-redatttrice dell’emittente Radio Romania Culturale e direttrice artistica delle Orchestre e dei Cori di Radio Romania. (trad. Gabriela Petre)