Il Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia
Una delle istituzioni romene che offrono tour virtuali in questo periodo è il Museo Nazionale dell'Unità di Alba Iulia.
Daniel Onea, 23.04.2020, 08:00
La città romena di Alba Iulia è nota ai turisti e agli specialisti soprattutto per l’importanza degli eventi storici che si sono svolti qui. Una delle istituzioni romene che offrono tour virtuali in questo periodo è il Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia. Vi invitiamo anche noi a un tour virtuale per il museo, ma anche per la città di Alba Iulia, accanto al direttore generale dell’instituzione, Gabriel Tiberiu Rustoiu.
Iniziamo il tour con la Fortezza di Alba Iulia, formata di sette bastioni, che vanta tutti gli elementi di architettura militare tipica dell’epoca in cui fu eretta. L’ingresso è rappresentato da sei portoni, la maggioranza decorati con statue e bassorilievi. Gabriel Ristoiu, direttore del Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia, ci parla della ricca storia del posto, che iniziò molto prima dell’epoca medievale.
Nell’epoca romana, in un certo periodo, a seconda della suddivisione amministrativa della Dacia, Apulum, nome antico di Alba Iulia, è stata la capitale della Dacia Romana. Qui si vedono ancora le tracce dell’unica legione romana che permase per tutta la durata del dominio romano in Dacia, la Legio XIII Gemina, che lasciò dietro un castro, sulle rovine del quale fu costruita ulteriormente una fortezza medievale. Sempre qui ci sono due città romane elevate al rango di colonia, caso unico in Romania. A partire dal XIIesimo secolo, Apulum fu la più ricca città della Dacia, perchè qui venivano raccolte le più importanti ricchezze della Dacia per Roma. Del resto, alla metà del III secolo apparve un’iscrizione in cui la città di Apulum venne chiamata Crisopolis – La città d’oro, proprio grazie alla sua ricchezza. Ecco un motivo per cui gli amanti di reperti romani dovrebbero visitare Alba Iulia
Una parte del castro è stata restaurata, continua Gabriel Ristoiu, direttore del Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia. Abbiamo il portone Principalis Dextra, una parte della Via Principalis e di Principia Castrum, restaurata e accessibile a tutti i turisti. Il nostro museo ospita i più importanti reperti romani di Apulum, ma anche della Dacia. Nel Medioevo, per breve tempo, Alba Iulia è stata capitale del voivodato della Transilvania, poi, del Principato della Transilvania. All’interno della Fortezza di Alba Iulia sorge la Chiesa romano-cattolica San Michele, il più rappresentativo monumento di architettura medievale in Transilvania. Qui si possono vedere il più antico elemento scultoreo romanico in Romania e la più antica costruzione rinascimentale in Romania. Praticamente, questa cattedrale è un corso completo di architettura medievale della Transilvania, in quanto illustra tutti gli stili, dal romanico al barocco. Essa custodisce le tombe dei principi della Transilvania, ci ha raccontato Gabriel Ristoiu.
Alba Iulia resta la città del cuore di tutti i romeni, il posto in cui è iniziata la storia moderna della Romania, racconta Gabriel Tiberiu Rustoiu, direttore generale del Museo Nazionale dell’Unità, che ci invita a un breve tour storico che parte dalla Sala dell’Unità. Qui, il 1 dicembre del 1918, i rappresentanti di tutte le località in Transilvania hanno deciso l’unione con la Romania. La Sala dell’Unità è una parte importante del nostro museo. Vi si possono vedere oggetti e reperti che hanno definito l’unità decisa il 1 dicembre del 1918. Oltre alla Sala dell’Unità, c’è un edificio-monumento storico d’importanza nazionale. Si tratta dell’edificio Babilonia, ex caserma dell’esercito austriaco nella fortezza di Alba Iulia, che ospita il Museo di Storia in cui sono esposti reperti risalenti ai periodi storici che vanno all’Antichità fino alla Seconda Guerra Mondiale. Ci sono reperti e oggetti unici in Romania o nel mondo. Oltre a questo edificio, c’è uno spazio dedicato all’arte sacra, Museikon. È un museo unico in Romania sia grazie ai reperti che custodisce, che al modo in cui sono presentati. Abbiamo icone rare e uniche e libri antichi. Solo alcuni esemplari dei libri esposti qui esistono ancora nel mondo. L’edificio in se è anch’esso museo, in quanto si tratta del più antico ospedale militare in Romania, sotto il quale c’è un edificio risalente al periodo del principato. A quell’epoca, Alba Iulia era capitale della Transilvania, e i principi transilvani decidevano la linea politica in questa parte dell’Europa. Ad esempio, un principe della Transilvania, Ștefan Bathory, è giunto anche re di Polonia, ha precisato Gabriel Ristoiu.
Le collezioni del museo contano 200.000 oggetti di patrimonio, e la biblioteca custodisce intorno a 70.000 volumi, racconta Gabriel Ristoiu, direttore del Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia. Inoltre, il museo ospita una serie di mostre che illustrano la storia della Romania tramite reperti archeologici, ma anche mostre temporanee dedicate alla Grande Unità del 1918. Le didascalie sono in romeno e inglese e abbiamo ciceroni che vi possono accompagnare per il museo e la fortezza, che parlano l’inglese e il francese. Abbiamo anche una bacheca di Facebook dove i turisti ci possono assegnare dei voti, che sono ottimi, ci ha raccontato Gabriel Ristoiu.
E siccome in questo periodo non è possibile visitare il museo, lo portiamo nelle vostre case grazie ad un’app di realtà aumentata per il cellulare. Il Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia e l’Università 1 Dicembre di Alba Iulia hanno archiviato sull’app Cultura Transilvanica lavori della galleria del museo, rappresentativi per la cultura della Transilvania. Cultura Transilvanica archivia modelli 3D delle opere d’arte iconiche delle più rappresentative collezioni museali transilvane. Ciascun reperto è accompagnato da una breve descrizione delle sue origini, che vi aiuta a scoprire di più i tesori culturali della Transilvania. Allo stesso tempo, potete consultare anche il Catalogo on line della Biblioteca del Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia. Dalla pagina del Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia potete giungere su quella del progeto ARCHEO 3D, che vi consente di visualizzare molti dei reperti preistorici, dell’epoca dacica, medievale e moderna in 3D, accompagnati da brevi descrizioni.