Tour virtuale per i musei di Sibiu
la città di Sibiu ospita due dei più interessanti musei in Romania: il Museo della Civiltà Transilvana ASTRA e il Museo Brukenthal.
Daniel Onea, 31.03.2020, 20:44
La città di Sibiu ospita due dei più interessanti musei in Romania: il Museo della Civiltà Transilvana ASTRA e il Museo Brukenthal. Anche se momentaneamente chiusi come misura di prevenzione della diffusione del contagio da coronavirus, questi musei sono visitabili on line. Nell’odierna edizione apprenderemo di più sulla loro storia e le mostre ospitate, affinchè, allorquando riapriranno le porte, possiate inserirli nella vostra agenda da viaggio.
Alexandru Sonoc, capo della Sezione Il Museo d’Arte Brukenthal, la nostra guida odierna, ci parola del barone Samuel von Brukenthal, che ha lasciato la sua impronta sulla città di Sibiu. Fu notato come ottimo giurista e diplomatico dall’imperatrice Maria Teresa e ricevette vari incarichi nell’amministrazione centrale di Vienna. Nel 1777 diventò governatore della Transilvania e portò, in questa occasione, le sue collezioni a Sibiu. Nel 1784, esse potevano già essere ammirate da alcuni intenditori e dai visitatori stranieri. Samuel von Brukenthal raccolse queste collezioni probabilmente al fine di aprire un’università protestante, il che non fu possibile nel contesto della politica di controriforma nello stato governato dalla dinastia degli Asburgo. Ma riusci’ a lasciare in eredità le sue collezioni al Ginnasio evangelico di Sibiu, e il museo fu aperto nel 1817 come una specie di museo scolastico, ci ha detto Alexandru Sonoc.
Fu uno dei primi musei pubblici nel mondo dopo il Museo del Louvre e il British Museum, precisa Alexandru Sonoc, capo della Sezione Il Museo d’Arte Brukenthal. Il museo funzionò per molto tempo come museo dei sassoni. Nel 1948, fu nazionalizzato. Nel 1950, i musei Brukenthal e Astra furono accorpati. Poi, fu esteso tramite l’aggiunta di nuove sezioni, come quelle di farmacia e caccia. Attualmente, il museo è amministrato da un consiglio formato al 50% di rappresentanti dello stato e al 50% di rappresentanti della comunità evangelica di Sibiu. È un esperimento unico in Romania. Le collezioni appartenute alla Chiesa evangelica saranno restituite, ma saranno lasciate in commodato d’uso e gestite dal museo, essendo messe a disposizione del pubblico in conformità al testamento del barone che le ha rese accessibile a tutti. Nel contesto dell’Illuminismo, il barone si è reso conto che queste sue collezioni potevano servire allo sviluppo della scienza, della cultura e delle arti in Transilvania e desiderò che esse fossero accessibili ai visitatori in certi giorni della settimana. A tal fine, creò anche una fondazione e costrinse la chiesa e i suoi eredi a renderle accessibili al pubblico, ci ha detto ottor Alexandru Sonoc.
Costruito in stile barocco, tra gli anni 1778 e 1788, il palazzo Brukenthal di Sibiu è stato residenza ufficiale del barone Samuel von Brukenthal. Questo è stato l’unico esponente della comunità sassone transilvana cui sono stati assegnati importanti incarichi pubblici nello stato austriaco. Il periodo passato da Samuel von Brukhental a Vienna coincide con il periodo della costituzione della sua collezione di dipinti, menzionata, nel 1773, nell’Almanach de Vienne, come una delle più pregiate collezioni private nel paesaggio culturale viennese dell’epoca. Attualmente, il Museo Brukenthal sta attraversando un processo di ammodernamento e riorganizzazione. Nel Palazzo siamo già in una fase avanzata di rioriganizzazione delle mostre permanenti, ospitate dal 2015. Si sta preparando inclusivamente una mostra d’atmosfera. Nel periodo 2006-2008, sono uscite dal palazzo opere d’arte moderna che, attualmente, sono custodite dalle sezioni di un edificio separato. E le opere d’arte romena sono custodite dalla Casa Azzurra, l’edificio vicino al Palazzo Brukenthal. Al primo piano, ci sono sale tematiche e con ricostituzioni di spazi abitativi del XVIIIesimo secolo. Sale tematiche ritroviamo anche al secondo piano. È stato riorganizzato anche il settore dei capolavori. Al pianterreno ci sono varie piccole mostre permanenti, come il Lapidario e la Gipsoteca, ha precisato Alexandru Sonoc.
Il Museo Nazionale Brukenthal ha sempre avuto collaborazioni internazionali in Europa e fuori dall’Europa. Inoltre, è invitato a partecipare a varie mostre internazionali. Ha organizzato mostre anche con opere proprie, all’estero e in vari musei romeni. E, sebbene, questi giorni, le porte del museo siano chiuse, si può fare un tour virtuale grazie al progetto Google Arts and Culture.
Continuiamo il tour virtuale con un’altra visita che potete fare da casa, questa volta presso il Museo della Civiltà Transilvana Astra. Il Museo Astra è innanzittutto uno spazio delle esperienze racconta Mirela Iancu, direttrice di marketing culturale dell’istituzione. Noi non offriamo una visita abituale nel mondo rurale romeno, bensi’ occasioni di immersione nel passato. Il museo all’aperto di Dumbrava Sibiului si stende su 132 ettari e vanta oltre 400 costruzioni, che spaziano da mulini e altre installazioni contadine a intere masserie che illustrano un modo di vivere e lavorare che si ha ancora la fortuna di scoprire in certi villaggi romeni, ci ha detto Mirela Iancu.
Mirela Iancu, direttrice di marketing culturale del Museo della Civilità Transilvana, ci parla della sua storia. Il Museo all’aperto è stato fondato negli anni ’60 in base a un ricerca iniziata ben dieci anni prima. È stato fondato dal prestigioso etnografo e museologo Cornel Irimie, il più noto discepolo di Dimitrie Gusti. È stato pensato come museo della tecnica popolare volto a illustrare e valorizzare l’ingegnosità della zona rurale e a salvare il patrimonio preindustriale romeno. Negli anni 50 sono state passate in rassegna oltre 5.000 installazioni tecniche esistenti sul territorio della Romania. Tra queste, una commissione nazionale di etnografi ha selezionato le più interessanti dimostrazioni di ingegnosità tecnica che sono state trasferite nel museo a partire dal 1961, ha raccontato Mirela Iancu.
Sul sito del Museo Astra troverete anche una serie di pubblicazioni digitali, con immagini di una serie di icone dipinte su vetro e in olio. Inoltre, le gallerie foto illustrano la ricca attività del Museo della Civilità Transilvana, nel periodo in cui è aperto al pubblico.