Sguardo sul 2019 turistico
Vi proponiamo uno sguardo sui più interessanti eventi turistici del 2019 in Romania.
Adina Vasile, 27.12.2019, 19:22
Nel 2019, la Provincia di Sibiu, collocata nella Romania centrale, è stata Regione Europea della Gastronomia. Numerose le iniziative in programma per celebrare questo titolo, tra festival gastronomici, percorsi del sapore, sagre e fiere destinate a illustrare il potenziale culinario della provincia. La Provincia di Sibiu è caratterizzata dalla multiculturalità, che ha lasciato la sua impronta anche sulla cucina. Vanta paesini con una lunga tradizione pastorale e casearia. Sibiu ha già una lunga tradizione nell’organizzare eventi gastronomici, tra cui il Festival Astra Multiculturale, ospitato dal Museo ASTRA di Sibiu, il maggiore museo all’aperto in Europa, oppure i gettonatissimi brunch alla transilvana, organizzati da anni nei paesini della provincia dall’Associazione La mia Transilvania. A Marginimea Sibiului, dichiarata Destinazione europea di eccellenza nel 2015, i turisti possono fare tour gastronomici con degustazioni nelle malghe e presso gli agriturismi. L’offerta gastronomica è completata dalla ricchezza paesaggistica e dalle attrattive culturali della provincia e dei dintorni. Tra cui spiccano le chiese fortificate sassoni, alcune nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, come Biertan e Valea Viilor.
A marzo 2019 è partito a Viscri, paesino sassone in Transilvania, nel centro della Romania, un progetto gastronomico di riscoperta delle prelibatezze tipiche che vede come protagoniste le donne chef. Organizzata dal Convivium Slow Food La Contrada di Barsa e dal Convivium Slow Food Viscri, l’iniziativa 2 Women Chef – Due donne chef – ha portato alla ribalta le ricette transilvane con l’aiuto dei prodotti da stagione e dei produttori locali, all’insegna dei principi buono, pulito e giusto del movimento che punta sul rispetto del gusto, della salute, dell’ambiente e dell’economia equosolidale, Slow Food. Il primo evento svolto nell’ambito del progetto Due donne chef e’ stato Dieci tipi di papară, ospitato dal paesino sassone Viscri, che vanta una chiesa fortificata inserita nel patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. La papară e’ la parola usata per la frittata in Transilvania, ma una frittata ricca di ingredienti, tra cui la carne fritta e conservata nell’unto, il burro, le verdure fritte e il formaggio, e che si mangia assieme alla foccaccia o alla polenta. 2 Women Chef – Due donne chef è un progetto itinerante a lungo termine che attraverserà montagne, vallate e colline, alla ricerca dei gusti autentici e dei piccoli produttori che meritano di essere scoperti e promossi. È un progetto che si terrà, a seconda della stagione, all’interno o all’aperto, in tutta Romania.
Il 9 giugno, è stato lanciato il più giovane Convivium Slow Food in Romania – Slow Food Dobrugia – impegnato a valorizzare una delle regioni romene più ricche dal punto di vista culturale ed enogastronomico: la Dobrugia, nel sud-est, tra il Danubio e il Mar Nero, regione in cui ricade il famoso Delta del Danubio, inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Mosaico di etnie, tra romeni, aromeni, turchi, tartari, greci, bulgari, russi di antico rito ortodosso e ucraini o italiani, la Dobrugia è, forse, il paradiso della cucina multiculturale in Romania. Un potenziale che il Convivium Slow Food Dobrugia si propone di sfruttare al massimo puntando non solo sulla biodiversità agroalimentare, ma anche su quella culturale e naturale della regione. Il 12esimo convivium Slow Food nato in Romania, Slow Food Dobrugia mira alla promozione del cibo sostenibile e di qualità, di un modello alimentare rispettoso delle tradizioni artigiane e delle identità culturali capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione. Come anche gli altri convivia romeni diffusi su tutto il territorio nazionale, Slow Food Dobrugia ambisce a valorizzare attraverso i propri progetti il saper fare artigiano, il lavoro dei produttori, trasformatori, agricoltori e allevatori locali. Il più giovane convivium Slow Food romeno è stato lanciato oggi tramite un evento gastronomico nel pittoresco paesino Vişina, del Comune Jurilovca, in provincia di Tulcea.
Dal 16 ottobre del 2019, una nuova eccellenza della tradizione gastronomica romena è stata inserita nella mappa europea dei sapori in seguito all’assegnazione della certificazione comunitaria IGP: si tratta del formaggio telemea di Sibiu, il settimo prodotto gastronomico romeno ad arricchire il patrimonio culinario europeo. Il marchio di qualità europeo non solo protegge la tipicità del formaggio telemea di Sibiu, è anche un riconoscimento della reputazione e della lunga tradizione casearia della regione di Sibiu. Tra i più pregiati formaggi ovini locali, il telemea, che a Sibiu si mangia solo stagionato, e il branza de burduf, prodotto tipico delle malghe di fine estate, stagionato in rami di pino. Il riconoscimento europeo al telemea di Sibiu si deve al percorso intrapreso dall’Associazione dei Produttori di Telemea di Sibiu.
Gli altri prodotti tipici romeni riconosciuti finora e tutelati dall’UE sono la marmellata di prugne di Topoloveni, il Salame di Sibiu, la Carpa testagrossa affumicata della Contrada di Bârsa e il formaggio Telemea de Ibăneşti, l’alosa del Danubio affumicata e le salsicce di Plescoi.
Sempre a ottobre 2019, un altro prodotto tipico romeno aveva ottenuto l’IGP: le salsicce di Plescoi, cui è dedicato un gettonatissimo festival annuale sin dal 2008, nella località Berca, in provincia di Buzau. E prima delle slasicce di Plescoi, l’IGP era andata, a dicembre 2018, all’alosa del Danubio affumicata, una specie di pesce che ha segnato culturalmente, lungo il tempo, la vita delle comunità deltaiche e danubiane romene.