Pasqua in Romania
La Pasqua, celebrata questanno il 28 aprile dagli ortodossi, maggioritari in Romania, è un'occasione per stare insieme, per ritrovarsi in famiglia o con gli amici, all'insegna delle tradizioni e usanze tipiche.
Adina Vasile, 25.04.2019, 17:27
La Pasqua, celebrata quest’anno il 28 aprile dagli ortodossi, maggioritari in Romania, è un’occasione per stare insieme, per ritrovarsi in famiglia o con gli amici, e mangiare insieme piatti tipici come, le uova pasquali dipinte, l’arrosto di agnello, il panettone e la tipica torta pasquale di pasta frolla, farcita con ricotta e uva sultanina o frutta candita, chiamata in romeno pască. La tradizione ortodossa vuole che in Romania, a Pasqua, vengano consumate uova sode colorate o dipinte in casa con diversi colori oppure alle quali vengono appiccicate sagome di carta o foglioline di verdura di solito a forma di croce, prima di essere avvolte nella buccia di cipolla che conferisce al guscio un color marroncino e messe a bollire. Una regione famosa per l’arte della decorazione delle uova pasquali è la Bucovina, nel nord-est del Paese. Qui, i disegni sulle uova – uccelli, animali e simboli e scene bibliche – si realizzano con la cera calda mescolata a colori vegetali.
Se andate a visitare la Bucovina, vi scopriete addirittura una Strada delle uova dipinte, che attraversa località come Brodina de Sus, dove le uova vengono decorate con dei caratteristici motivi su sfondo rosso, Paltinu, le cui uova dipinte tipiche sono contraddistinte dal mix di rosso e arancione, e Ciocanesti, con le uova dallo sfondo cromatico nero su cui prevalgono i motivi rossi e gialli. I colori tipici della Bucovina – marrone, ocra, verde scuro, rosso e nero – li scoprirete a Ciocanesti anche sulle case, decorate con motivi geometrici, floreali e zoomorfi ispirati ai costumi popolari.
Sempre in Bucovina, terra multietnica, in cui convivono romeni, polacchi, russi di antico rito ortosso e aromeni, ciascuna etnia con le proprie tradizioni e usanze, nel periodo delle feste pasquali, potete sentire concerti di canti religiosi e musica sacra suonata con strumenti tradizionali in legno, potete vedere dimostrazioni di decorazione delle uova, potete passare dei bei momenti intorno ai falò e a spettacoli di musica folcloristica, e potete partecipare alle messe nelle chiese nei villaggi o nei monasteri dei dintorni, a pranzi pasquali tipici o al rito religioso del cestino pasquale, e acquistare ricordini o delizie gastronomiche ai tradizionali mercatini di Pasqua, dove potete vedere anche gare di abilità nel decorare le uova tra gli artigiani popolari.
Se le uova pasquali vengono decorate, per tradizione, in casa, nel Giovedi’ Santo, gli artigiani popolari si sono messi al lavoro ancor prima della Festa dell’Annunciazione. Dopo la messa di Pasqua, si va in chiesa con il cestino pasquale per la benedizione delle uova rosse, simbolo del sangue del Redentore, del panettone, della pască e dell’arrosto di agnello, e la benedizione è seguita da una gara dei cestini pasquali. Una gara famosa è quella di Gura Humorului, che si svolge davanti al Museo delle Usanze Popolari della Bucovina. Attesissima a Pasqua la rituale battitura delle uova, cui sono dedicate addirittura gare nei villaggi.
Oltre a ospitare vivissime tradizioni pasquali, la Bucovina, ospita anche le famose chiese ortodosse affrescate all’esterno, siti Unesco, dei monasteri della provincia di Suceava, contraddistinte da colori specifici: Voronet, dall’azzurro, Humor dal rosso, Sucevita dal verde, Moldovita dal giallo dorato, e Arbore, dal mix di ocra e verde marino. Se volete abbinare il turismo religioso a quello culturale, dovreste partire dal capoluogo di provincia Suceava, che ospita una chiesa patrimonio Unesco, continuare verso Gura Humorului, che vanta altre due chiese nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco, Gura Humorului e Sucevita, fermarvi poi a Vama e Ciocanesti, che ospitano ciascuno un Museo delle Uova Dipinte. Dovreste proseguire verso Sucevita e verso Marginea, famoso centro ceramistico, e poi verso il monastero Putna. Una sosta d’obbligo è Dragomirna, con la sua Foresta secolare di faggi. A Falticeni, soprannominata la città dei musei, potete visitare il Museo dell’Acqua, il Museo d’arte Ion Irimescu, la Galleria delle Personalita, la strada Ion Creanga, dove si trovano le case in cui vissero e scrissero diversi letterati romeni. Bucovina è anche terra dei musei etnografici, che scoprirete sia in piccole località, che nelle grandi città. Vanno ricordati il Museo del Villaggio di Suceava, il Museo delle Usanze Popolari di Gura Humorului o il Museo dell’arte degli intarsi in legno di Campulung Moldovenesc.
Un’altra regione con delle vivissime tradizioni pasquali, dove potete andare alla ricerca di itinerari turistici culturali e religiosi nel periodo delle feste in Romania e non solo, è il Maramures, nel nord del Paese, che vanta anch’esso delle bellissime chiese. Si tratta di opere collettive, spesso anonime, con influssi gotici, costruite in legno. 8 sono siti Unesco dal 1999. Il Maramures è noto, del resto, come Contrada del legno, grazie ai suoi tanti piccoli e pittoreschi villaggi, quasi tutti in legno, circondati da montagne. Qui si sviluppò una vera civiltà del legno, grazie al ricco patrimonio forestale della regione, e i suoi abitanti sono noti come veri maestri dell’intarsio del legno. Ne sono prova i bellissimi e monumentali portoni in legno intarsiato e le chiese in legno dagli altissimi campanili, emblematiche per la regione romena. Tra le tappe indimenticabili di un percorso di turismo culturale-religioso in Maramures, la chiesa La nascita della Madonna del paesino Ieud, risalente al 1718, rappresentativa per il cosiddetto gotico del Maramures e soprannominata la cattedrale in legno del Maramures, che custodisce una stupenda collezione di icone su vetro, e la chiesa I Santi Arcangeli del paesino Şurdeşti, del 1766. Fiore all’occhiello della gastronomia tipica del Maramures sono i primi e i secondi a base di funghi. In primavera si può anche andare a funghi, perchè gli agriturismi locali organizzano giornate nella natura, con visite guidate per la raccolta dei funghi nei boschi. E non lasciatevi sfuggire, se giungete in Maramures, terra di secolari attività di pastorizia e allevamento di pecore, il balmoş- la polenta tipica con formaggio di pecora, latte e burro.