Vinarium – 100 vini portabandiera per il Centenario della Grande Unità
Si chiama Vinarium ed è una selezione di vini romeni premium destinata a celebrare attraverso il meglio dell'enologia romena il Centenario della Grande Unità della Romania.
Adina Vasile, 20.11.2018, 17:46
Si chiama Vinarium ed è una selezione di vini romeni premium destinata a celebrare attraverso il meglio dell’enologia romena il Centenario della Grande Unità della Romania del 1918. L’iniziativa di promozione dei vini portabandiera romeni è appartenuta al rappresentante della Romania presso l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, il sommelier e CEO del Concorso Internazionale del Vino di Bucarest, Catalin Paduraru. La selezione è stata realizzata a maggio 2018 in seguito ad una degustazione-valutazione fatta da un pannel di personalità romene da diversi settori, tra cui antropologi, architetti, storici, diplomatici, scrittori, giornalisti, attori e imprenditori. Grazie ad un pannel cosi’ ampio e variegato, coordinato dall’unico Master of Wine oriundo della Romania, Ana Sapungiu, la valutazione ha riunito competenze e angoli di interpretazione diversi. Vinarium non è stata pensata come selezione destinata agli specialisti, bensì al grande pubblico romeno e straniero. Non è stata neanche una selezione gerarchica, bensi’ una che ha proposto vini che spiccano per le loro qualità, di varie annate e cantine, destinati a illustrare la diversità della viticoltura ed enologia romene. Il vino è ricercato, acquistato e apprezzato da tutte le categorie socio-professionali, il vino apre territori di lavoro per tanti settori apparentemente non collegati al vino. Questo è il motivo per cui i migliori da fuori dell’industria del vino sono stati invitati a conoscerlo, mentre il vino è stato invitato, dal canto suo, a conoscere le loro aspettative ed esigenze, grazie alla mediazione di un Master of Wine e di un Degustatore professionale, hanno spiegato i promotori del progetto Vinarium.
Secondo Catalin Paduraru, il vino è un’ingente risorsa per la Romania, motore economico nelle zone rurali grazie all’enoturismo, rivitalizzante delle zone urbane tramite l’industria dell’ospitalità e i grandi eventi per il pubblico ed elemento centrale del brand nazionale, dell’identità della Romania. Vinarium è praticamente un invito alla scoperta e alla celebrazione dei vini romeni più pregiati. Mentre per le cantine è stato un invito ad iscrivere i loro campioni nella corsa alla selezione.
È un progetto che vuole portare alla ribalta uno dei valori della Romania, la viticoltura e il vino. Siamo a 100 anni dalla Grande Unità e a 7 millenni di viticoltura, se pensiamo alla cultura eneolitica Cucuteni e agli inizi della coltivazione della vite su questo territorio. Non si è trattato di un concorso, bensì di una selezione fatta da personalità provenienti da vari settori, di un insieme di sguardi soggettivi sul vino, tra cui lo scrittore e giornalista Alexandru Mironov, lo storico Adrian Cioroianu, lo scrittore e giornalista Cezar Paul Badescu e l’antropologo Vintila Mihailescu. La selezione in base alle qualità organolettiche è stata fatta da me, dal Master of Wine Ana Spaungiu e da altri specialisti, mentre il pannel di personalità ha valutato l’emozione e il messaggio che trasmettono i vini sul mercato, praticamente il loro valore aggiunto. Il vino significa contatto con la cultura di un Paese, è la firma di un popolo. Abbiamo voluto estrarre il vino dalla zona esclusivamente agricola e introdurlo nella zona culturale. Abbiamo cercato di illustrare al pubblico una parte della nostra identità culturale, ha spiegato Catalin Paduraru.
Catalin Paduraru ci ha parlato anche del turismo enogastronomico romeno. La Romania vanta una della più moderne viticolture e tecniche di vinificazione grazie ai fondi europei. E dal punto di vista del paesaggio, delle zone vitivincole, c’è una grande varietà di paesaggi che porta a una grande varietà di vini. La maggior parte delle cantine, oltre ai classici programmi di degustazioni, hanno anche programmi tipo equitazione, tennis, piscina, e puntano sul turismo di famiglia, hanno allestito piste ciclistiche. C’è stata una rivoluzione culturale da questo punto di vista. Tutte le cantine sono ben regolamentate e adoperano tecnologie moderne. La maggiore regione viticola in Romania è la Moldova, cui dobbiamo il 50% della produzione vitivinicola nazionale. Di questa regione fa parte la zona Vrancea, nota come epicentro della viticoltura romena, che vanta una moltitudine di nuove cantine. Come anche le altre zone vitinicole che, purtroppo, non sono sufficientemente note. Va ricordato che Vinarium ha incluso anche 11 vini della confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona). Facciamo parte dello stesso spazio identitario e culturale e la vite non ha tenuto mai conto di un confine amminstrativo. Perciò ci è sembrato adatto inserire anche i vini moldavi.
Adesso siamo nella fase di divulgazione della lista con i 100 vini inclusi nella selezione Vinarium e di proposta per la degustazione al pubblico nell’ambito di vari eventi.
La divulgazione della lista di 100 vini romeni è stata fatta in un primo momento tramite una replica che noi abbiamo dato ad una delle più prestigiose riviste dedicate al vino nel mondo, Wine Spectator. Si tratta di una nostra rivista che abbiamo chiamato Wine Special Actor, con una tiratura dei 30 mila esemplari, distribuiti a tutti i partecipanti all’edizione di quest’autunno di uno dei più prestigiosi eventi enogastronimci in Romania, Wine and Street Food Festival di Bucarest, e a 10 mila passanti nel giorno del festival. In programma anche tanti eventi in varie città romene per la presentazione di Vinarium, punto di partenza per chi vuole conoscere il mondo del vino e che ha bisogno di punti di riferimento. La selezione Vinarium è disponibile sul sito del Concorso Internzionale dei Vini di Bucarest. Un’altra iniziativa è quella di offrire, alla fine di quest’anno, ad un’ong che si occupa dei malati terminali bottiglie di vino di questa selezione per un’asta per la raccolta di fondi. Ed entro la fine dell’anno speriamo di avere una piattaforma bilingue romeno-inglese su cui caricare tutti gli eventi dedicati al vino in Romania per offrire la possibilità al pubblico, grazie ad una mappa interattiva, di scoprire con un semplice clic gli eventi in programma nella zona che vuole visitare. Sono iniziative che dimostrano che il mercato del vino romeno sta maturando anche tramite l’edutainment, il cosiddetto intrattenimento educativo, ha detto Catalin Paduraru a RRI.