I più interessanti eventi turistici del 2016 in Romania
Vi invitiamo ad una carrellata dei più interessanti eventi turistici del 2016 in Romania.
Adina Vasile, 06.01.2017, 19:37
Nel 2016, Timişoara (città nell’ovest del Paese) è stata
designata Capitale Europea della Cultura nel 2021. È per la
seconda volta che una città romena si aggiudica il titolo di Capitale Europea
della Cultura, dopo Sibiu-capitale europea della cultura nel 2007.
Abbiamo una
storia da raccontare – quella di una città cosmopolita, di una città che ha
resistito e poi si è reinventata, ai confini dell’Europa Centrale e
sud-orientale. A volte, i grandi cambiamenti cominciano dietro l’angolo. Nel
1884, Timişoara è stata la prima città dell’Europa continentale dotata di
illuminazione elettrica stradale. Nel 1989, la scintilla della rivoluzione
contro il regime comunista di Ceauşescu si è accesa sulle strade di Timişoara.
Partendo dalla forte metafora della luce desideriamo esportare i valori in cui
crediamo in altre città dell’Europa, per stimolare un atteggiamento aperto,
visionario, tra i cittadini. Lo slogan della campagna è l’essenza del nostro
messaggio: illumina la città tramite te stesso!, scriveva per l’occasione
l’equipe dell’Associazione Timisoara Capitale Europea della Cultura 20121.
Testimonianza di un tempo in cui le costruzioni in legno
si facevano con la tecnica tradizionale, dell’incastro senza chiodi, le chiese
in legno della Romania, questa volta quelle meno conosciute al grande pubblico,
sono state protagoniste, nel 2016, di un documentario di eccezione, con la
regia del romeno Kiki Vasilescu e prodotto da Cristina Iordache. Chiamato
Chiese in legno della Romania, il documentario presenta la storia
dei luoghi di culto risalenti ai secoli XVIII-XIXesimo e delle tecniche
costruttive degli edifici in legno quasi dimenticate oggi, ma anche le comunità
in cui essi continuano a svolgere la loro funzione. L’ambizione dei produttori
è di mettere sulla mappa turistica del Paese questi edifici unici dal punto di
vista architettonico e storico. Il documentario e’ stato presentato, l’anno
scorso, in vari Paesi, tra cui l’Italia. È contraddistinto dall’uso delle
riprese aeree con droni, da oltre 500 metri di altezza. Per la colonna sonora,
firmata dall’americano Brian Katona e dall’italiano Pasquale Mollo., è stato
scelto il fusion, che abbina il jazz alle musiche tradizionali religiose
romene, rendendo più dinamica l’atmosfera.
Sempre nel 2016, la Provincia di Sibiu,
sita in Transilvania, nel centro della Romania, è stata designata Regione
Europea della Gastronomia nel 2019, titolo che condividerà con la regione
l’Egeo Meridionale della Grecia. Nel 2019, i due territori saranno i primattori
di quest’iniziativa che intende promuovere le aree nel loro insieme, puntando
sul connubio tradizione enogastronomica locale e patrimonio artistico e
naturalistico.
Nei prossimi tre anni, le autorità si
sono impegnate ad investire oltre 8,5 milioni di euro nel Programma
Sibiu-Regione Gastronomica Europea 2019. Terra multiculturale, ricca di
tradizioni, chiese fortificate sassoni, miniere di sale, pastori e formaggi e
paesaggi mozzafiato, la Provincia di Sibiu., ospita per tutta la durata
dell’anno vari festival e manifestazioni di cultura gastronomica, una prova del
fatto che la gastronomia è un punto di forza della zona.
La Mocăniţa di Vişeu de
Sus, trenino d’epoca che circola su una ferrovia a scartamento ridotto, è
stata premiata come destinazione di eccellenza nel 2016 alla Gala del Turismo
Romeno. La ferrovia della mocăniţa è l’ultima ferrovia forestale su cui circola
un trenino a vapore in Europa. Essa porta i turisti alla scoperta di un
paesaggio unico per la sua bellezza lungo la Valle del torrente Vaser, in
Maramureş. Nel 2016, la mocăniţa della Valle del Vaser è stata una delle
maggiori attrattive turistiche in Romania, su essa viaggiando 40.000 turisti.
All’edizione d’autunno della Fiera del
Turismo della Romania, la zona Contrada dell’Haţeg-Retezat ha ricevuto da parte
dell’Autorità Nazionale per il Turismo il riconoscimento di destinazione
ecoturistica, accanto alla Contrada dell’Uro-Vânători Neamţ. Questo nuovo
riconoscimento alla Contrada dell’Haţeg arriva ad un anno dall’adozione della
decisione dell’Unesco di creare il Programma Internazionale Geoscienze e
Geoparchi. L’area Contrada dell’Haţeg-Retezat è l’unica in Romania ad ospitare
due siti d’importanza internazionale, riconosciuti e promossi dall’UNESCO (il
Geoparco dei Dinosauri-Contrada dell’Haţeg e la Riserva della Biosfera
Retezat).
Lo scorso 1 dicembre, in coincidenza
con la Festa Nazionale della Romania, la tecnica
tradizionale degli arazzi tessuti al telaio, chiamati scoarţe,
tipica della Romania e della confinante Moldova (repubblica ex sovietica,
a maggioranza romenofona) è stata introdotta nella lista del Patrimonio
Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco. Questi arazzi, fatti nelle
comunità di artigiani e ritenuti attualmente opere d’arte, sono adoperati per
decorare le pareti interne delle case, ma anche durante certe cerimonie,come quelle funebri, o come parte del
baule della dote. Le scoarţe tipiche romene sono contraddistinte dalla
varietà e vivacità dei colori e dalla presenza di motivi geometrici, vegetali,
figurali (animali e persone, spesso donne che ballano il girotondo) e di motivi
simbolici, come l’albero della vita.