Alla scoperta di Bistriţa
Questa volta, vi invitiamo nella parte nord della Romania, per visitare una provincia con un alto potenziale turistico, ricca di attrattive culturali, storiche e naturali.
Daniel Onea, 21.04.2016, 16:59
Questa volta, vi invitiamo nella parte nord della Romania, per visitare una provincia con un alto potenziale turistico, ricca di attrattive culturali, storiche e naturali.
Ovidiu Teodor Creţu, sindaco della città di Bistriţa, ci fa una breve presentazione storica della città.
“Bistrita è stata fondata dai coloni sassoni nei secoli XI-XII.In base alle testimonianze linguistiche, si dice che siano venuti dalla zona del Lussemburgo, ma le cose non sono molto chiare. Certo è che nel 1241 un documento trovato presso un monastero di Lussemburgo attestava che la città di Nosa, come si chiamava Bistriţa a quellepoca, è stata invasa dai tartari, qui morendo 6000 persone, una cifra impressionante per quellanno. È la prima attestazione nei documenti della città di Bistrita. Qui nacque una comunità sassone, si sviluppò e cosi si svilupparono anche le arti e attività artigianali. Lo sviluppo della città fu influito anche dal fatto che gli abitanti seppero orientarsi dal punto di vista storico. Nel 1330, il re magiaro Lodovico il Grande combattè battaglie in questa zona contro i nobili magiari. I sassoni di Bistrita si schierarono dalla parte dellimperatore, il quale, dopo aver sconfitto i nobili, in compenso concesse a Bistrita il titolo di libera città reale, il diritto diorganizzare una grande fiera come quella di Budapest e di avere un sigillo e il proprio consiglio di giudizio”, ha raccontatoOvidiu Teodor Creţu.
Il centro storico della città ricorda del suo ricco passato. Il più vecchio monumento storico della città è lex chiesa delle minoranze, attualmente chiesa ortodossa, eretta tra il 1270 – 1280. La Chiesa Evangelica, che sorge nel centro, è diventata simbolo di Bistrita. La città vanta una ricca vita culturale, come racconta il manager del Centro Provinciale per la Cultura Bistriţa-Năsăud, Gavril Ţărmure.
“Il centro provinciale per la cultura svolge la sua attività in due direzioni: cultura tradizionale, cultura rurale, in generale, e cultura urbana. Abbiamo un servizio specializzato di ricerca, promozione e conservazione della cultura tradizionale. Abbiamo una stagione di musica da camera molto densa, un programma espositivo nella più importante galleria darte della città, eventi letterari, organizziamo festival di ampia portata. Nellambito della stagione musicale permanente, accanto a ciò che propone la Fondazione La Società di Concerti, che noi abbiamo fondato a Bistrita 20 anni fa, il Centro Provinciale per la Cultura organizza intorno a 60 concerti di musica da camera e più di 15 concerti sinfonici allanno”, ha precisato Gavril Ţărmure.
Una delle destinazionipredilette dei turisti è “Il mare in montagna”, è cosi che chiamano gli abitanti Colibiţa, paesino appartato di montagna, sulle sponde di un grande lago, dove la gente vive tranquilla, occupandosi dellallevamento del bestiame e di agricoltura. Qui abbiamo parlato con Vasile Coruţiu, il proprietario dellagriturismo Fishermans Resort.
“Siamo alle falde dei Monti Călimani, 40 km da Bistriţa, a 17 km dal Passo Tihuţa, noto per la leggenda di Dracula, in una depressione stupenda, che vanta laria più pulita nellintero Paese e la maggiore concentrazione di ozono. Qui abbiamo anche mare, anche montagna, perciò il nostro slogan è “Il mare in montagna”. Abbiamo 80 posti letto, ristorante con 250 posti, cantina, un piccolo centro SPA, per il relax e il recupero, una piccola sala da fitness. Abbiamo terreni da sport, imbarcazioni per passeggiate sullacqua. Organizziamo sessioni di pesca, tragitti off road, pecorsi montanti guidati, verso la cima Călimani, a 18 km da noi, alta 2000 metri. Presto porteremo anche cavalli, per fare equitazione e gite in carrozza e in slitta dinverno”, ha raccontato a RRI Vasile Coruţiu.
Il presidente del Consiglio Provinciale Bistriţa Năsăud, Emil Radu Moldovan, racconta che la provincia di Bistriţa-Năsăud ha paesaggi mozzafiato e gente molto industriosa.
“È una provincia di media grandezza, con circa 330.000 abitanti, 62 unità amministrative-territoriali, un capoluogo, tre città e 58 comuni. Abbiamo luoghi stupendi: due parchi nazionali, il Parco Nazionale i Monti Rodna e il Parco Nazionale i Monti Călimani, con laria più ricca di ozono in Europa, nella zona del lago Colibita, il leggendario castello Dracula e la zona in cui Bram Stoker è andato prima di scrivere il suo romanzo, dal quale è tratto anche il film con la regia di Francis Ford Coppola. Più lontano, sulla Valle del Fiume Someş, si trova la stazione Sângeorz-Băi, con acque minerali con proprietà curative, con cui vengono trattate molte malattie interne, dello stomaco, del fegato, della milza e varie malattie gastriche. Salendo, arriviamo nel Parco Nazionale I Monti Rodna”, racconta Emil Radu Moldovan.
E, se vi piacciono le leggende, le sensazioni forti, non dovrete lasciarvi sfuggire una visita allAlbergo-Castello Dracula. Ana Maria Muscar, direttrice dellalbergo, afferma che lalbergo ambisce ad offrire unimmersione nellatmosfera del celebre romanzo di Bram Stoker.
“È una costruzione imponente, con mura merlettate, molti elementi naturali, un design interno molto attraente, molto rosso, molto nero, decorazioni con draghi. Abbiamo due luoghi di grande interesse nel nostro castello. Uno è la cripta del conte Dracula, e laltro, costruito di recente, è il tunnel del conte Dracula. Questo è un tragitto più lungo, di alcune decine di metri, che sbocca nella cripta del conte. Dallatmosfera semibuia, fino alla musica molto grave e ai nostri programmi, che non divulgheremo adesso, devono restare una sorpresa, creiamo uneperienza complessa per gli amanti di sensazioni forti. Organizziamo inoltre feste a tema per Haloween, come Il Ballo delle Streghe al Castello. Sono eventi di ampia portata, spettacoli di teatro, spettacoli di giullari con fuoco. A questi eventi organizziamo fuochi purificatori fuori, torce svedesi, e il conte chiama i turisti a visitare le catacombe dellalbergo. Tutto culmina con il Ballo del conte Dracula, che dura fino allalba”, ha raccontato a RRI Ana Maria Muscar. (traduzione di Adina Vasile)