Il complesso di mulini di Rudăria, un viaggio tra macine e tradizione
Testimonianza della tecnologia contadina nella regione storica del Banato, i mulini sulla valle del fiume Rudărica, nella provincia di Caraş-Severin (sud-ovest della Romania), rappresentano il maggiore complesso di mulini ad acqua nel sud dellEuropa.
Adina Vasile, 02.04.2015, 19:14
Testimonianza della tecnologia contadina nella regione storica del Banato, i mulini sulla valle del fiume Rudărica, nella Contrada dell’Almăj, del distretto di Caraş-Severin (sud-ovest della Romania), rappresentano il maggiore complesso di mulini ad acqua nel sud dell’Europa. In una gita sulla valle del fiume, oltre al rumore delle spettacolari cascate, scoprirete quello tipico dei mulini ad acqua. I 22 mulini che sorgono ancora lungo le gole del fiume Rudărica, dentro e fuori dal villaggio Eftimie Murgu, noto nel passato come “Rudăria”, si ritrovano nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Nonostante il progresso tecnologico, la macina dei cereali al mulino è una tradizione ancora viva sulla valle del fiume Rudărica.
“Quello di Rudăria è un complesso di mulini del tutto speciale in Romania e forse nel mondo. Nella provincia di Caraş-Severin erano tanti i simili complessi nel passato. Per tradizione, più contadini erano comproprietari di un mulino e ciascun paesino poteva avere anche 30 mulini con una simile gestione. Qualsiasi turista che giunge nella contea di Caraş-Severin sarà incantato dalla bellezza delle gole del fiume Rudărica, molto scoscese, ideali per il collocamento dei mulini, e delle foreste e montagne, di cui due soprannominate Adamo ed Eva in quanto si assomigliano ai volti umani. Nel 2002, grazie ad un progetto europeo cui ha partecipato anche il Museo Astra, sono stati ristrutturati i 22 mulini di Rudăria, dove si possono scoprire alcune tra le più interessanti modalità di portare l’acqua al mulino, attraverso, ad esempio, tunnel scavati nella montagna. A Rudăria si può vedere, tra l’altro, un mulino dove l’acqua scorre al contrario, contro la corrente del fiume. Il turista può avere la fortuna di giungere sul posto quando i contadini stanno macinando e vedere dal vivo l’intero processo di macinazione”, ha raccontato a RRI Florin Streza, museografo presso il Museo della Civiltà Popolare Tradizionale ”Astra” di Dumbrava Sibiului, che nel 2002 ha partecipato ad un progetto di restauro con fondi europei del complesso di mulini ad acqua di Rudăria.
Nella zona di Rudăria, il turista è sempre accolto con la gustosissima polenta preparata con il mais macinato ai mulini del villaggio, accanto alle salsicce caserecce e alla grappa tipica del Banato montano. Molti dei mulini di Rudăria sono avvolti nella leggenda. Qui si dice si trovino il mulino che rende giovani, il mulino con poteri curativi oppure quello che scaccia il malocchio o dell’amore felice, in quanto luogo di ritrovo dei fidanzati. Ciascuno di questi mulini ha un suo nome. Il complesso riveste un ruolo speciale nel patrimonio etnologico locale, come racconta il museografo Florin Streza.
“Andare a Rudăria vuole dire fare un’immersione in un universo del tutto particolare. La maggior parte dei 22 mulini funzionano ancora e la farina macinata li’ è alla base di moltissimi dei prodotti caserecci locali. Questi mulini sono anche luogo di ritrovo per i contadini, il mulino ha anche un’utilità sociale, ci si va per discutere vari problemi, per raccontare storie, ci si conosce e ci si fa amicizia. All’inizio, il mulino era proprietà di 16-20 famiglie che avevano contribuito alla sua costruzione. In base ad un’intesa verbale, ciacuna famiglia aveva il diritto ad un certo numero di ore per la macina dei cereali, che poteva essere ereditato e persino venduto. I mulini sono intitolati al costruttore, al luogo dove sono collocati o alla famiglia più importante che partecipò alla sua costruzione. Un giorno al mese è riservato alla manutenzione del mulino e ciascuna famiglia comproprietaria doveva inviare un suo membro ad occuparsene, rischiando altrimenti di perdere tale diritto. A Rudăria sorge un mulino sprannominato il Mulino ostinato perchè la sua ruota gira in senso antiorario e la leggenda dice che se uno ci passa la notte mentre la ruota del mulino gira a vuoto, al mattino ci si sveglia ringiovaniti, perchè il tempo è stato macinato all’indietro. Il mulino e il tempo concesso a ciascuna famiglia comproprietaria erano talmente importanti che facevano parte dell’eredità lasciata per testamento o della dote della sposa essendo menzionati in documenti autenticati per firma del sindaco o del notaio”.
Gran parte dei mulini ad acqua di Rudăria risalgono alla metà del 19esimo secolo e sono azionati da un sistema orizzontale della ruota, funzionando in base ad un sistema idraulico con pale simile alla turbina Kaplan. Un canale di scolo raccoglie l’acqua del fiume portandola verso la ruotta metallica orizzontale, con piccole pale, fissata su una lungo braccio che solleva o abbassa il sistema idraulico esterno.
Se giungete nella zona e siete appassionati di natura e paesaggi carsici, vi raccomandiamo anche una visita nel Parco Nazionale intitolato alle Gole di Nera, lunghe 20 chilometri, parco che ospita le cascate di Beuşniţa e la Grotta Comarnic, una delle più lunghe del Banato e della Romania. Tutti questi fenomeni carsici si devono alla presenza del tufo calcareo, roccia magmatica che permise la formazione di cascate spettacolari, piccoli pozzi d’acqua e mini-dighe in quest’area. La Grotta Comarnic vanta sale monumentali e formazioni stalagmitiche di grandi dimensioni dai nomi molto suggestivi: le mura cinesi, la sala di cristallo, il cocodrillo, il camello, i funghi. Il Parco della Gole di Nera, nei Monti di Anina, è circondato da moltissimi villaggi dove potete fare un tufo nella civiltà rurale genuina. Ci sono anche delle belle stazioni montane come Semenic e Poiana Mărului, e termali, come i Bagni di Ercole.