Iasi, candidata a “Capitale Europea della Cultura 2021”
Capoluogo dell'omonima provincia nel nord-est della Romania, Iasi è la terza più grande città del Paese. Collocata, come Roma, su sette colli, Iasi è una delle candidate romene al titolo di Capitale Europea della Cultura 2021.
Adina Vasile, 02.04.2015, 17:50
Capoluogo dellomonima provincia nel nord-est della Romania, Iasi è la terza più grande città del Paese. Fu capitale della provincia storica romena Moldavia per tre secoli, ma anche capitale della Romania dal 1916 al 1918. Collocata, come Roma, su sette colli, Iasi è una delle candidate romene al titolo di capitale europea della cultura per il 2021. La sua candidatura è promossa dalla Fondazione “Iasi – capitale europea della cultura 2021”. Sorin Nicoleanu, membro della fondazione, ha raccontato a RRI quali i progetti in cantiere e quali i pregi che raccomandano la città per il prestigioso titolo europeo. “La fondazione è stata creata dal Comune di Iasi per gestire la candidatura della città al titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2021, anno in cui saranno una città della Romania e una della Grecia a condividere il titolo. I pregi di Iasi, che speriamo le portino il titolo nel 2021, sono la sua ricca storia e la sua ricca vita culturale. Iasi è anche una dinamica città universitaria, con oltre 60 mila studenti che ci studiano ogni anno. In vista della candidatura al titolo, la nostra fondazione ha fatto con il sostegno del Comune lavori di miglioramento dell’infrastruttura di trasporto locale. Perchè il titolo significa non solo una ricca vita culturale, ma anche la possibilità di accesso ai prodotti culturali. Un progetto importante è l’ammodernamento del Palazzo della Cultura. Allo stesso tempo, sono in programma eventi culturali sviluppati con fondi europei, com quello di promozione della cultura delle minoranze che culminerà con un festival delle minoranze a settembre”.
Un momento speciale per visitare Iasi è quello in cui si svolge la Fiera della ceramica popolare “Cucuteni 5000”, ospitata dal Parco Copou, di solito, nell’ultimo weekend di giugno, quando i tigli sono in fiore creando un’atmosfera speciale. Considerata la prima grande civiltà dEuropa, quella di Cucuteni-Trypillya è emersa e si è sviluppata nelle regioni che oggi fanno parte di Romania, Ucraina e Moldova. Il nome è stato scelto dagli archeologi in base a quello dei villaggi Cucuteni in Romania, vicino a Iassi, e Trypillya in Ucraina, vicino a Kiev, dove, alla fine del XIX secolo sono state rinvenute per la prima volta ceramiche dipinte e statuette di terracotta. Meta anche di turismo religioso, Iassi vanta moltissime chiese e monasteri, tra cui la chiesa San Nicola, risalente al 1495, la Chiesa Armena, risalente al 1395, il Monastero Tre Gerarchi, un gioiello architettonico e la Cattedrale Metropolitana.
Sorin Nicoleanu ci racconta quali sono i principali eventi che rendono Iasi una città della cultura. “Ad ottobre si svolgono le Giornate di Iasi, segnate dal pellegrinaggio a Santa Parascheva, santa patrona dei cristiani della Moldavia, cui partecipano 1-2 milioni di fedeli ogni anno. In occasione delle Giornate della Città, migliaia di persone vengono in pellegrinaggio a Iasi per rendere omaggio alle reliquie della santa che viene festeggiata quel mese. Iasi vanta oltre 100 chiese, che sono al centro delle offerte di turismo ecumenico nella zona. Nei mesi di maggio-giugno ospita una Festival Internazionale dell’Educazione, giunto nel 2015 alla terza edizione,c he offre 10 giorni di eventi culturali ad ingresso gratuito. In concomitanza si svolge il Festival Perform, di teatro sperimentale. Poi, c’è il Galà dell’Opera, organizzato dall’Opera Nazionale di Iasi, che premia i migliori spettacoli nel Paese, una specie di Oscar dell’opera romeno. Tutti questi festival godono sempre della partecipazione di ospiti stranieri dall’intero mondo. Poi, ospita il Festival Internazionale di Letteratura e Traduzione, considerato sin dalla prima edizione il più importante simile festival nell’Europa Orientale. Un evento speciale è la Fiera Internazionale di Ceramica Cucuteni 5000, nome della località dove fu rinvenuto il maggiore numero di reperti specifici di questa cultura neolitica, che riunisce artigiani da tutta Romania. Altri festival ospitati dalla nostra città sono il Festival Internazionale di Folclore Catalina, il Festival Internazionale di Teatro e Il Festival Rockfest organizzato dalla Casa di Cultura degli Studenti. Dal 27 al 29 marzo, a Iasi si svolge un evento dedicato all’arte tipica pasquale delle uova dipinte, giunto alla 15esima edizione, cui partecipano gli artigiani della Bucovina, zona portabandiera di quest’arte. L’evento è ospitato dal percorso pedonale Stefano il Grande, che parte dalla Chiesa Metropolitana e va fino al Pallazo della Cultura e che è palcoscenico, ogni finesettimana, si varie mostre-vendita di artigianato e non solo”.
Il Palazzo della Cultura di Iasi, che ha 298 stanze, è un edificio emblematico della città moldava, eretto tra il 1906 e il 1925, in stile neogotico, sul posto dell’ex Corte Regia della Moldova. Fu inaugurato nel 1926 da Re Ferdinando di Hohenzollern, il secondo re della Romania moderna. È l’opera più importante dell’architetto romeno I. D. Berindey, formatosi a Parigi. Uno degli elementi che lo contraddistinguono è l’orologio a tre quadranti della torre. L’edificio fu dotato con facilità ultramoderne per l’epoca della sua costruzione, come illuminazione elettrica, riscaldamento, un sistema di ventilazione e termostati. È un edificio simbolo per la città, dal grande valore culturale grazie ai musei ospitati.
“Il Palazzo della Cultura, monumento unico in Moldavia, è ancora in via di consolidamento con l’aiuto dei fondi europei. Entro il 2020 al più tardi il restauro sarà ultimato, quindi giusto in tempo per la candidatura della città al titolo. Inizialmente ha ospitato il Palazzo della Giustizia ed oggi ospita alcune tra le più importanti istituzioni culturali della città, il complesso Museale Nazionale “Moldova”, che include il Museo di Storia della Moldova, Il Museo di Etnografia della Moldova, il Museo d’Arte, il Museo della Scienza e della Tecnica, il Centro di Conservazione e Restauro del Patrimonio Culturale e la Biblioteca provinciale. Sarebbe il fiore all’occhiello di Iasi — capitale europea della cultura”, ha raccontato a RRI Sorin Nicoleanu.
Un’altra prestigiosa istituzione culturale di Iasi e l’Opera, ma non è l’unica. “L’Opera Nazionale di Iassi è un’altra istituzione emblematica della città impegnata in un intenso programma di divulgazione e promozione degli spettacoli operistici all’aperto. Nell’ambito dell’edizione 2014 del Festival Internazionale dell’Educazione, l’Opera ha organizzato, ad esempio, il primo spettacolo di balletto all’aperto, una prima assoluta. Anche la stagione operistica è stata aperta da spettacoli all’aperto. Iasi ha anche una prestigiosa Filarmonica che organizza anch’essa concerti all’aperto, ma anche un teatro nazionale e tanti teatri sperimentali ed una tra le più importanti università d’arti dello spettacolo. Ci sono tante anche le compagnie teatrali private a Iasi”, ha raccontato Sorin Nicoleanu.
Una sosta d’obbligo del turista che va a Iasi è il quartiere Copou, con i suoi ristorantini con menù tipici romeni o internazionali. Per un tufo nella gastronomia moldava vi racomandiamo anche le stradine dietro l’Università di Medicina, dove sorgono vecchie ville dei boiardi, alcune adibite a ristoranti. Qui potete assaggiare la minestra tipica moldava, lo spezzatino alla moldava e gli sformati tipici chiamati “poale-n brau”.
Altre soste impredibili per gli amanti del turismo culturale a Iasi sono il Museo dell’Unità, che illustra la storia dell’unità di tutte le province storiche romene, il primo Museo della Letteratura in Romania, il primo Teatro Nazionale aperto nel Paese. A Iasi fu fondato il primo teatro ebraico nel mondo. Sempre a Iasi fu aperta la prima università moderna in Romania, “l’Università Alexandru Ioan Cuza”, attualmente una delle più prestigiose del Paese, che nel 2015 celebra i suoi 155 anni, occasione in cui è stata insignita dalla Casa Reale di Romania dell’onorificenza “Nihil Sine Deo”.
Le altre città romene a contendersi il titolo di capitale europea della cutlura per il 2021 sono Alba Iulia, Arad, Brăila, Braşov, Cluj-Napoca, Craiova, Galaţi, Sfântu Gheorghe, Timişoara e la capitale Bucarest.