Prejmer, destinazione a tre stelle nella Guida Verde Michelin
Il paesino Prejmer è una delle 17 destinazioni turistiche romene che vantano tre “stelle Michelin nella Guida Verde del prestigioso editore dedicata alla Romania, valutazione massima che la raccomanda come “località turistica assolutamente da visitare.
Adina Vasile, 14.05.2014, 20:19
Sono 17 le destinazioni turistiche romene che vantano tre “stelle Michelin” nella Guida Verde del prestigioso editore dedicata alla Romania, valutazione massima che le raccomanda come “località turistiche assolutamente da visitare”. Le Guide Verdi Michelin presentano le più importanti destinazioni turistiche del mondo, essendo guide ideali per chi vuole visitare un paese e conoscere la sua anima, storia e cultura. Le stelle sono concesse in base a criteri come la prima impressione del turista, la fama della località, il suo patrimonio culturale, il comfort offerto ai visitatori, la sua autenticità e il suo fascino. Tra le mete di vacanze tristellate il paesino sassone Prejmer con la sua chiesa fortificata, nella provincia di Brasov, della regione storica Transilvania, nel centro della Romania. Prejmer è famoso per il suo edificio-emblema, la chiesa fortificata sassone.
Le chiese fortificate della Transilvania, nella lista del patrimonio culturale mondiale dell’Unesco, rappresentano la più importante testimonianza della civiltà sassone nel nostro Paese. I paesini in cui sorgono queste chiese furono insediati nei primi secoli del secondo millennio da coloni sassoni. I loro abitanti, dovendo far fronte a invasioni turche e tartare e guerre, rinforzarono il centro del paesino, dove sorgeva anche la chiesa, con mura di difesa e torri di avvistamento. La chiesa di Prejmer, eretta nel XIIesimo secolo in stile gotico, portato dai monaci cistercensi, è la maggiore e la meglio conservata chiesa fortificata medievale nell’Europa Orientale. Vanta un pregiatissimo altare gotico risalente al 15esimo secolo, uno dei più antichi in Romania e ospita ogni anno concerti di musica classica grazie alla sua ottima acustica.
Prejmer era, per la sua posizione, la prima delle località per cui passavano i turchi durante le invasioni, perciò la chiesa, che sorge nel centro del paesino, fu rinforzata con sistemi di difesa, circondati da un fossato per impedire agli assalitori di avvicinarsi. La fortezza intorno alla chiesa, di forma circolare, aveva delle mura grosse 3-4 metri e alte 12, bastioni, portoni di ferro e ponti levatoi. Si dice che sia stata attaccata per ben 50 volte senza essere mai conquistata. Durante gli assedi, gli abitanti si rifugivano in 272 stanze collocate in modo simmetrico su 4 piani. Il numero della stanza coincideva con il numero della casa dellla rispettiva famiglia nel paesino e ciascuna stanza era ereditata di generazione in generazione. In tempi di pace, le stanze erano adoperate per depositare scorte. La fortezza di Prejmer ospita anche un museo etnografico sassone che custodisce oggetti di culto, arredi dipinti e ceramiche tipiche.
“La chiesa di Prejmer, assieme a quella di Feldioara, fece parte di un serie di chiese sassoni fortificate molto importanti in Transilvania. Offriva rifugio all’intero villaggio in tempi di lunghi assedi. Merita assolutamente visitata, non solo perchè tristellata nella Guida Verde Michelin e inclusa nella lista del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1999, ma anche in quanto una delle meglio conservate vecchie chiese in Romania. Grazie al suo organo di grandi dimensioni è inclusa in una tourneè estiva di concerti di organo per la provincia di Brasov. A Prejmer si svolgono ogni anno vari eventi che sono una forte attrattiva turistica, tra cui la Sagra delle crepes, che rievoca una vecchia usanza sassone e che da 7 anni attira un numero sempre maggiore di visitatori dal Paese e dall’estero. A Vama Buzaului, vicino a Prejmer, potete visitare una delle riserve di bisonti europei in Romania”, ha raccontato a RRI Adrian Văluşescu, direttore del Centro per la Conservazione e la Promozione della Cultura Tradizionale di Brasov.
“Gli agriturismi della zona offrono, tra l’altro, lezioni di equitazione, degustazioni in allevamenti di trote e passeggiate con carrozze trainate da cavalli, oltre a menù con prelibatissime pietanze tradizionali romene e sassoni. Questo fine settimana, il vicino paesino Cristian ospita per la prima volta una festa primaverile alla tedesca, il Fruhlingsfest, organizzata da chi cura anche l’Oktoberfest nel capoluogo di provincia Brasov, dove potete ascoltare tanta musica. Un ottimo periodo dell’anno per visitare Prejmer è il mese di giugno, quando il paesino festeggia la sua Giornata, il 29, in coincidenza con la Festa di San Pietro e Paolo, santi patroni della chiesa fortificata. Sempre in estate, si celebrano le Giornate di Prejmer che offrono un’immersione nella musica folcloristica tipica della provincia di Brasov, grazie ai cantanti e gruppi che vi partecipano ogni anno”, ha raccontato ancora Adrian Văluşescu.
In autunno, Prejmer festeggia anche la Giornata del Raccolto, un’ottima occasione per assaggiare i più prelibati prodotti locali. Ma l’evento-clou di Prejmer è da anni la Sagra delle crepes, che si svolge a febbraio e che accompagna il tradizionale carnevale chiamato dai sassoni “fasching”, tipico della città tedesca di Monaco. La principale attrattiva del carnevale di Prejmer è la Carovana delle Crepes, una sfilata di carri con degli uomini mascherati i quali, mentre percorrono le strade, preparano migliaia di deliziose crepes secondo ricette tradizionali per farle assaggiare alla gente. Con il fasching, la festa di carnevale, gli abitanti di Prejmer custodiscono la memoria di una vecchia usanza tedesca celebrata il Martedì Grasso e segnata nel calendario evangelico. La tradizione, andata persa con l’emigrazione della maggioranza degli etnici sassoni da Prejmer, è stata ravvivata grazie all’iniziativa di un gruppo locale di giovani. Alla sagra, gli etnici sassoni portano alla ribalta vecchie ricette sassoni per la preparazione delle crepes.
Le altre destinazioni turistiche romene a tre stelle nella Guida Verde Michelin, assolutamente da visitare in Romania, sono la città di Sibiu (nel centro), capitale europea della cultura nel 2007, il monastero Horezu, della regione Oltenia (nel sud), la Chiesa Stavropoleos e il Museo Nazionale d’Arte, di Bucarest, la Galleria d’Arte Medievale Romena, la strada alpina Transfagarasan, i monasteri Sucevita, Voronet, Moldovita e Dragomirna, in Moldavia, la Galleria d’Arte romena moderna, Il Museo del Contadino romeno di Bucarest, la Bucovina e il Maramures, il Museo della Civiltà Popolare Tradizionale “Astra” di Dumbrava Sibiului e il Delta del Danubio.