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Invito a Brasov

Brasov è capoluogo dellomonima provincia romena più gettonata dai turisti stranieri nel 2013, dopo la capitale Bucarest, con quasi un milione di visitatori allanno.

Invito a Brasov
Invito a Brasov

, 14.02.2014, 15:29

Brasov è capoluogo dell’omonima provincia romena più gettonata dai turisti stranieri nel 2013, dopo la capitale Bucarest, con quasi un milione di visitatori all’anno. Circondata dalle montagne, la città di Brasov si trova a 20 minuti dal castello di Bran e a 12 km dalla stazione Poiana Brasov, destinazione prediletta degli amanti della montagna, ma anche degli sport invernali. Uno dei suoi edifici-emblema è la Chiesa Nera, costruita tra il Trecento e il Quattrocento, una delle maggiori cattedrali gotiche dell’Europa sud-orientale, che sorge nel centro storico, sul posto di un’antica basilica romanica del XIIIesimo secolo. Abbellita da splendide decorazioni in stile barocco e statue rinascimentali, la cattedrale possiede un grande organo con 4000 canne. È celebre non solo per le sue dimensioni, ma anche perchè custodisce la maggiore campana nel Paese, fatta in bronzo, che pesa sei tonnellate. La sua costruzione iniziò nel 1383, quando Brasov conobbe un periodo di florido sviluppo economico e culturale. Il devastante incendio del 1689 la distrusse quasi completamente, annerendo le sue pareti e facendola passare alla storia come la “chiesa nera”. Stando a Google Panoramio, la Chiesa Nera di Brasov risulta l’attrattiva più fotografata in Romania e la 295esima nel mondo.



“Brasov conserva ancora le tracce del suo passato medievale, visibili nei monumenti rappresentativi, come la celebre Chiesa Nera, la maggiore in Romania. È lunga circa 95 metri ed è stata una costruzione ardua per i suoi tempi, iniziata alla fine del XIVesimo. Prima della riforma di Johannes Honterus, capo della riforma luterana in Transilvania, del XVIesimo secolo, la Chiesa Nera si chiamava la Chiesa di Santa Maria. Alla fine del XVIIesimo secolo, le truppe austriache assediarono la città e le diedero fuoco. Si valse questo nome, di chiesa nera, dopo il terribile incendio che annerì le sue pareti. È l’unica chiesa in Europa con questo nome. Ospita la più completa collezione di tappetti orientali, circa 200, rappresentativi per l’arte dei tessuti orientali ed anche la maggiore campana tra tutte le chiese nel Paese. Durante la Prima Guerra Mondiale la chiesa aveva una ancora più grande che fu fusa per fare tubi per cartucce di pallottole e palle di cannoni. A pochi metri di distanza, sempre nel centro storico, sorge un altro edificio-emblema di Brasov – la Casa del Consiglio – rappresentativa per l’architettura laica dell’inizio del XVesimo secolo”, ha raccontato a RRI, Stelian Coşuleţ, capo della Sezione Archeologia del Museo Provinciale di Storia di Brasov.



La Casa del Consiglio della città risale al 1420, quando fu firmato un accordo tra la Corporazione dei Pellicciai e la Contrada di Bârsa. Ospitò una prigione e, nel XVIesimo secolo, la sua torre era circodata da quattro più piccole, segno che nella città si potevano pronunciare sentenze capitali. Dalla sua torre con orologio, la trombetta comunale annunciava gli eventi cittadini importanti, feste, giostre cavalleresche e cerimonie civili e religiose, tradizione che oggi è stata ripresa. Il primo piano è eretto in stile gotico, mentre il secondo è in stile rinascimentale e barocco.



Brasov aveva nel passato più bastioni di difesa e torri di avvistamento eretti a partire dal XVesimo secolo dalle corporazioni degli artigiani, usati in tempi di pace per depositare le merci e in tempi di guerra come fortezze. Degli 8 bastioni iniziali si conservano integralmente ad oggi solo 3: il Bastione dei Tessitori, il Bastione dei Maniscalchi e il Bastione Graft. Il Bastione dei Tessitori è la meglio conservata fortificazione della città, ospitando un museo della Brasov medievale. Accanto ad una pregiata collezione di armi medievali vi potete vedere un plastico della città della fine del XVesimo secolo. Le torri di avvistamento erano 4: la Torre Nera, la Torre Bianca, la Torre degli Stivalai e la Torre dei Coltellai. La Torre Bianca e la Torre Nera sono visitabili per circa 1,50 euro a persona.



A Brasov potete scoprire anche la più stretta strada nell’Europa Orientale, la Strada della Fune, costruita secoli fa, larga solo 83 cm. A solo mezz’ora a piedi dal centro storico, c’è invece la Fortezza di Brasov, a forma di stella, un ottimo punto di belvedere, che ospita attualmente un ristorante.



Brasov, nota anche come “la città alle falde di Tâmpa”, grazie all’omonimo monte, che sorge nel cuore della città, raggiungibile in funivia, attrae anche per le sue leggende. Su questo monte ci sarebbero stati altari dacici per sacrifici al Dio del tempo, Uranus, e perciò sarebbe stato chiamato dai romani “Tempus/Temporis”, trasformato in Tempea/Tâmpa. I cavalieri teutonici chiamarono invece Brasov “Kronstadt”. Tâmpa offre una bella vista panoramica sulla città. Su Tâmpa c’è anche la scritta “Brasov”, con delle lettere immense, illuminate di notte. Tâmpa è, infatti, uno dei luoghi più pieni di leggende di Brasov. Una parla di un un grande lago sotterraneo e un’altra di tunnel scavati nella montagna, la cui esistenza è stata, del resto, provata. Uno di essi, ancora praticabile, collega la Casa del Consiglio ad una delle vecchie torri medievali di avvistamento. Circa 150 ettari del Monte Tâmpa sono stati dichiarati riserva naturale, ospitando orsi, linci, lupi e un gran numero di uccelli, tra cui corvi e acquile, ma anche il 35% delle specie di farfalle nel Paese.



Se volete scoprire qualche piatto tipico, sono decine i ristoranti di Brasov. Un menù costa intorno a 50 lei a persona (pari a circa 11 euro). Non lasciatevi sfuggire l’occasione di assaggiare le crepes di Brasov che vi addolciranno sicuramente la giornata. Se volete anche pernottare nella città, una notte in agriturismo si aggira sui 100 lei (pari 22 euro), mentre una in albergo sui 200-400 lei (50-100 euro). La stazione Poiana Brasov è la più gettonata dagli amanti degli sport invernali. Nel 1951, ha ospitato i Giochi Mondiali Universitari d’inverno. È qui che venne messa in funzione la prima teleferica in Romania, che porta ancor’oggi sul Monte Postavarul, da dove si possono avvistare le più alte cime dei Carpazi.



”Non è solo Brasov che attrae i turisti, ma anche il paesino Bran dove sorge il famoso castello del conte vampiro Dracula, poi, la fortezza di Rasnov. Ma anche la riserva di orsi bruni e la Valle dei Bisonti di Vama Buzaului, a 50 km da Brasov, che ospita la quarta riserva di bisonti in Romania, aperta nel 2008”, racconta Stelian Coşuleţ.



Le fortezze della provincia di Brasov attirano migliaia di turisti ogni anno. Tutte hanno una storia affascinante, offrendo un’immersione nel mondo del Medio Evo romeno. Una di queste fortezze è Rasnov, con una posizione strategica, che serviva a controllare una delle vie d’accesso in Transilvania. Venne menzionata per la prima volta nei documenti nel 1335, quando durante un’invasione tartara gli abitanti si salvarono rifugiandosi all’interno delle sue mura. È una delle meglio conservate fortezze in Transilvania.



Altre soste che consigliamo agli amanti delle bellezze paesaggistiche sono il canyon “7 gradini”, lungo 160 metri, che si trova a 948 metri di altezza, nel Monte Piatra Mare, e la la Radura dei Narcisi, riserva naturale a 60 km da Brasov, che si stende su 400 ettari.

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