Verso gemellaggio Delta del Danubio – Delta del Po
Il Delta del Danubio e il Delta del Po sono al centro di un progetto avviato, nel 2012, dallAssociazione romena “Folkloriamo Martisor di Rovigo, in collaborazione con lEnte Parco Delta del Po e la Riserva della Biosfera Delta del Danubio.
Adina Vasile, 09.10.2013, 20:19
Migliaia di chilometri li separano, ma nonostante questo sono due territori accomunati da simili caratteristiche paesaggistiche e ricchezze naturalistiche, e, al contempo, diversi tra di loro. Si tratta del Delta del Danubio, nel sud-est della Romania, attraverso il quale il Danubio sfocia nel Mar Nero, dopo aver attraversato 10 paesi europei, e il Delta del Po. Queste due realtà deltaiche sono al centro del progetto “Vite parallelle tra due fiumi e due delta” avviato, nel 2012, dall’Associazione romena “Folkloriamo Martisor” di Rovigo, in collaborazione con l’Ente Parco Delta del Po e la Riserva della Biosfera Delta del Danubio, con il patrocinio del Comune di Rovigo.
Il Delta del Danubio, una delle più estese zone umide del mondo, vanta la più complessa biodiversità in Europa, riconosciuta con il suo inserimento dall’Unesco nella lista dei siti patrimonio dell’umanità e nella rete internazionale delle “Riserve della Biosfera”. Ospita circa 2000 specie di flora, molte endemiche, e circa 3.500 specie di fauna, di cui 331 di uccelli, tra cui 9 protette.
Tra Rovigo e Tulcea, soprannominata “la città alle porte del delta”, il migliore punto di partenza per una vacanza all’insegna dell’avventura nel Delta del Danubio, c’è un lungo legame di amicizia, nato nel 2001. Questa amicizia ambisce a consolidarsi attraverso un gemellaggio tra i delta dei due Paesi che darebbe luogo ad uno scambio di esperienze e prodotti. Ideatrice dell’iniziativa è la presidente dell’Associazione “Folkloriamo Martisor”, la romena Nicoleta Tacu, che, da vent’anni, da quando vive in Italia, è impegnata nella promozione della cultura, delle tradizioni e del turismo romeno nella Penisola. Nicoleta Tacu, sin da piccola appassionatissima del folclore e delle danze popolari romene, ha raccontato a RRI i suoi progetti.