Turismo in provincia di Dâmboviţa
Vi proponiamo come destinazione turistica la provincia di Dâmboviţa, il cui capoluogo, Targoviste, sito a circa 80 km nord-ovest da Bucarest, è inserito nei percorsi turistici, culturali e religiosi, per le sue vestigia storiche.
Ștefan Baciu, 08.07.2013, 19:33
Vi proponiamo come destinazione turistica la provincia di Dâmboviţa, il cui capoluogo, Targoviste, sito a circa 80 km nord-ovest da Bucarest, è inserito nei percorsi turistici, culturali e religiosi, per le sue vestigia storiche. Targoviste fu, per quasi tre secoli, capitale del principato della Valacchia. Nel 1396, quando il principe valacco Mircea il Vecchio trasferì la capitale da Curtea de Arges, Târgovişte era attestata nelle “Memorie di viaggio” di Johannes Schiltberger.
Poco dopo essere diventata capitale principesca, Targoviste appare come una località importante nello spazio centrale europeo, fatto comprovato dalla sua presenza su tutte le mappe medioevali, da numerose descrizioni in testi dell’epoca, da raffigurazioni in vecchie incisioni e, soprattutto, dalle menzioni nei documenti esistenti nelle grandi biblioteche e musei del mondo.
La grande attrattiva è la Corte Principesca, un complesso di edifici dei secoli XV – XVIII. Il primo edificio principesco con mura di cinta e bastioni fortificati, di cui oggi sono rimaste parti delle vecchie mura, fu costruito da Mircea il Vecchio (1386-1418). I principi che gli succedettero, rinnovarono le costruzioni erette nella sua epoca, aggiungendone altre nuove. Ad esempio, sotto il regno di Vlad Tepes (l’Impalatore) (1456-1462), fu costruita a scopi difensivi la Torre Chindia, che domina oggi le vestigia della Corte Principesca della città.
La provincia di Dâmboviţa ha ottenuto un finanziamento europeo per la promozione del suo potenziale turistico, progetto svolto in collaborazione con l’Accademia di Studi Economici di Bucarest. Il progetto è stato volto a individuare i vari obiettivi naturali e antropici con potenziale turistico. Sorgeranno anche nuovi obiettivi, spiega Ovidiu Cârstina, direttore del Complesso Museale la Corte Principesca, che annovera ben 13 musei che custodiscono oltre 72.000 reperti di patrimonio.
“Col sostegno del Consiglio Provinciale Dâmboviţa, apriremo, probabilmente entro la fine di quest’anno, un nuovo museo, di archeologia, che si basa su una donazione fatta dal prof. Marin Cârciumaru, che significa oltre la metà dei reperti scoperti nei siti paleologici della Romania. Si tratta di pezzi unici, ci riferiamo a un periodo che scende da 100.000 anni verso 10.000 anni fa. Sarà un museo unico nel Paese, che apriremo a Târgovişte. Vogliamo che sia una mostra interattiva in quanto, oltre alla parte espositiva, organizzeremo una serie di attività, per primo con gli allievi. Si tratta di laboratori di pedagogia museale in cui insegneremo ai ragazzi cosa ha significato la rispettiva epoca, come veniva fatto un arnese, o un’arma, o come si viveva nel rispettivo periodo”, spiega il direttore.
Un analogo progetto si svolgerà anche alla Riserva di uri di Bucşani, a nord di Târgovişte. Il direttore Ovidiu Cârstina si è riferito anche al potenziale turistico della zona.
“Târgovişte ha il potenziale necessario. Oltre alla Corte Principesca, abbiamo una serie di musei interessanti, come il Museo della Stampa. Poi la casa-studio del pittore Gheorghe Petraşcu, un bel Museo d’arte. Vorrei aggiungere anche i monumenti di Targoviste. Si tratta di 22 chiese, di cui 17 sono sulla lista dei monumenti, chiese costruite a partire dal XV-mo secolo. Poi ci sono i monasteri dei dintorni. A breve, speriamo di riaprire il Palazzo principesco a Potlogi”, aggiunge Ovidiu Cârstina.
Il palazzo fu costruito nel 1698 dal principe della Valacchia, Costantino Brancovan, per suo figlio Costantino. Il prorettore dell’Accademia di Studi Economici di Bucarest, Gabriela Ţigu, ha lanciato anche l’idea di un circuito tematico che potrebbe essere legato al principe della Valacchia Vlad Tepes (l’Impalatore), uno dei 33 principi che hanno avuto la residenza a Târgovişte.
“Non a caso il Consiglio provinciale si propone di riportare in primo piano il tema Dracula, nei programmi turistici della provincia di Dâmboviţa. Ovviamente, il turismo culturale, sotto tutte le sue forme, compresa quella religiosa, ha grandi obiettivi, ha un grande potenziale nella nostra provincia, ma il nostro progetto è puntato piuttosto sulla zona montana, sul turismo montano. Ci sono dei progetti audaci per lo sviluppo dell’infrastruttura generale, come per quella specifica al turismo, ma anche progetti per la tutela dell’ambiente, perchè gran parte di questa zona appartiene al Parco Naturale Bucegi”, conclude il direttore del Complesso museale. (trad. Carmen Velcu)