Storia del commercio romeno: la pittura murale di Cecilia Cuțescu Storck
Da agosto all'inizio di ottobre, il Museo Frederic Storck e Cecilia Cuțescu Storck della Capitale ha ospitato una mostra dedicata al murale Storia del commercio romeno.
Ion Puican, 02.11.2023, 13:23
Da agosto all’inizio di ottobre, il Museo Frederic Storck e Cecilia Cuțescu Storck della Capitale, una delle sedi del Museo del Municipio di Bucarest, ha ospitato una mostra che ha presentato al pubblico la complessità e la tecnica del dipinto murale Storia del commercio romeno – pittura murale di Cecilia Cuțescu Storck. Fasi di creazione e restauro. Cecilia Cuțescu Storck (1879-1969) è stata una pittrice con una forte influenza nella vita culturale della Romania nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. Il suo lavoro è sempre stato intrecciato con le sue convinzioni femministe.
Irina Cîrstea della Sezione Arte del Museo del Municipio di Bucarest ci ha offerto maggiori dettagli. La mostra tematica dal titolo Storia del commercio romeno – pittura murale di Cecilia Cuțescu Storck. Fasi di creazione e restauro presenta i disegni dell’artista che precedono la pittura monumentale, nonché spiegazioni riguardanti gli interventi di restauro. Il murale è stato realizzato nel 1933, nell’Aula Magna dell’Accademia di Alti Studi Commerciali, attualmente Accademia di Studi Economici, segnando il 20/o anniversario dell’istituzione. Per questo dipinto monumentale, Cecilia Cuțescu Storck ha realizzato numerosi schizzi a matita e disegni a carboncino, su grandi tavole, coservati per la maggior parte nella collezione del Museo Frederic Storck e Cecilia Cuțescu Storck. L’artista eseguì anche un modello in gesso della parete concava dell’aula, alto due metri, sul quale dipinse l’intera composizione e che servì da base per l’esecuzione del murale finale, spiega Irina Cîrstea, presentando anche la personalità dell’artista.
Cecilia Cuțescu Storck fu un’artista particolarmente complessa e prolifica, dando il suo contributo non solo all’ambiente artistico della società romena, ma anche nel campo dei diritti delle donne. Studiò all’Accademia d’Arte di Monaco di Baviera, poi a Parigi, dove visse fino al 1909, quando ritornò definitivamente nel paese e sposò lo scultore Frederic Storck. Costruirono insieme una casa che decorarono entrambi: lui con sculture in pietra, lei con pitture murali, scegliendo come soggetto il Giardino del Paradiso. Ricevendo numerose visite in casa e implicitamente nella sua bottega, i suoi murali furono molto apprezzati e apparvero così i primi ordini per la decorazione di edifici pubblici, aggiunge la nostra ospite.
Come venne dipinto il murale della Storia del commercio romeno e quali processi di restauro subì nel tempo? Cecilia Cuțescu Storck racconta nel suo libro di memorie Affresco di una vita come nacque questo lavoro ultimato nel 1933. L’artista ricorda l’importanza dei bozzetti e delle tavole con i personaggi a grandezza naturale per l’ideazione del dipinto monumentale. E noi, in questa mostra, abbiamo portato davanti al pubblico proprio questi disegni che sono stati alla base dell’ideazione del murale. L’esposizione conserva la specificità tematica della pittura murale, che è stata concepita in registri ordinati cronologicamente e suddivisi in vari soggetti, con l’idea unitaria quella del commercio. La mostra documenta anche il passaggio nel tempo del dipinto monumentale Storia del commercio romeno, portando in discussione gli ulteriori restauri. Nel 1966 avvennero i primi interventi sulla pittura murale nell’Aula dell’Accademia. Sofferente per il terremoto del 1977, il dipinto ha subito altri interventi di restauro nel 1982, 1997 e recentemente nel 2021-2022. L’obiettivo della mostra è stato quello di presentare nel dettaglio cosa comporta un processo creativo, dai primi schizzi alla definizione del progetto attraverso disegni con personaggi a grandezza naturale e un modello. In ugual misura, ha documentato la tecnica di realizzazione del murale a olio e ha anche presentato il complesso processo di restauro di un simile dipinto, conclude Irina Cîrstea della Sezione Arte del Museo del Municipio di Bucarest.