I villaggi più belli della Romania
La guida turistica Costin Corboianu ha avuto lidea di inventariare i più belli villaggi romeni, di cui alcuni si possono visitare durante una gita di quattro giorni con partenza da Bucarest.
Ștefan Baciu, 12.09.2023, 19:13
I circuiti sono forse il miglior modo per scoprire una zona o un Paese. Ci sono circuiti intesi a far scoprire le bellezze della natura, ma il più delle volte sulla lista degli obiettivi da visitare ci sono musei, edifici di patrimonio e siti archeologici. Costin Corboianu è una guida turistica sperimentata ed ha avuto l’idea di inventariare i più belli villaggi romeni. Alcuni si possono visitare in una gita di quattro giorni, con partenza da Bucarest e rientro sempre nella capitale: “Vi propongo un itinerario che include 15 villaggi tra i più belli della Romania e comincia nella zona meridionale dei Carpazi, avendo come punto di partenza Bucarest. Il primo villaggio è Şirnea, poi si continua verso Bran. Da Bran, andiamo verso Sibiel, dove passeremo anche la prima notte. Certo, dopo aver incontrato gli artigiani popolari della zona, andremo a vedere il Museo delle Icone su Vetro, unico in Romania. Poi continueremo la nostra gita verso Rimetea, nella provincia di Alba, un’altra zona bellissima.”
Rimetea si fa notare per l’architettura unica delle case, del 19/esimo secolo. Dopo che, un secolo e mezzo fa, un incendio ha distrutto quasi tutte le case, il villaggio è rinato, le nuove case essendo erette secondo lo stesso modello architettonico. Si tratta di case alte, con pareti bianche e con telai dipinti di verde, con porte alte, giardini e frutteti dietro. Una parte di esse funzionano come agriturismi. Per la conservazione dei propri valori architettonici, Rimetea ha ricevuto da parte dell’Unione Europea, nel 1999, il premio “Europa Nostra”, tramite l’omonimo programma europeo di restauro rurale. Da Rimetea, il nostro itinerario prosegue verso nord, nella provincia di Bistriţa-Năsăud, con una sosta nella località di Salva, dove si può visitare la casa dell’Abito Tradizionale. Particolari dalla guida turistica Costin Corboianu: “Alla Casa dell’Abito Tradizionale incontriamo la signora Virginia Linu, la fondatrice di questo museo. Lei è riuscita a mobilitare 50 donne della zona, che conoscono l’arte tradizionale e insieme sono riuscite a creare questo marchio, abbinando il vecchio e il nuovo. Ci sono anche camice stilizzate, compresa la camicia tradizionale romena, la ie, gonne e così via. La storia è molto interessante, ma non ve la svelerò tutta. Raccomando vivamente a tutti di fermarsi a visitare questa casa se arrivano nella zona. Virginia Linu ha contribuito alla creazione dell’associazione “Le blouse roumaine” che ha riscoperto la camicia tradizionale romena, la ie, diventata successivamente fonte di ispirazione per molti creatori di moda di tutto il mondo.”
Da Bistriţa Năsăud il nostro itinerario va nel Maramureş, nel nord della Romania, in villaggi tradizionali come Breb e Botiza, famosi per le loro chiesette in legno e per le imponenti porte di legno, veri e propri capolavori dell’artigianato tradizionale. Il circuito dei più belli villaggi romeni continua poi in Bucovina. Qui i turisti possono visitare il Museo dell’Uovo nella località di Vama, con una collezione di oltre 11 mila oggetti esposti, lavorati con tecniche e stili diversi. Un terzo di queste uova decorative proviene da 82 Paesi. Nella località Vama in Bucovina esiste un museo delle uova dipinte, ma qui la peculiarità è il fatto che le mura esterne delle case sono dipinte, come dicono gli abitanti, con motivi tradizionali, ispirati agli abiti dei romeni di una volta.