La Fortezza di Făgăraş
Sita nel centro dell'omonima città, in provincia di Brașov, la Fortezza di Făgăraş, la cui costruzione iniziò nel 1310, aveva principalmente scopo difensivo.
Ana-Maria Cononovici, 30.01.2023, 13:18
La Fortezza di Făgăraş si trova nel centro dell’omonima città in provincia di Brașov (Transilvania). La sua costruzione iniziò nel 1310, sul sito di una fortificazione in terra e legno più antica, del XII/o secolo. Lo scopo della fortezza era prettamente strategico, più precisamente doveva difendere la Transilvania sud-orientale dalle incursioni dei Tartari e degli Ottomani. Nel 1526, dopo essere diventato voivoda della Transilvania, Ștefan Mailat, figlio di un nobile della regione, si impossessò di Făgăraş e dei territori circostanti e iniziò la trasformazione della fortezza in una vera e propria cittadella fortificata. Le mura difensive furono raddoppiate di spessore partendo dall’interno. Particolari sulla fortezza da Elena Băjenaru, direttrice del Museo della Contrada di Făgăraș. La cittadella è bellissima, è una delle fortezze di difesa meglio conservate nell’Europa sud-orientale, non solo nel nostro Paese. È conosciuta anche come la fortezza delle principesse della Transilvania, che vivevano qui ed erano padrone di casa, perché lavevano ricevuta in regalo dai loro mariti, principi di Transilvania. Non è stata mai conquistata con la forza delle armi, ma lungo la storia ha aperto più volte le sue porte: la prima volta nel 1541, quando il voivoda della Transilvania Ștefan Mailat fu fatto prigioniero dai turchi e poi nell’ottobre del 1599 quando Michele il Bravo entrò nella fortezza. Offriamo un giro turistico che presenta la storia del Paese di Făgăraş e l’etnografia di questa zona. Abbiamo sale multifunzionali decorate nello stile del periodo medioevale e quella che chiamiamo la Sala del Trono o Il Grande Palazzo come veniva chiamata nel XVII secolo, spiega la direttrice.
Elena Băjenaru ci ha fatto da guida allinterno della fortezza. Il visitatore entra su un ponte di legno, attraversa il fossato difensivo che circonda la rocca, entra nel cortile esterno e può vedere sia la strada, che i bastioni dove un tempo si ricavava la polvere per l’armamento della fortezza. Poi si vede la Torre del Carcere, così chiamata perché nel XVI-XVII secolo lì cera un carcere medievale, e al secondo piano viene presentata una breve storia della resistenza e del contributo delle donne al movimento di resistenza anticomunista nei monti Făgăraş. Poi si entra in un bellissimo cortile interiore, al centro del quale cè una la fontana che è stata risistemata come era nel XVII secolo. Salendo la grande scalinata, si arriva al primo piano con 25 stanze in cui è presentata la storia della zona, a partire dalle prime scoperte archeologiche fatte negli insediamenti del Paese di Făgăraş risalenti a quasi 4000 anni fa. Cè una presentazione della storia della nostra città, la storia economica, a partire dalle 20 corporazioni attive nella zona, con le botteghe in cui veniva lavorato il vetro, quella di Porumbacu – la più famosa – o quella di Arpașul de Sus. Naturalmente, viene presentata l’etnografia della zona, estremamente ricca di usi, costumi e tradizioni popolari. Nella Sala della Dieta – così chiamata perché qui teneva le sue sedute la Dieta della Transilvania – abbiamo una imponente ricostruzione d’epoca, con una copia di un meccanismo di tortura, portato nella nostra città dagli austriaci poco dopo il 1700. Vicino a questa sala, che un tempo era la camera da letto della principessa, si trova la Casa della Signora, con gli inventari della fortezza, un insieme di ricostruzioni e beni culturali originari del XVII secolo. Uscendo dal circuito espositivo, ci dirigiamo verso quella che oggi chiamiamo la Sala del Trono o Il Grande Palazzo: si tratta di 4 sale multifunzionali, arredate in stile ‘600, dove oggi si organizzano eventi culturali, aggiunge la direttrice del Museo della Contrada di Făgăraș,
La fortezza ospita anche mostre temporanee realizzate in collaborazione con diversi musei del Paese. Abbiamo inoltre saputo che la guida è in romeno, inglese e ungherese, ma anche che da marzo a ottobre, nei fossati di difesa della fortezza, pieni d’acqua, si trovano cigni, il che evoca la tradizione delle signore della fortezza che si prendevano cura dei cigni.