Disegno, quindi esisto, Horaţiu Mălăele in mostra alla Galleria Rotenberg – Uzunov
Attore, regista, ma anche grafico, Horaţiu Mălăele presenta al pubblico una selezione dei suoi disegni e dipinti, nell'ambito della mostra Disegno, quindi esisto!, aperta alla Galleria Rotenberg - Uzunov di Bucarest.
Eugen Cojocariu, 24.11.2021, 09:27
Attore, regista, ma anche grafico, Horaţiu Mălăele presenta al pubblico una selezione dei suoi disegni e dipinti, nell’ambito della mostra Disegno, quindi esisto!, aperta alla Galleria Rotenberg – Uzunov di Bucarest. Riconosciuto come grafico professionista dall’Unione degli Artisti Figurativi, Sezione Grafica, l’artista ha presentato oltre 50 mostre personali sia nel Paese che all’estero. Le sue opere sono arrivate a Parigi, Monaco di Baviera, Buenos Aires, Toronto o New York. Horaţiu Mălăele ci ha spiegato perchè ha scelto di intitolare la mostra Disegno, quindi esisto!
Io esisto da quando mi conosco e continuerò così. E anche disegno da quando mi conosco. Alla Galleria Uzunov incontriamo alcuni disegni e dipinti, in una mostra controllatamente eclettica, perché si tratta di disegni di periodi e stili diversi: oli, acrilici, china e tecnica digitale. È una mostra che amo molto e probabilmente la capisco alla meglio. Come dicevo una volta, molti guardano, ma pochi vedono. Però sono anche lusingato dal pensiero che forse un giorno mi farò capire, spiega l’artista.
Una mostra priva di un vernissage propriamente detto, dal momento che il compianto attore Ion Caramitru era intervenuto al precedente. Horaţiu Mălăele ha deciso che nessuno parla più dopo di lui e ci spiega anche perchè. Ho sentito il bisogno di ricordarlo e lo faccio ogni volta che posso, perché era prima di tutto un mio grande amico, una persona di squisitissime doti, che ha aiutato tante persone. È scomparso all’improvviso. È vero che a 80 anni le persone posso anche andar via, ma lui era un tipo estremamente vivace e ho avvertito la sua partenza improvvisa come un grande dolore, dice Horaţiu Mălăele.
La mostra preferita? Rimango con la mia prima mostra, che ho presentato quando avevo 16 anni e mezzo, a Târgu Jiu, nell’attuale sede del Teatro Elvira Godeanu, all’epoca la Casa della Cultura. E’ una mostra che amo ancora, perchè è stata bella, presentava anche qualche caricatura, ma soprattutto molti acquerelli. Sono in un certo qual modo soffocato da ciò che sta accadendo nella mia Galleria Horaţiu, nel Centro Storico di Bucarest, in Via Smârdan 37. Non ho avuto l’ispirazione di un altro nome e c’è qualcosa che mi entusiasma di nuovo, perché fa parte della mia casa. Ora ricado con grande piacere a Uzunov, perché è una galleria chic, situata nel cuore di Bucarest e lì sono cose che mi commuovono, perché conosco abbastanza bene la storia di questa strada, Calea Victoriei, che si chiamava Uliţa cea Mare, Calea lui Mogoş e così via, aggiunge Horaţiu Mălăele.
E nonostante dichiari che il tempo è un nemico permanente, il Maestro riesce a dividersi tra tutti i progetti artistici, che ha voluto anche passare in rassegna insieme a noi. Stavamo parlando di Caramitru, quindi sempre in memoriam vogliamo riprendere lo spettacolo La cena dei cretini, proviamo una nuova versione di Una lettera smarrita, ho messo in scena uno spettacolo al Teatro Bulandra, di cui sono molto orgoglioso e vi invito a vederelo, Tache, Ianche e Kadîr, un adattamento a sé stante ed è uno spettacolo che tiene il cartellone a Bulandra. Vorrei riprendere la volontà di Caramitru al Teatro Nazionale, con lo spettacolo con La lezione di Eugène Ionesco. Continuo il mio ruolo nell’adattamento del Canto del cigno di Cechov , un autore che amo da sempre. Ho finito un film – il terzo come regista, dopo Funerali felici e Matrimonio silenzioso. Si tratta di Luca, purtroppo nato nell’epicentro di questa pandemia, ma che potete vedere su Netflix. Non ho avuto l’opportunità di presentarlo in prima, lo farò il 13 dicembre al Teatro Nazionale, dietro lo spettacolo Tache, Ianche e Kadir. Ho preparato qualcosa che amo enormemente, perché mi rappresenta, si chiama Tehomir. E’ un libro che amo molto, tradotto in Israele e ora anche in francese. Finora non ho avuto modo di organizzare una presentazione, che probabilmente farò appena questo morbo passerà, ha concluso Horaţiu Mălăele.