Racconti dal cuore della Transilvania
Radio Romania Internazionale vi invita a scoprire le Colline della Transilvania, insieme a un fotografo appassionato e ad alcuni turisti che hanno scoperto le bellezze del nostro Paese.
Ana-Maria Cononovici, 30.03.2020, 16:11
Radio Romania Internazionale vi invita a scoprire le Colline della Transilvania, insieme a un fotografo appassionato e ad alcuni turisti che hanno scoperto le bellezze del nostro Paese. Il triangolo formato dalle città di Sibiu, Fagaras e Sighisoara racchiude la seconda area protetta più grande della Romania, la Valle di Hartibaci, nota anche come le colline della Transilvania. Questo è un posto dove vieni da visitatore e rimani per tutta la vita, è il motto di un documentario che punta proprio su queste coordinate: un luogo, un fotografo e molti visitatori. Alcuni sono venuti così spesso, che alla fine hanno deciso di rimanervi e godersi la loro nuova casa.
Il fotografo e videografo Mihai Moiceanu, che ha prodotto il documentario, ci racconta di più. Il mio film racconta la storia di una famiglia tedesca, che ha lavorato in varie multinazionali e ha visitato la Romania 15 anni fa. Erano fotografi appassionati, e io li accompagnavo come guida nei loro giri. Sono rimasti talmente affascinati da questi luoghi, che hanno acquistato una vecchia proprietà per costruire un bellissimo agriturismo. E da allora vivono lì, spiega Mihai Moiceanu. Il progetto è il risultato di una delle campagne condotte lo scorso anno in collaborazione con l’Associazione romena per l’ecoturismo e la Fondazione di partenariato, al fine di promuovere destinazioni di ecoturismo in Romania, aggiunge Mihai Moiceanu, spiegando anche perchè ha scelto le colline della Transilvania come argomento del suo documentario.
Uno dei vantaggi della Transilvania è la sua vita rurale che poggia su una tradizione di centinaia di anni. La regione vanta monumenti meno conosciuti, ma molto interessanti, con un’architettura pregiata e spettacolare. Le sue comunità rurali hanno conservato le antiche tradizioni, attirando i turisti a trascorrere una vacanza attiva. Oltre alle visite agli obiettivi turistici, possono anche sperimentare la vita in campagna, vedere come vive la gente del posto, scoprire la vita quotidiana di una famiglia tradizionale e viziarsi il palato con i piatti tipici biologici, particolarmente saporiti, aggiunge Mihai Moiceanu.
Cosparsa di pascoli, prati e foreste di conifere, famosa per la sua biodiversità, agricoltura e artigianato tradizionale, ma anche per il suo paesaggio culturale, immutato dal Medioevo, la regione vanta, oltre alle sue chiese fortificate, anche luoghi di culto in pietra eretti all’inizio dell’Ottocento. Affrescate dai maestri della famiglia Grecu, queste chiese sono famose in tutta la regione per la chiave personale e moralizzante in cui vengono interpretate le scene bibliche raffigurate.
Mihai Moceanu ci ha presentato anche i protagonisti del suo documentario. Organizzo da molti anni tour fotografici in Romania, per dilettanti e professionisti, durante i quali scopriamo vari luoghi in tutto il Paese – paesaggio, gente e usanze. E loro hanno partecipato a uno di questi giri, poi sono tornati e siamo diventati amici. Il film veniva da una direzione completamente diversa, dall’Associazione di ecoturismo in Romania, che voleva promuovere appunto le aree ecoturistiche del Paese. Siccome le Colline della Transilvania sono una destinazione del genere, mi è venuta l’idea di girare un film incentrato sulla storia di questa famiglia. Si è rivelata una storia molto interessante e apprezzata dal pubblico, dice ancora Mihai Moiceanu.
Il film Le colline della Transilvania, il cuore della Transilvania diretto da Mihai Moiceanu, riscuote successo per la semplicità della vita che presenta. La maggior parte dei turisti che vengono in Romania non sono interessati a paesaggi straordinari, come ad esempio le Alpi, ma alla comunione tra uomo e natura, poichè qui la natura si fonde magnificamente con la tradizione popolare e lo stile di vita della gente. E’ questo l’aspetto che fa impressione. C’è anche il fatto che le antiche tradizioni sono ancora ben conservate e trovano qui una civiltà scomparsa nell’Europa occidentale già 50 o 70 anni fa, conclude Mihai Moiceanu. Un film che vi consigliamo anche noi di vedere!