Museo dei sensi a Bucarest
Dopo il clamoroso successo riscosso dal Museo dei sensi a Praga, i creatori del progetto l'hanno replicato anche a Bucarest lo scorso dicembre.
Ana-Maria Cononovici, 19.02.2018, 12:58
Dopo il clamoroso successo riscosso dal Museo dei sensi a Praga, i creatori del progetto l’hanno replicato anche a Bucarest lo scorso dicembre. Da allora è stato visitato ogni giorno dagli appassionati di illusioni ottiche. Ci accompagna la guida Sorina Lungu. E’ un museo dei sensi e delle illusioni, aperto il 9 dicembre. I visitatori vengono appunto per scoprire i propri sensi: il tatto, l’olfatto, l’udito. In primo luogo, si tratta di illusioni. I visitatori possono scattare anche tantissime foto nelle 12 stanze, ciascuna con la propria tematica, spiega Sorina Lungu, delineando virtualmente anche cosa vede il visitatore.
Si comincia dal mondo magico degli specchi, che noi chiamiamo Alice attraverso lo specchio, chiedendo ai bambini che ci visitano se hanno visto questo film. Segue l’area urbana con graffiti, con una mappa disegnata sulle pareti, macchine, c’è anche un semaforo con sensore che diventa rosso quando si passa, e quindi, teoricamente si deve aspettare. Poi, c’è la foresta, dove sentiamo il canto degli uccelli, una zona che ridà l’immagine del bosco, con la nebbia e l’odore specifico. Successivamente, si entra nella stanza a colori, con tre proiettori di tre colori primari, aggiunge Sorina Lungu.
La nostra guida spiega che i visitatori possono giocare anche con le ombre e scattare delle foto. Siamo arrivati alla stanza di Dracula, tutta a soqquadro. Tutto è messo a rovescio, i tavoli stanno sul soffitto, che, a sua volta, sta giù. Scattiamo delle foto che rovesciamo e si vede come caschiamo dal soffitto. Dalla stanza di Dracula si passa alle Pareti senza fine, che precedono la stanza stessa senza fine, la camera degli specchi e dove vi divertirete invitando il partner a un walzer che non finisce mai, con musica di sottofondo. Segue il Vortice, dove si ha la sensazione che il ponte sta girando continuamente. E’ un tunnel, e i visitatori devono attraversare un ponte e, in realtà, non si gira niente, si avverte solo la sensazione. Tutto sta solo nella nostra mente grazie ai colori fosforescenti che circondano il ponte, aggiunge Sorina Lungu.
Inoltre, c’è una zona in cui l’acqua corre all’insù. Al visitatore non resta che immergersi in un gioco di luci e ombre, e scoprire la magia dei colori, ma anche le famose sfere al plasma Tesla e i miracoli della fisica. Sorina Lungu spiega anche quali sono le stanze preferite dei bambini. Amano generalmente il Vortice e la Stanza degli specchi. Non direi che si tratti di una classifica. Sempre interessanti anche la stanza più piccola, più grande, il letto con 1200 chiodi, dove si preme un pulsante e ci si alza su 1200 chiodi, o quella di Dracula, spiega ancora la guida. Insomma, tutto per stuzzicare l’immaginazione e sfidare la percezione.