I colori della Tismana
Il monastero di Tismana fu costruito in un solo anno e il suo nome deriva dagli alberi di tasso che coprivano allora tutta la zona
Daniel Onea, 12.05.2017, 11:05
La Tismana è un luogo ricco di spiritualità. In mezzo a grandi foreste, la principale attrattiva resta l’omonimo monastero, eretto nel 14esimo secolo. Sono particolarmente impressionanti il tesoro di questo luogo di culto, ma anche la pittura su sfondo rosso orientale, tipico per il monastero Tismana. Da non perdere, i piatti tipici della zona, tra cui spiccano quelli a base di trota di montagna, che non manca in alcuno degli agriturismi locali.
Sito in un quadro naturale particolare, il monastero di Tismana fu costruito in un solo anno e il suo nome deriva dagli alberi di tasso che coprivano allora tutta la zona. Fu eretto grazie ad un monaco di nome Nicodim, il quale ha eretto anche altri luoghi di culto nella zona e venne canonizzato per i suoi meriti. Alla costruzione della chiesa furono utilizzate tecniche di costruzione particolari per quel periodo. In più, la chiesa, il cui colore dominante è il rosso, conosciuto come “il rosso di Tismana”, nasconde bene il segreto della creazione di questo colore. Il monastero di Tismana è protetto da mura alte e all’interno ci sono le celle delle monache e un piccolo museo.
Il monastero è il più noto obiettivo turistico della zona, però Tismana è un luogo straordinario, ricco di tradizioni, storia e folklore — afferma Ovidiu Popescu, segretario generale dell’Associazione per la Promozione e lo Sviluppo del Turismo, A casa di Brâncuşi”: La località è stata premiata nel 2016 al concorso Eden, destinazioni europee di eccellenza, alle sezioni turismo e gastronomia. È conosciuta per i tappetti tradizionali e per altri simboli dell’artigianato tradizionale. È anche un luogo ricco di cacciagione, perché include una parte del Parco Nazionale Domogled Valea Cernei e confina con il Parco Nazionale Retezat. Vi si organizzano anche festival nazionali. Il Festival della Canzone, della danza e degli abiti tradizionali del Gorj è già tradizionale. La prima edizione risale al 1966 e da allora viene organizzato quasi ogni anno. Il 25 marzo, per l’Annunciazione, è stato organizzato un festival tradizionale tipico per la Tismana: Il Festival della Trota. La zona è ricca di allevamenti privati di trota, un pesce tipico da queste parti. Invitiamo gli ascoltatori a partecipare in autunno al Festival del Castagno. Per il salvataggio di questo albero c’è stato molto impegno negli anni passati. Il Festival delle Gelatine, tipico per la Tismana, si svolge sempre in autunno, in una famosa villa dove lo scrittore romeno George Coşbuc ha tradotto la Divina Commedia. E’ un luogo ricco di storia perché numerose personalità della cultura romena sono state affascinate da Tismana. Il Festival delle Gelatine è unico a Tismana anche per l’abbinamento gastronomico unico: solo nel Gorj le gelatine si mangiano non come antipasti, ma assieme a involtini caldi.
A Tismana è aperto anche un museo unico in Europa: il Museo del Tesoro, aperto in una grotta vicino al monastero che ha ospitato quasi duecento tonnellate di oro, parte del tesoro della Romania, nascosto lì per non finire in mano ai sovietici. Nella stessa grotta furono depositate all’epoca anche tre tonnellate del tesoro della Polonia, che era in transito per la Romania. Sono presentati al pubblico i momenti più importanti del periodo 1944-1947, così come risultano dai documenti conservati negli Archivi della Banca Centrale della Romania. Sono offerte ai visitatori informazioni-chiave sul ruolo dei soldi e della banca centrale, anche ai convegni e alle conferenze organizzate in questo spazio espositivo.
Ioan Lesenciuc lavora presso la Banca Centrale della Romania e fa da guida al museo due-tre giorni al mese: Alcuni esponenti della Banca Centrale, del Ministero delle Finanze, del Governo, si sono occupati del trasporto, della gestione e della sorveglianza del tesoro, nel periodo in cui rimase nascosto nella grotta, isolato, perché vi furono versati 100 metri cubi di calcestruzzo. Il tesoro è ricostituito in conformità ai documenti conservati presso la Banca Centrale. Non è tutto, ne mancano alcune casse piccole, ma si vede la parte più importante.
Il Museo del Tesoro a Tismana è un investimento unico in Europa. I lavori sono stati avviati nel 2013. Ioan Lesenciuc: Era formato da due tipi di lingotti: lingotti di standard internazionale, che pesano 12 chili ciascuno e di standard nazionale, da 6,65 chili ciascuno. Nel periodo 1944-1947, vi furono custodite 191 tonnellate di oro puro. Oltre a queste, la Romania ne aveva altre 40,7 tonnellate d’oro, conservate nelle banche del Regno Unito. A parte l’oro romeno, la Romania custodiva circa 2,7 tonnellate dell’oro polacco, che veniva trasportato in Grecia e fu affidato nel 1939 al Governo della Romania. La Banca Centrale accettò che una piccola parte del tesoro della Polonia fosse conservato a Tismana.
Ovidiu Popescu, segretario generale dell’Associazione per la Promozione e lo Sviluppo del Turismo dice che molti turisti includono la Tismana in un itinerario molto più ampio: C’è tutta una storia lì, nella grotta accanto al monastero Tismana. La zona è molto visitata ed è inclusa nelle gite che si fanno a Peştişani e Hobiţa, il villaggio natio dello scultore Constantin Brâncuşi. L’itinerario turistico più popolare va da Târgu Jiu, a Hobiţa alla Casa memoriale Brâncuşi e a Tismana, poi continua con Baia de Aramă e Herculane. I paesaggi sono straordinari.
È un luogo in cui ci si può rilassare, partecipare a vari eventi tutto l’anno, scoprire un po’ dell’arte tradizionale e moderna e uno scorcio della storia recente della Romania. (tr. G.P.)