Tradizioni pasquali romene
Anche i fedeli in Romania, in maggioranza ortodossi, celebrano, quest'anno, la più grande festa del Cristianesimo, la Pasqua, il 16 aprile.
Monica Chiorpec, 14.04.2017, 18:54
Anche i fedeli in Romania, in maggioranza ortodossi, celebrano, questanno, la più grande festa del Cristianesimo, la Pasqua, il 16 aprile. La Settimana Santa, segnata da messe speciali in ricordo della Passione di Cristo, culmina nella notte tra il sabato e la domenica con lannuncio della Resurrezione, tra i rintocchi delle campane che suonano a festa. La Pasqua resta per i romeni una festa da passare in famiglia che riunisce tutti intorno alla tavola piena di prelibatezze tipiche. Festeggiata, spesso, dagli ortodossi e cattolici, in date diverse, la Pasqua si è sovrapposta ad antichi riti precristiani, e i simboli che le vengono attribuiti oggi hanno antiche origini.
“Le tradizioni in Valacchia e Moldova possono essere considerate le più vicine alla cultura e alla civiltà popolare romena. Si sono sovrapposte, come succede nella cultura popolare, ad usanze e tradizioni precristiane associate alle feste che celebrava la popolazione prima della conversione al cristianesimo, feste legate alla primavera e allarrivo dellestate, alla semina, alla coltivazione della terra. La festa della Pasqua essendo mobile, le usanze si adattano alle condizioni meteo. In tutti i villaggi si fanno le pulizie generali nelle masserie e sui campi già seminati o che verranno coltivati, ma anche nei vigneti e frutteti. Di solito, vengono anche bruciati i rami secchi e tutti sono pronti ad accogliere nelle loro case i sacerdoti che vengono a benedirle”, ha raccontato sulle tradizioni pasquali tipiche di queste regioni dalletnologo Florin-Ionuţ Filip Neacşu.
Come vuole la tradizione, per Pasqua, in Romania, si colorano nel Giovedi Santo le uova, soprattutto di rosso, come simbolo del sangue versato dal Redentore per lespiazione dei nostri peccati, uova che si donano come auspicio di rinascita e fecondità, e si mangia lagnello, per evocare il sacrificio di Cristo. Le uova si colorano in casa con diversi colori oppure appiccicando alluovo sagome di carta o foglioline di verdura di solito a forma di croce, coprendo luovo con buccia di cipolla che conferisce al guscio un color marroncino e mettendolo a bollire. La colazione della mattina di Pasqua si fa a suon di uova sode colorate perchè la Pasqua non è tale senza la rituale rottura delle uova che vengono poi consumate.
La tradizione delle uova dipinte, molto antica, viene osservata ogni anno in tutte le zone etnofocloristiche del Paese. Nelle comunità cattoliche, è apparso ulteriormente anche luovo di cioccolato, come anche i coniglietti e altri simboli della primavera, realizzati con abilità dai mastri ciccolatieri. Il Banato e la Transilvania sono le zone in cui questi si incontrano più spesso. Nelle altre regioni, le uova sode di gallina oppure doca vengono dipinte di rosso, ma anche di altri colori vivaci. Luovo dipinto è il fiore allocchiello dellartigianato romeno, un vero capolavoro darte popolare. In Bucovina le uova sono dipinte con tecniche secolari molto elaborate, su qualsiasi tipo di guscio, di gallina, anatra, oppure oca, con la cera dapi calda mescolata a colori vegetali, ottenuti ad esempio, dalla corteccia di quercia, dalle foglie di cipolla o dal guscio di noce. I motivi decorativi illustrano la vita e la spiritualità contadina, con i loro simboli: uccelli, animali, piante, attrezzi, e scene bibliche. Gli stessi motivi si ritrovano anche sui costumi popolari tipici. Il più antico abbinamento di colori è rosso- bianco, ma ciascuna zona della Bucovina ha i suoi colori tipici. A Brodina de Sus, ad esempio, ritroviamo i caratteristici motivi su sfondo rosso, a Paltinu, il mix di rosso e arancione, e a Ciocanesti, lo sfondo cromatico nero su cui prevalgono i motivi rossi e gialli.
“Nel passato, le uova erano dipinte di rosso con laiuto del succo duva in cui si mettevano foglioline di varie piante, la cui forma restava impressa sul guscio delluovo. La tradizione delle uova dipinte si è sviluppata soprattutto in Moldova e Bucovina, diventando una straordinaria arte a se stante. In tutte le zone del Paese si osserva, soprattuto nella Settimana Santa, il digiuno, quello ortodosso essendo molto più severo rispetto a quello cattolico. In tutti i villaggi romeni, a partire dal 19esimo secolo, la messa di Pasqua si celebra a mezzanotte e intere comunità si riempiono nella notte santa della luce delle candele. La Pasqua è una festa della gioia, della fiducia che la vita vincerà la morte”, ha raccontato sempre Florin-Ionuţ Filip Neacşu.
Delia Suiogan, etnologo presso lUniversitatea del Nord di Baia Mare ci racconta come ci si prepara per la Pasqua nel Maramureş storico. “Nella Settimana Santa viene concluso qualsiasi lavoro sul campo, la gente fa le pulizie, vernicia i tronchi degli alberi di calce spenta, perchè si dice che nei giorni di Pasqua uno debba essere pulito sia nello spirito, che nel corpo, e che tutto ciò che ci circonda debba essere pulito. Nel Mercoledi Santo comincia la preparazione delle prelibatezze tipiche, comincia la raccolta di tutte le piantine per la pittura delle uova. In Maramures, le uova vengono ancora dipinte con colori vegetali, naturali. Le anziane conoscono ancora moltissime ricette di preparazione di simili colori”.
Nel Giovedi Santo o nel Sabato Santo si prepara la pasca, la torta di pasta frolla farcita con ricotta e frutta candita, che nella notte di Pasqua viene portata in chiesa per essere benedetta e solo dopo viene consumata. Poi si preparano il panettone e lo sformato e larrosto di agnello. Lagnello viene preparato secondo un vero e proprio rituale. Nel Giovedi Santo viene messo in una salsa daglio con varie spezie perchè la carne diventi più morbida e saporita, e sabato si mette al forno. Nel Venerdi Santo è vietata qualsiasi attività nella masseria, e si deve osservare il digiuno totale, in rispetto per il sacrificio del Redentore.
Nella mattina di Pasqua, dopo la messa della Risurrezione celebrata a mezzanotte, in Maramures si svolge anche il rituale del lavaggio nellacqua in cui è stato messo un uovo pasquale dipinto di rosso, accompagnato da auguri che lanno sia prospero per ciascun membro della famiglia. A prescindere dalla regione romena in cui si festeggia, la Pasqua è una festa della gioia e della speranza in un nuovo inizio. (traduzione di Adina Vasile)