Tradizioni e usanze di Capodanno in Romania
Il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno rappresenta, senza dubbio, uno dei più importanti momenti nella società moderna.
Monica Chiorpec, 31.12.2016, 08:00
Il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno rappresenta, senza dubbio, uno dei più importanti momenti nella società moderna. I significati che la tradizione autentica conferisce al Nuovo Anno si ritrovano anche nelle feste dei nostri giorni, anche se in una maniera adattata. Lanno che sta per finire veniva cacciato via nel passato con colpi di frusta nelle viuzze dei villaggi, sostituiti ai giorni nostri dai fuochi dartificio. Il cenone di Capodanno che riunisce la famiglia e gli amici ha conservato il suo valore simbolico.
“Molte usanze di Capodanno del Maramures (nord della Romania) sono collegate al fenomeno dei canti augurali. Tra Natale e Capodanno, i gruppi di giovani che fanno gli auguri indossano spesso delle maschere popolari. La maschera è molto importante nella mentalità tradizionale romena, perchè è una rappresentazione immaginaria dellaldilà. Gli antenati, gli animali-totem o le piante-totem sono destinati ad aiutare luomo a reintegrarsi, ad appartenere di nuovo al mondo dei vivi o al mondo bianco, come viene chiamato nel linguaggio etnologico. In Romania, a Capodanno, cè lusanza delle maschere in Maramures, e le maschere sono soprattutto di vecchi e di demoni. La maschera del vecchio con la barba ha radici molto antiche nel culto degli antenati, la vecchia e il vecchio rivestendo il ruolo di mediatori tra i due mondi. Lusanza delle maschere dei vecchi tipica del Maramures rappresenta un cerchio magico, si batte in terra con il bastone, e si colpiscono simbolicamente gli altri partecipanti al rituale, che ha significati antichi. E legato al vecchio culto degli antenati, che possono sempre rimediare a qualsiasi squilibrio nel mondo. Cè la maschera della capra, anchessa molto antica. La capra ha un ruolo fondamentale, perchè muore e rinasce. È il simbolo del vecchio anno, che è morto, e del nuovo anno, che deve rinascere allinsegna del bene. I demoni sono simboli del male, che devono essere rimessi in discussione. Dobbiamo ricordarci che non cè bene senza il male e male senza il bene. Luomo tradizionale ha sempre saputo unire questi elementi in rituali”, racconta Delia Suiogan, etnologo allUniversitatà Nord di Baia Mare.
La Festa di Capodanno ha un doppio significato – “la morte” dellanno che sta per finire rappresenta il momento della rinascita cosmica. Se le maschere dei danzatori hanno un ruolo protettore contro gli spiriti maligni, ci sono anche auguri di Capodanno che provengono da antichi riti della fertilità. In Bucovina (nord della Romania), nella notte tra gli anni, “i mascherati cominciano a girare per le viuzze dei villaggi. Vestiti come vari personaggi o creature fantastiche, essi sono accompagnati da musicanti e destano la curiosità dei contadini, che spesso li seguono. La sfilata, che passa prima per il centro del villaggio, si ferma presso tutte le case. I danzatori, chiamati pure “i brutti”, si capovolgono, salgono sui tetti o sugli alberi, ungono le ragazze di catrame, latmosfera diventando esuberante.
“LAnno Nuovo è caratterizzato da una serie di azioni cerimoniose e festose, tra cui la più nota è quella della Sorcova, praticata soprattutto dai bimbi. Unaltra è lusanza del Piccolo Aratro (Pluguşor), praticata sempre dai bambini, ma anche quella del Grande Aratro (Plugul Mare), praticata dagli adulti, dagli uomini sposati, con famiglia. Il significato iniziale del Grande Aratro era quello di protezione e benedizione. Chi praticava lusanza della Sorcova e quella dellAratro segnava, quindi, lAnno Nuovo, lintera cerimonia concludendosi con lusanza dei canti augurali per la Festa di San Giovanni Battista. Questi momenti speciali, il Natale e il Capodanno, sono legati alla tradizione dellapertura dei cieli. Si tratta, infatti, della percezione, della comprensione e dellaccezione dellatto di teofania. La divinità calava sulla terra e sugli uomini e si diceva che si aprissero i cieli, perchè Dio poteva comunicare direttamente con il creato, con luomo. In questi momenti speciali, quando si aprono i cieli, gli uomini possono sapere cose che potrebbero succedere durante lanno che sta per iniziare. Non si tratta di indovinare, come si potrebbe pensare, bensi di un messaggio che Dio trasmette agli uomini in un momento in cui può avere un conttato diretto, ravvicinato con loro”, spiega Sabina Ispas, direttrice dellInstituto di Etnografia e Folclore “Constantin Brăiloiu” di Bucarest.
Gli uomini delle comunità tradizionali credono ancora che la notte tra gli anni faciliti il loro accesso al piano divino. Nella tradizione popolare, i messaggi trasmessi agli uomini in occasione delle feste importanti e al passaggio tra il vecchio e il nuovo anno sono considerati gli unici veramente importanti sia per la rispettiva comunità, che per ogni singolo individuo.