French Revolution dell’éclair a Bucarest
Immaginate di entrare in una pasticceria per comprare un éclair. Con la panna o al cioccolato? chiederebbe la commessa. Normalmente, sarebbero queste le opzioni, solo se per caso non vorrete éclair da French Revolution.
Ioana Stăncescu, 04.04.2014, 14:19
Immaginate di entrare in una pasticceria per comprare un éclair. Con la panna o al cioccolato? chiederebbe la commessa. Normalmente, sarebbero queste le opzioni, solo se per caso non vorrete éclair da French Revolution. In questo caso vi consigliamo di prendere carta e penna, perchè dubitiamo che potrete ricordare la varietà proposta da questo piccolo laboratorio aperto dall’inizio dell’anno su una stradina chic della nostra capitale.
Tutto è cominciato quando George Pop e i fratelli George e Florin Panaitescu hano deciso di rivoluzionare insieme l’éclair, trasformando in un vero capolavoro questo banale bignè riempito di crema. La nostra idea di business è una molto semplice: fare il migliore éclair di Bucarest. vogliamo che tutti sappiano che il migliore si trova a French Revolution e che è un modello”, spiega George Pop.
Fare una rivoluzione di questo tipo non è da tutti. L’idea è venuta a George Pop, ex consulente di immagine, appassionato di gastronomia, dopo aver trascorso due mesi nella cucina di un grande albergo della capitale, imparando da un chef francese come perfezionare il tradizionale dolce. Peroò, prima di inventare e perfezionare, ogni pasticciere che si rispetta ha una regola d’oro: non rinunciare mai e poi mai alla qualità, dice George Pop.
In primo luogo un éclair deve avere del burro nella pasta choux, questa è la ricetta dell’obbligo. In Romania, però, ai tempi del comunismo, per mancanza di burro, si usava l’olio e così è rimasta la ricetta fino ad oggi. E ciò non va bene, nè come gusto, nè per la salute. Un pasticcino come il nostro fatto solo con ingredienti naturali ha un apporto nutritivo. Parlo di latte, burro, uova, farina, zucchero. Inoltre, noi adoperiamo una ricetta di crema senza farina, molto di moda in Francia, appunto per ottenere un dolce più dietetico”, assicura George Pop.
Ma se non è farcito solo di panna o cioccolato, di cosa potrebbe essere riempito un éclair? Quelli di French Revolution dicono che potrebbe essere con vaniglia naturale Bourbon e con glassa di fondente in stile millefoglie. Oppure con crema fina di caffè, con caramel o con pistacchio puro o persino con crema di limeta, o di cocco.
Ogni giorno, nel laboratorio di French Revolution si fanno tra 100 e 500 eclair, rigorosamente dietro ordinazione, di modo che i bucarestini abbiano solo pasticcini freschi. Detto fatto. Il numero di clienti continua ad aumentare, come ci conferma George Panaitescu, che ha saputo adoperare la sua esperienza di marketing per la gloria dell’ éclair.
Abbiamo tante connessioni tramite i nostri clienti, o gli ex clienti, amici e così via. D’altra parte, siamo riusciti a vendere o a portare effettivamente l’éclair nella maggior parte delle compagnie di Bucarest, e ciò è contato enormemente; abbiamo ricevuto moltissime telefonate, e-mail, congratulazioni e le ordinazioni aumentano ancora. E così siamo riusciti a conquistarci la popolarità, senza agitarci troppo, soprattutto grazie al passa parola. Non abbiamo nemmeno un portafoglio foto, depliant, riviste, o cose del genere. Abbiamo invece molti clienti fedeli che comprano almeno una o due volte a settimana da noi, come le grandi compagnie”, dice George Panaitescu.
Fatto solo da ingredienti naturali di ottima qualità, come la panna o il burro francesi, farcito di creme ottenute per infusione, per un gusto forte e raffinato, l’ éclair di ispirazione francese reinventato a Bucarest si impone, nonostante il prezzo doppio rispetto a quello praticato nelle altre pasticcerie. Solo che in altri posti, dice George Pop, non troviamo éclair, ma solo pasticcini farciti di crema la cui unica qualità è spesso il semplice fatto di essere dolci.
Noi, romeni, a differenza dei francesi ad esempio, non abbiamo una certa cultura per un pasticcino di qualità e manca l’educazione sul mercato, per fare la differenza tra un dessert buono e uno cattivo. Noi, a French Revolution, abbiamo fatto i test su tutti gli eclair esistenti sul mercato e sappiamo qual è la differenza. E la gente, quando ci si renderà conto, credo che non potrà tornare a quello che ha mangiato prima”, conclude George Pop.
E per completare l’opera, French Revolution ha aperto ai primi di aprile un’altra piccola pasticceria nel centro di Bucarest, in un posto altrettanto chic come il pasticcino cui si dedica.