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Smart classroom

Tecnologia di ultima generazione e contenuto digitale adeguato al curriculum scolastico per gli alunni del Liceo Pedagogico Carmen Sylva di Timişoara e quelli del Collegio Costache Negruzzi di Iaşi.

Smart classroom
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, 19.02.2014, 12:05

Tecnologia di ultima generazione e contenuto digitale adeguato al curriculum scolastico per gli alunni del Liceo Pedagogico Carmen Sylva di Timişoara e quelli del Collegio Costache Negruzzi di Iaşi. Il Ministero dell’Istruzione, in partenariato con una grande compagnia specializzata, ha inaugurato due nuove classi digitali nell’ambito del progetto Smart Classroom”, promosso nel 2013. La prima classe Smart era stata aperta a settembre presso la Scuola Commerciale Superioare Nicolae Kretzulescu” di Bucarest. Smart Classroom offre una soluzione digitale di apprendimento completo, che include sia supporto hardware e software, che contenuto digitale adeguato al curriculum raccomandato agli studenti liceali. La classe digitale dei tre licei è stata dotata di 31 tablet di ultima generazione, un E-Board, uno Smart TV e due computer portatili. Paul Balogh e Cristian Dinu rappresentano la compagnia che ha realizzato il software che rende possibile l’insegnamento su supporto digitale.



Paul Balogh ci spiega in che cosa consiste il progetto Learn Forward. Attualmente è il più importante progetto della nostra ditta. Si tratta di una piattaforma per l’uso dei manuali digitali all’interno di certe classi. L’idea è che il tablet non sostituisce l’insegnante, ma è utilizzato, insieme ai computer e agli altri device come un e-board, per offrire qualcosa in più al processo normale di apprendimento di una classe. Gli insegnanti e gli studenti possono utilizzare online vari manuali digitali. Se possiedi ogni tipo di computer, tablet o telefono che si connette a internet e ha un browser, allora sei pronto tecnicamente a usare questa piattaforma. C’è un altro grandissimo vantaggio, il maggiore secondo noi. Sappiamo dalle gare internazionali che questi sistemi tendono a diventare molto complicati perchè sono ideati da esperti di informatica. E si sa che essi sono appassionati di tasti, di cose nascoste e complesse, come in una specie di gara dell’intelligenza. Ottima cosa, ma sarebbe meglio poter nascondere questa complessità sotto dei pulsanti quanto più semplici. Gli insegnanti non devono essersi addottorati in IT per poter adoperare questi servizi online. Se ce la fanno su Facebook, ce la fanno anche sulla nostra piattaforma e anche subito”, spiega Paul Balogh.



Come fare per accedere dal punto di vista finanziario a questo software così semplice, ce l’ha detto Cristian Dinu. Siamo riusciti a fare ciò che nessuno ha potuto fare finora, cioè avere una piattaforma che funzioni con ogni dispositivo, dal più piccolo schermo al maggiore. Richiede solo un browser e qualsiasi dispositivo ha questo programma, si tratta dello stesso programma che la gente usa per navigare su internet. Dal punto di vista tecnico siamo riusciti a raggiungere un punto molto importante, quello della totale accessibilità, ogni ragazzo o professore può accedere a questa piattaforma senza barriere tecniche di entrata. Il nostro soft può essere accessibile anche con i meno costosi dispositivi”, prceisa Cristian Dinu.



Paul Balogh sostiene che gli insegnanti non devono temere una scuola digitalizzata. Generalmente, gli insegnanti temono queste tecnologie avanzate, tutti pensano che arriva il computer che li sostituisce, questa è la loro prima naturale reazione; la seconda è che devono usare un computer e tutti i ragazzi lo sanno meglio di loro, il rapporto di forze normale di una classe non è più lo stesso, ma noi siamo stati molto contenti nel vedere a Timisoara una insegnante autoritaria usare in modo naturale il soft dopo un’unica sessione di spiegazione della piattaforma, dopo di che ce l’ha fatta da sola. Lo stesso è avvenuto con le altre classi, e anche al liceo Kretzulescu di Bucarest, come pure a Iasi, ma a Timisoara il sistema è stato subito accolto”, aggiunge Paul Balogh.



Roxana Cojocaru, professoressa al Liceo Pedagogico Carmen Sylva di Timisoara, ha spiegato come hanno reagito gli alunni. I ragazzi sono stati molto contenti, hanno atteso con impazienza, quando sono entrati in classe e l’hanno vista, si sono convinti che il loro sogno era diventato realtà. E’ stata una gara alla quale hanno partecipato 9 dei licei di Timisoara, hanno fatto ognuno un film con cui rispondere alla domanda perchè la tua scuola è la più smart”; sembra che la nostra scuola fosse la più smart dell’ovest del Paese. Con questa tecnologia avanzata abbiamo più varianti di presentare ottimi materiali, li formiamo meglio, l’interazione tra insegnante e studente è più intensa, si risparmia moltissimo tempo perchè, ad esempio, non si disegnano degli schemi sulla lavagna, essi appaiono già fatti con i soft di cui disponiamo. Il professore sa in ogni momento cosa sta facendo ogni studente, e può intervenire dove c’è bisogno subito”, spiega Roxana Cojocaru.



Cinque scuole hanno già classi smart. Due sono all’estero e questo è solo l’inizio, aggiunge Cristian Dinu. “Ci sono già due scuole in Bulgaria che usano questo software, si tratta di una scuola di economia a Sofia e un’altra a Plovdiv. Siamo molto contenti di aver riscosso successo all’estero con questo soft nel suo primo anno di esistenza. Abbiamo altri progetti pilota anche in altri Paesi, come Brasile, Messico, Stati Uniti via India.”



Il futuro della scuola è indubbiamente questo. La carta, la penna, il gesso, la lavagna, saranno sostituiti dagli schermi. I più contenti sono, ovviamente, gli studenti. Con un’innata capacità di adeguarsi al nuovo, i giovani sono i primi a scegliere la via digitale.

Foto: Mariana Chiriţă/ RRI
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