Radio Bessarabia
L'emittente territoriale di Chişinău, in Bessarabia, aveva la missione di combattere la propaganda antiromena fatta tramite Radio Tiraspoli, della Moldova sovietica, oltre il Dniester, che trasmetteva dal 1930.
Steliu Lambru, 28.10.2019, 19:02
Radio Romania è stata sin dall’inizio
un progetto nazionale, parte dello sforzo di educazione e informazione dei
cittadini che la società romena si era prefissa. La copertura dell’intero
territorio nazionale era anche una parte della strategia di consolidamento
dello stato romeno in una nuova forma dopo l’unione dei territori a maggioranza
romena degli imperi multinazionali col Regno di Romania, nel 1918. Cosi’, oltre
alla stazione centrale di Bucarest, che cominciava la sua trasmissione il 1
novembre del 1928, nascevano anche le emittenti territoriali di Cluj, Iaşi e
Chişinău. L’emittente territoriale di Chişinău, in Bessarabia, aveva la
missione di combattere la propaganda antiromena fatta tramite Radio Tiraspoli,
della Moldova sovietica, oltre il Dniester, che trasmetteva dal 1930. Chişinău è
stata la prima emittente locale della Radiodiffusione Romena in quanto là i
programmi di Bucarest avevano una ricezione più debole. Il suo programma era lo
stesso delle stazioni centrali di Bucarest, cui si aggiungeva qualche ora di
programma locale alla settimana. Il Consiglio di Amministrazione della Società
Romena di Radiodiffusione, nella seduta del 29 ottobre 1937, approvava la
creazione dell’emittente di Chişinău che avrebbe funzionato col nome di Radio
Bessarabia e avesse trasmesso sulla lunghezza d’onda di 291,2 metri, con una
potenza di 20 kilowat.
Negli anni ’30, Gheorghe Crisbășanu, che
faceva il tecnico a Radio Romania, partecipò al montaggio degli equipaggiamenti
radiofonici a Chişinău. In un’intervista al Centro di Storia Orale della
Radiodiffusione Romena nel 1997, egli si ricordava come si erano svolti i
lavori per l’inaugurazione dell’emittente Radio Bessarabia.
La stazione di 20 kilowat è stata
smontata e portata a Chisinau. Il viaggio è durato circa due giorni. In un
giorno siamo andati fino a Bacău, e da Bacău a Iaşi la sosta per
l’alimentazione delle auto. C’erano camion da 4 tonnellate, International,
Ford, Plymouth e Dodge, perchè noi, nella Radiodiffusione, avevamo solo auto
americane. Da li’ siamo giunti a Chişinău, abbiamo sbarcato tutte le
apparecchiature e i tecnici della radio si sono messi a montarle, l’edificio
era già pronto per l’antenna. C’erano anche il direttore generale Lulu Ionescu e
il direttore tecnico Lohan. A montaggio ultimato, sono tornati a Bucarest e vi
sono rimaste solo le persone addette allo sfruttamento della stazione, ci ha
raccontato Gheorghe Crisbășanu.
Di pari passo con lo svolgimento dei
lavori, la rivista L’Universo Radio del 1 ottobre 1938 annunciava: Dal 1
gennaio del 1939, i radioascoltatori della Bessarabia potranno ascoltare
programmi in romeno e musica romena senza che abbiano più bisogno di grandi
apparrecchi radiofonici, bensi’ di apparecchi semplici, a portata di tutti. Il
trasmettitore di Chişinău è anch’esso pronto ed è un motivo di vanto per gli
abitanti. Le installazioni tecniche stanno per essere completate, come anche
l’allestimento dello studio in via Puşkin, nel centro di Chişinău. L’8 ottobre
del 1939 cominciava la sua trasmissione Radio Bassarabia e la stessa rivista
l’Universo Radio notava con soddisfazione il 3 novembre del 1939: dalla
messa in funzione dell’emittente Chişinău si nota una crescita significativa
degli utenti in Bassarabia e Moldova. Sono certamente possessori di apparecchi
radio a valvole, che possono ascoltare adesso ai loro piccoli apparecchi i
programmi romeni con un segnale chiaro e forte.
Ma l’attività di Radio Bassarabia si
concludeva bruscamente nell’anno successivo. In seguito all’ultimatum dato alla
Romania a giugno 1940, l’Unione Sovietica occupava il territorio romeno tra il
Prut e il Dniester, ossia la Bassarabia. Tra le perdite subite dalla Romania in
quella occasione anche i dipendenti e gli equipaggiamenti dell’emittente
radiofonica. 90 mila utenti sono stati persi e 150 milioni di lei, del budget totale di 300 milioni, quindi una
perdita del 50%. A giugno 1941, la Romania liberava la Bessarabia persa un anno
prima e il 25 giugno del 1941, i bataglioni di distruzione del NKVD avevano
come missione, tra l’altro, la distruzione totale di molti edifici importanti.
Inoltre, i sovietici avevano fucilato quelli che lavoravano per la radio, senza
processarli, considerandoli traditori e agenti dell’imperialismo romeno. I
loro cadaveri furono rinvenuti ulteriormente in un pozzo fuori uso. Gheorghe
Crisbășanu si ricorda cosa aveva trovato presso Radio Bessarabia nel momento
della liberazione del 1941.
Quando iniziò la guerra facevo parte
nella prima divisone corrazzata, la nostra compagna era la prima compagna di
carri armati e noi abbiamo occupato Chişinău. Dopo l’occupazione, il giorno
dopo ho preso due soldati armati e sono andato alla sede dell’emittente radio.
Ci siamo orientati a seconda del trasmettitore, uno era stato fatto saltare in
aria e l’altro era ancora in piedi, si vedeva dalla collina sulla quale eravamo
noi. Ci siamo andati a piedi e appena giunti abbiamo trovato la stazione
minata, ma non completamente distrutta. Abbiamo fatto sapere al direttore
generale della Radiodiffusione, tramite un motociclista che si recava allo
Stato Maggiore di Bucarest, che doveva venire con le auto a togliere le
componenti restanti della stazione. Quattro giorni più tardi ci siamo andati
nuovamente per vedere cosa era successo. Era venuto il direttore generale, uno
che si chiamava Ionescu, con 4 camion e due auto con le persone necessarie. Io
sono tornato nella mia unità e ho proseguito l’inseguimento dei russi verso Odessa,
ci ha detto Gheorghe Crisbășanu.
Dopo il 1941, Radio Bassarabia non è potuta
più essere rifatta. La sua missione è stata assunta da Radio Iaşi. Da dicembre
del 2011, la Radiodiffusione Romena è presente sul mercato media della
Bessarabia con l’emittente Radio Chişinău.