Radio Linz in lingua romena
Alla fine della seconda Guerra Mondiale, i romeni d'Austria costituirono il Comitato Nazionale Romeno, per fare lobby presso gli Alleati e sostenersi mutualmente.
Steliu Lambru, 02.04.2018, 15:07
Alla fine della seconda Guerra Mondiale, i romeni d’Austria costituirono il Comitato Nazionale Romeno, per fare lobby presso gli Alleati e sostenersi mutualmente. Le autorità militari americane mandarono i profughi romeni in un centro di accoglienza di Linz, come ex nemici. A Radio Linz, i romeni ebbero il proprio programma per meglio comunicare fra di loro, ma anche per mantenere la speranza in una situazione quanto migliore per la Romania nel dopoguerra. La comunità romena in Austria era diversa: da ex prigionieri dell’esercito tedesco fino a gente che studiava o lavorava in Austria, ex membri della Guardia di ferro partiti dalla Romania nel 1941. Il prete ortodosso Richard Grabovschi, ufficiale durante la guerra, si annoverò tra i fondatori del Comitato Nazionale Romeno. Intervistato nel 1998 dal Centro di Storia Orale della Radiodiffusione Romena, padre Grabovschi ricordava gli inizi.
Nel centro di accoglienza, un’ex caserma dell’esercito tedesco, eravamo circa 350-370 persone. Venne costituito questo Comitato che abbiamo chiamato Comitato Nazionale Romeno. Ci siamo recati a parlare con le autorità americane, però nessuno di noi parlava l’inglese. Arrivati al Comando Militare dell’Alta Austria, mentre parlavamo tra di noi in romeno, sul corridioio, siamo stati fortunati di imbatterci in un cittadino vestito di divisa americana, però senza insegne, il quale ci ha chiesto se eravamo romeni. Gli abbiamo raccontato cosa eravamo venuti a fare. Si chiamava Gheorghe Leuca, era professore in Ohio, e siccome si era addottorato in germanistica, faceva l’interprete presso il Comando militare americano. Ci accompagnò dal comandande americano al quale abbiamo raccontato i nostri problemi. Dopo averci ascoltato, ci ha detto che avrebbe riesaminato la nostra situazione, ricordava padre Grabovschi.
In seguito a questo incontro, la situazione dei romeni del centro di accoglienza migliorò. I membri del Comitato inoltrarono alle autorità americane un’istanza in cui le esortavano a non considerare più i romeni come ex nemici e tenere conto del fatto che l’esercito romeno si era schierato con gli Alleati dopo il 23 agosto 1944. Di conseguenza, i romeni del centro di accoglienza di Linz vennero registrati e acconsentirono, nella maggior parte, ad aiutare alla rimozione degli effetti dei bombardamenti, alla ricostruzione delle vie di comunicazione, nell’agricoltura o nelle aziende ancora funzionali. Le autorità militari americane hanno consentito ai romeni persino di condurre il proprio programma alla radio locale, una volta la settimana, giovedì mattino dalle 10.30 alle 11.00, di cui Padre Richard Grabovschi ne fu speaker.
La radio di Linz era l’emittente austriaca, e il governo militare americano ha deciso che era il miglior mezzo di comunicazione tra i comitati nazionali e la gente di varie nazionalità che viveva nella regione. All’inizio, la nostra trasmissione durava 15 minuti, estesi successivamente a mezz’ora. Spettava a noi decidere il conduttore. E scelsero me, perchè ero più giovane. Il programma includeva brani musicali, dall’Inno Reale della Romania e altri canti, fino a voci famose, come Maria Tanase, Ioana Radu o Mia Braia. Poi leggevamo dei comunicati o annunci tipo: Ion Popescu, che vive nella città X sta cercando la cugina o la sorella rifugiata nella zona Y dell’Austria o della Germania. Chiedevamo alla gente in possesso di informazioni di contattare le rispettive persone o di rivolgersi al Comitato Nazionale Romeno. Sempre alla radio annunciavamo le nostre trasferte in provincia per fare delle registrazioni. Per prevenire le situazioni spiacevoli, dovevamo presentare il programma per iscritto tre giorni prima di andare in onda, per essere controllato. Si cominciava così: Carissimi ascoltatori, qui Radio Linz dell’Alta Austria. Vi parla il rappresentante del Comitato Nazionale Romeno, il sottotenente Richard Grabovschi, aggiungeva ancora il prete il quale, col passar del tempo decise di trasferirsi negli Stati Uniti, dove era attivo un altro Comitato Nazionale. Ho ottenuto il visto nell’autunno del 1951, cosicchè sono partito per New York ai primi di giugno del 1952. Da due anni ormai leggevo delle gazzette pubblicate in America da varie associazioni, dal Vescovado o dalla Chiesa Greco-Cattolica, che nel Paese i comunisti avevano messo al bando nel 1948, spiegava padre Richard Grabovschi.
La maggior parte dei membri del Comitato Nazionale Romeno d’Austria scelse di andar via una volta chiarite le prospettive della storia. E Radio Linz fu un ponte che offrì loro la possibilità di ritrovarsi e rifarsi le vite in libertà.