La Cultura di Cucuteni
La cultura neolitica di Cucuteni è una delle più antiche in Europa. Prende nome dal paesino di Cucuteni, in provincia di Iasi, dove nel 1884 furono scoperti i primi insediamenti.
Ștefan Baciu, 04.10.2017, 10:38
La cultura neolitica di Cucuteni è una delle più antiche in Europa. Prende nome dal paesino di Cucuteni, in provincia di Iasi, dove nel 1884 furono scoperti i primi insediamenti. Si stendeva su circa 350.000 kmq, sul territorio attuale della Romania, nel nord delle confinanti Moldova e Ucraina, e il suo segno più importante è la ceramica di una qualità particolare.
Constantin Preoteasa, ricercatore presso il Museo della Cultura Cucuteni di Piatra Neamt (città del nord-est della Romania), ha indicato che le scoperte fatte finora sugli insediamenti dei Cucuteni si basano sull’osservazione di una sovrapposizione di culture: Non fu solo il sale ad attirare i Cucuteni da queste parti, ma anche tante altre risorse. E’ stata proprio questa diversità a determinare una sovrapposizione di siti all’interno dei loro stabilimenti. All’est, la situazione è diversa. Lì ci sono i cosiddetti stabilimenti giganteschi trypilliani, come li chiamano gli ucraini. Si tratta di siti con un unico stabilimento, però di grandi dimensioni. Lo stabilimento di Talianki, nella regione di Uman, si stende su circa 500 ettari, il che era enorme per quel periodo. Si tratta di circa 2000 costruzioni individuate attraverso prospezioni geomagnetiche e non attraverso scavi archeologici. Le costruzioni sono disposte secondo piani prestabiliti, in 12 cerchi concentrici. La popolazione è stimata a circa 20.000 abitanti. All’interno degli stabilimenti dei Cucuteni non incontriamo solo le abitazioni delle comunità umane. Ci sono poi anche le dipendenze e le botteghe specializzate nella confezione di diversi attrezzi. Gli artigiani specializzati in ceramica hanno realizzato gli oggetti pregevolissimi custoditi dal museo. Inoltre, ci sono i luoghi di culto, i santuari, probabilmente le più importanti costruzioni dei Cucuteni.
Ci sono due componenti di base della cultura di Cucuteni: l’arte decorativa, con vasi dipinti, e quella figurativa in cui prevalgono le rappresentazioni antropomorfe e zoomorfe. Constantin Preoteasa spiega: Per quanto riguarda l’arte dei Cucuteni, si distinguono chiaramente due periodi di evoluzione. Il primo è compreso tra gli anni 5000 e 4000 av. C., e il secondo tra 4000 e 3500. Al primo periodo risalgono i vasi meno voluminosi, quelli con piede, decori e incisioni, ma soprattutto a pittura bicroma e tricroma. La tricromia, ovvero il tricolore dei Cucuteni, come viene chiamato dagli specialisti, ha sfumature di bianco, rosso e nero. Il decoro bicromo abbina il bianco al nero o il bianco al rosso, mai il rosso al nero. All’inizio, i vasi venivano dipinti dopo il processo di cottura, di cui ne sono rimasti pochi. Successivamente, col perfezionamento della tecnica, i vasi venivano dipinti prima della cottura e la qualità è del tutto eccezionale.
Constantin Preoteasa ha spiegato come venivano fabbricate le ceramiche: Nonostante tutti i mezzi moderni di cui disponiamo attualmente – e ci sono degli artigiani che tentano di replicare gli artefatti dei Cucuteni – la qualità è chiaramente inferiore. Mai le comunità umane hanno raggiunto il livello di raffinatezza degli artigiani dei Cucuteni. Tutti i pezzi pregevoli sono fatti di un impasto finissimo e denso. Nonostante le piccole dimensioni, i vasi pesano tanto grazie alla densità e alla cottura uniforme nei cosiddetti forni a riverbero, a temperature che sfioravano i 900 gradi, con tanto di ossigeno. Perciò le sfumature sono bellissime, dal giallo pallido al marrone scuro.
Le rappresentazioni spirituali dei Cucuteni gravitavano attorno alla numerologia, aggiunge Constantin Preoteasa: Il numero 12, pari a 3, 7, 9, 21, non è casuale, ognuno ha il proprio valore simbolico, che oggi a noi sfugge. Lo stesso vale per 4 e 6. ll celebre girotondo di Frumusica vanta sei cariatidi umane, stilizzate, femminili, tenendosi come in un girotondo, come in una danza rituale. In altri girotondi, come quello di Beresti, in provincia di Galati, ci sono solo quattro cariatidi. Però nella concezione di alcune popolazioni tradizionali, ci sarebbero due tramonti e due levar del Sole. E allora i punti cardinali diventano sei e non quattro.
La cultura di Cucuteni è la forma artistica superiore raggiunta dal neolitico umano lungo il tempo. Ma, allo stesso tempo, le testimonianze sulle pratiche, fedi e relazioni sociali della cultura di Cucuteni restano un mistero.