Programmi sportivi a Radio Romania
Le gare sportive sono sempre state attraenti per la maggior parte della gente e i media vi hanno concesso ampio spazio per attirare il pubblico.
Steliu Lambru, 17.11.2014, 13:37
Le gare sportive sono sempre state attraenti per la maggior parte della gente e i media vi hanno concesso ampio spazio per attirare il pubblico. Anche nei tempi di crisi della stampa, il giornalismo sportivo è riuscito a sopravvivere guadagnando dalle vendite. Sin dagli inizi, le gare sportive trovarono perciò spazio nei programmi radiofonici, dai notiziari alle trasmissioni dal vivo.
La prima trasmissione sportiva a Radio Romania venne realizzata l’11 giugno 1933. Sullo stadio dell’Accademia Nazionale di Educazione Fisica di Bucarest, di fronte a 25.000 spettatori, la Romania batteva la Jugoslavia per 5-0 in una partita di calcio della Coppa Balcanica. Fu allora che cominciò la storia delle trasmissioni sportive a Radio Romania.
Uno dei più longevi giornalisti sportivi presso l’emittente radio pubblica romena è stato Ion Ghiţulescu. Assunto nel 1951, fu per 55 anni una delle voci più note nei commenti sportivi. Intervistato da Radio Romania Actualităţi, Ion Ghiţulescu si è riferito alla sua inconfondibile voce come a una cosa innata, ma alla quale ha anche lavorato parecchio.
“Sì, è speciale, ma oserei dire che me la sono formata alla Radio. Cioè dopo aver letto una frase la ascoltavo subito per vedere se era interpretata correttamente o meno. Fu così che modellai la mia voce. Una prova del fatto che la mia voce era apprezzata anche da altri è che fui incaricato ad occuparmi del primo programma sportivo complesso, intitolato “Con il microfono tra gli atleti”, apparso nel 1951. Aveva solo 15 minuti e includeva interviste e dichiarazioni. Non era proprio un reportage, si trattava piuttosto di istantanei sportivi”, ricorda Ion Ghiţulescu.
In una registrazione del 1960, dalle Olimpiadi di Roma, Ion Ghiţulescu raccontava il momento in cui l’atleta Iolanda Balaş diventava campionessa olimpica. “Nuovamente silenzio sullo Stadio Olimpico. Iolanda Balaş si prepara per il terzo salto a 1,85 metri. Si avvicina all’asticella e salta! … Assisteremo alla festività di premiazione nella prova femminile di salto in alto. Ora sul podio sale la recordman mondiale, maestra emerita dello sport, Iolanda Balaş. Ci congratuliamo con te, Iolanda, per le tue performance e il tuo impegno!”
Ion Ghiţulescu ricorda le Olimpiadi di Roma come l’età d’oro dello spirito romantico nello sport. “Fu il merito dei tecnici italiani che riuscirono al alzare il sottofondo sonoro di modo che si sentissero sia la mia voce che quanto succedeva sullo stadio. Gli atleti ci conoscevano, e anche noi li conoscevamo molto bene. Andavo agli allenamenti, ai concorsi. A volte accompagnavo il gruppo olimpico e passavo tempo con gli atleti. Alle olimpiadi di Roma, il Centro Stampa era a un chilometro dal Villaggio Olimpico, in cui si entrava facilmente. Ho chiamato quella l’ultima olimpiade romantica. Passavo tutto il tempo con i nostri atleti, ho fatto un’intervista con Iolanda Balaş, col suo allenatore Ioan Söter e con altri atleti”, aggiunge il giornalista.
Ma fu il calcio a rendere famoso Ion Ghiţulescu. “Sport e musica” fu il primo programma live che trasmetteva simultaneamente partite di calcio, realizzato da Ion Ghiţulescu sin dall’inizio degli anni 1960. “All’epoca, quando fui assunto, il vicepresidente della Radiotelevisione Romena era George Ionescu, il primo capo della Sezione sport della radio. Nei miei viaggi all’estero, notai che in alcuni Paesi si realizzavano trasmissioni da vari stadi. Per la prima volta feci una prova, cioè una trasmissione al vuoto. Fu realizzato questo multiplex simulato, ma solo da 4 stadi, era quanto permettevano allora le possibilità tecniche negli studi di trasmissione. Poi i tecnici della radio riuscirono ad allestire uno studio in cui si potevano fare trasmissioni da 10 o 12 stadi. Così nacque ciò che noi chiamammo “Sport e musica”. Era un programma in diretta con trasmissioni da tutti gli stadi che ospitavano partite. Aveva anche un prologo e un epilogo. L’epilogo era firmato da Conţi Bărbulescu, un umorista della Radio, che in base ai risultati delle partite e con qualche ritornello riusciva a concludere il programma con un momento divertente”, ricorda ancora Ion Ghiţulescu.
Grazie alle trasmissioni in diretta, Radio Romania riuscì a raccogliere intorno alla radio tutti gli appassionati di sport desiderosi di conoscere il risultato della squadra favorita o degli atleti partecipanti a gare internazionali. Nonostante la concorrenza della televisione e dell’internet, programmi come “Il calcio minuto dopo minuto” godono ancora di un indice di ascolto alto. (traduzione di Gabriela Petre)