Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico
Dal 31 maggio al 17 giugno, il Museo Nazionale di Storia della Romania ospita la mostra “Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico.
Iuliana Sima Anghel, 01.06.2022, 12:00
“Vengo in Romania, Paese bello e accogliente, come pellegrino e fratello”: le memorabili parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della visita compiuta in Romania dal 31 maggio al 2 giugno 2019, con il motto “Camminiamo insieme”, sono il filo conduttore della mostra inaugurata al Museo Nazionale di Storia della Romania, a tre anni dal viaggio apostolico del Santo Padre.
Intitolata “Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico”, la mostra, organizzata dallArcidiocesi Cattolica di Bucarest, in partenariato con il Museo Nazionale di Storia della Romania, riunisce numerose fotografie e oggetti legati alla visita del Santo Padre nel nostro Paese, tra cui il papamobile, la casula, la stola, la mitra e la sedia liturgica della Cattedrale San Giuseppe della Capitale oppure licona dei 7 Vescovi Greco-Cattolici Martiri durante il regime comunista, benedetta da Papa Francesco durante la cerimonia della loro beatificazione a Blaj. Le immagini del viaggio presentate in mostra sono state realizzate da Vatican Media e dai fotografi romeni Adrian Cuba, Alexis Dimcev, Octav Ganea, Alexandru Micsik e Iustin Toma.
La visita di Papa Francesco in Romania si è svolta 20 anni dopo quella storica di Giovanni Paolo II a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa. Il viaggio di Francesco nel Paese chiamato da Papa Wojtyla “Ponte tra Oriente e Occidente” e “Giardino della Madre di Dio” ha incluso tutte tre le regioni storiche del Paese – Valacchia, Moldavia e Transilvania, con tappe nella capitale Bucarest, nelle città di Iaşi e Blaj, questultima cuore dei cattolici di rito bizantino, nonchè il Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc.
La mostra, che rimarrà aperta al Museo Nazionale di Storia della Romania fino al 17 giugno, è “un modo di mantenere vivo il ricordo e il messaggio del Papa di questa storica visita”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il Nunzio Apostolico in Romania e Moldova, Mons. Miguel Maury Buendía. “Camminiamo insieme, non ognuno per conto suo. Quindi penso che questo è un messaggio perenne, da mantenere: non restare fermi, ma fare tutto insieme, per il bene del Paese”, ha detto il Nunzio, il quale, nel discorso pronunciato in apertura della mostra, ha ricordato che “in questi tempi difficili, in cui il conflitto nella confinante Ucraina ci ricorda che limperialismo, gli estremismi nazionalisti e lescluvisismo populista rappresentano oggi un pericolo per lintero mondo, il messaggio del Papa a favore del rispetto per la diversità e per lintegrazione dei popoli mostra la via da seguire per raggiungere la pace e il progresso”.
Dal canto suo, lArcivescovo Metropolita di Bucarest, Mons. Aurel Percă, ha spiegato che la mostra “Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico” ci invita a ricordarci che dobbiamo continuare a camminare insieme. “Il Santo Padre ci ha ricordato, con il motto del viaggio – “Camminiamo insieme” – che qui, in Romania, sono diverse realtà, ma dobbiamo camminare insieme. Sono diverse Chiese, confessioni religiose, diverse etnie, ma tutti siamo insieme, formiamo questo popolo di Dio. Il Santo Padre ha voluto ricordarci che, oltre queste barriere linguistiche o etniche, siamo sempre tutti chiamati a promuovere la Pace, il Bene comune”, ha detto a Radio Romania Internazionale S.E. Mons. Aurel Percă, ricordando che i giorni del viaggio di Papa Francesco hanno trasmesso molto entusiasmo alla popolazione. “Viviamo ancora non soltanto dei ricordi, ma del messaggio trasmesso dal Papa”, ha sottolineato lArcivescovo Metropolita di Bucarest.
Allinagurazione della mostra sono intervenuti anche il consigliere presidenziale Sergiu Nistor, il segretario di stato per i Culti religiosi, Victor Opaschi, il vescovo greco-cattolico di Bucarest, S.E. Mihai Frăţilă, il direttore generale del Museo Nazionale di Storia della Romania, Ernest Oberländer-Târnoveanu.
Presenti anche il vescovo vicario patriarcale Ieronim Sinaitul, in rappresentanza della Chiesa Ortodossa Romena, il sottosegretario di stato al Ministero della Cultura, Irina Sanda Marin Cajal, il presidente della Federazione delle Comunità Ebraiche di Romania, on. Silviu Vexler, lambasciatore dAustria, Adelheid Folie, lambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta, Roberto Musneci, numerosi altri rappresentanti del corpo diplomatico, tra cui il responsabile dellUfficio Stampa, Affari Culturali e Sociali dellAmbasciata dItalia, Vincenzo Tamarindo, esponenti delle Chiese Armena, Luterana, Calvinista, del Muftiato del Culto Musulmano in Romania di Costanza, sacerdoti e altre autorità.
Un evento che riporta alla memoria tutti i concetti fondamentali che il Papa ha espresso durante il viaggio compiuto tre anni addietro, ha detto a Radio Romania Internazionale lambasciatore dellOrdine di Malta nel nostro Paese, Roberto Musneci.
La mostra “Papa Francesco – Pellegrino in Romania, 3 anni dal viaggio apostolico” è un progetto iniziato dallUfficio per i Beni Culturali Ecclesiastici dellArcidiocesi Cattolica di Bucarest, con la consulenza artistica del lettore univ.dr. Anna-Mária Orbán dellUniversità Nazionale di Belle Arti di Bucarest, e il concetto espositivo e la regia artistica di Dan Michael Schlanger.