Consacrazione a Maria per Solennità dell’Annunciazione anche in Romania
Il 25 marzo, nella Solennità dell'Annunciazione, l'Arcidiocesi Cattolica di Bucarest si è unita a Papa Francesco nell'Atto di consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria.
Iuliana Sima Anghel, 26.03.2022, 11:21
Il 25 marzo, nella Solennità dellAnnunciazione, lArcidiocesi Cattolica di Bucarest si è unita a Papa Francesco nellAtto di consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Alla Cattedrale San Giuseppe della Capitale, lArcivescovo Monsignor Aurel Percă, presidente della Conferenza episcopale romena, ha presieduto la celebrazione insieme ai sacerdoti dellarcidiocesi. Accanto ai numerosi fedeli, erano presenti Sergiu Nistor, consigliere del presidente Klaus Iohannis responsabile del Dipartimento Cultura, Culti e Minoranze Nazionali, Victor Opaschi, segretario di stato per i Culti del Governo romeno, Cezar Păvălașcu, vicedirettore presso lo stesso Dipartimento, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci, esponenti della Chiesa Ortodossa Romena e della Chiesa Ortodossa Armena.
Abbiamo risposto alla chiamata del Santo Padre, in un atto di cuore per il popolo ucraino che soffre, ha spiegato a Radio Romania Internazionale lArcivescovo di Bucarest, Mons. Aurel Percă. “Soffrono sia il popolo nel Paese, che i profughi che hanno scelto lesilio senza sapere dove andranno nei prossimi giorni. Noi abbiamo espresso la nostra solidarietà spirituale, chiedendo alla Madonna in questa Solennità dellAnnunciazione che la nostra Madre Celeste intervenga presso Suo Figlio per mettere fine a questo conflitto tragico”, sottolinea lArcivescovo. “Pensiamo a quello che succede in un Paese martoriato da violenza, bombe e distruzioni, in cui soprattutto i civili soffrono molto, ma pensiamo anche al futuro dei giovani, dei bambini, che non dovranno sentire mai di guerra, bombe e minacce militari, nucleari e così via”, ha detto ancora il presidente della Conferenza episcopale romena.
“E un momento particolare e la Solennità dellAnnunciazione riveste sempre i suoi più profondi significati, ai quali oggi si aggiunge uno in più. Con tanta tristezza, vediamo attorno a noi guerra, sofferenza e morte. Se rivolgiamo i nostri pensieri verso quello che lAnnunciazione rivela – ossia larrivo del nostro Signore Gesù Cristo, allora dobbiamo rivolgere i nostri pensieri anche allarrivo, di nuovo, della pace”, ha detto, da parte sua, a Radio Romania Internazionale, il consigliere presidenziale Sergiu Nistor. “E talmente triste che intorno a noi lavidità distrugge gente, città, paesi e popoli. Ma in tutta questa tragedia abbiamo un segno di benedizione. Guardiamo attorno e vediamo che gli esseri umani restano esseri umani, e i romeni sanno aiutare i loro vicini. Ricordo che durante il suo viaggio in Romania, mentre si trovava a Iași, Papa Francesco ha fatto riferimento al dialogo tra un monaco e un eremita santo. “Dimmi, padre, quando sarà la fine del mondo?”, ha chiesto il monaco. E la risposta fu: “Quando non ci saranno sentieri dal vicino al vicino!” Ebbene, noi teniamo aperti questi sentieri”, ha concluso il consigliere presidenziale Sergiu Nistor.
Latto di consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria è un messaggio di pace, sottolinea, a sua volta, a Radio Romania Internazionale lAmbasciatore dellOrdine di Malta in Romania, Roberto Musneci, presente alla celebrazione svoltasi alla Cattedrale San Giuseppe di Bucarest. Sin dal 24 febbraio, lOrdine e i volontari del Malteser Relief Service Romania sono impegnati giorno e notte nei campi profughi al confine con lUcraina, per dare supporto alle centinaia di migliaia di ucraini in fuga dallinvasione russa.
AllAtto di Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, nella Solennità dellAnnunciazione, si sono uniti anche i vescovi greco-cattolici del nostro Paese, che hanno pregato nella Cattedrale di Blaj insieme al cardinale Lucian Mureșan, come indica il sito della Chiesa Greco-Cattolica di Romania.